QEn

Scritto il alle 10:40 da mattacchiuz

Blake Gwinn, left, and James White in the operations room at the Federal Reserve Bank of New York.

Istruzioni per conoscere la sala operativa che ha salvato il mondo

Questa è una parodia sarcastica del trading desk più potente del mondo, quello della FED di New York. Un recente articolo del NYT si è focalizzato sulle persone dietro a questo straordinario dispositivo di creazione della ricchezza. Tutte le frasi in corsivo, sono citazioni dall’articolo del NYT, ripreso anche da Zerohedge. Il resto, è pura immaginazione, libera reinterpretazione: fantasia mattacchiona.

In uno strepitoso pezzo di giornalismo investigativo di altri tempi. il NYT ha alla fine tolto il velo sul team che per conto della FED agisce al fine di tradurre in pratica l’operazione QEn ( Quantitative Easing, n=2 ). Come eroi dall’identità celate al grande pubblico, questo potentissimo gruppetto dalle risorse pressoché illimitate ha il suo centro operativo in uno squallido ufficio di Lower Manhattan ( l’ufficio lo chiameremo Nabucodonosor ). Dal Nabucodonosor ( la foto sopra ritrae la plancia ), il sopracitato team di specialisti ( gli operatori ) lancia il proprio segnale “pirata” in Wall Street ( questa sarà Matrix ): una volta dentro, tutte le regole reali in qualche modo collegate alle dinamiche economiche e macroeconomiche possono essere aggirate o sospese in un limbo a scadenza.

Gli umani vogliono la riprese? Bene, si inondi Matrix con centinaia di miliardi di dollari al mese in maniera da sostenere tutto il sostenibile e permettere a Matrix di estendere i profitti al di la di ogni più fervida immaginazione, e gli umani avranno la sensazione della ripresa. Poi essa seguirà, queste sono le leggi in Matrix, così l’Architetto ( indovinate chi è  ) l’ha progettata. Dal nono piano dell’edificio fortezza della FED di New York, gli operatori irrompono in Matrix perseguendo l’obbiettivo di acquistare ai prezzi migliori buoni del Tesoro americano dai più scaltri agenti di Wall Street. Ogni loro imprecisione, ogni più piccola svista di calcolo, un misero 0.01% di errore si traduce in salatissime perdite per gli schiavi di Matrix, rinvigorendo così le critiche secondo le quali gli interventi della FED rappresenterebbero una pericolosa espansione del ruolo della banca centrale nei mercati. Purtroppo, la tremenda pressione a cui gli operatori sono sottoposti, non è di per se stessa in grado di garantire il positivo esito della strategia in atto, ma di sicuro Matrix ringrazia, e continua a spartirsi bonus da centinaia di miliardi di dollari ( nel film gli operatori combattevano Matrix, qui pare l’assecondino…, ma questo non è un film, questa è la realtà! ). Louis V. Crandall, capo economista della società di ricerche Wrightson ICAP, sostiene che acquistare 100 miliardi di buoni del tesoro al mese necessariamente implica acquistarli al prezzo più alto possibile. Questa signori è la triste realtà, inimmaginabile per tutti noi esterni al settore e questa è la sfida, già persa in partenza ( ma l’obbiettivo non era vincere) , con la quale gli operatori devono quotidianamente confrontarsi. Il loro compito di acquisti stealth sul mercato dei T-Bond è anche reso più articolato dai potenti mezzi di intercettazione di Matrix che, probabilmente grazie a qualche “talpa” tra gli operatori, è riuscita installare un backdoor nei terminali del Nabucodonosor. Ogni volta che il team si siede alla console di comando per lanciare il segnale in Matrix, subito nelle sale operative di Wall Street si possono sentire risuonare le tre note musicali F-E-D, emesse dai terminali di trading avvisando gli agenti di Matrix della presenza della FED nel mercato! Mio nipote di 9 mesi, a questo punto, alzerebbe il prezzo di qualsiasi bond abbia in tasca! Ma lui è mio nipote, mica un agente di Matrix!

Ma permettete ora che vi presenti il team di eroi.

Mr Brian P Sack, 40 anni, dal Ph.D al MIT. prende il nome in codice “il Masterizzato”,  già vecchia conoscenza di Bernanke con il quale nel 2004 aveva, indovinate un po’, redatto una ricerca su come stimolare l’economia in momenti di straordinaria debolezze con misure non convenzionali. La soluzione, che ci crediate o no, è stampa stampa stampa!

Mr Frost, il vice, addetto alle comunicazioni e ai segnali pirata in Matrix, nome in codice “il Marconista”.  Laureato in matematica, lavora per la FED da 12 anni. Lui e il suo team comunicano con le big banks per buona parte della giornata ( chissà che si dicono… ). Ma a seconda delle condizioni del mercato, il Marconista può decidere di sospendere l’acquisto di un particolare bond, nel caso in cui si presentasse una certa illiquidità. In questo caso, gli operatori si rivolgeranno a lui con l’epiteto “il Decisionista”.

I tre esperti operatori che compiono il lavoro vero, cioè che lanciano l’algoritmo con il compito di acquistare 100 miliardi di dollari di buoni del tesoro al mese e contemporaneamente scrivere nei bilanci della FED tutti gli uno e gli zero che servono per la contabilità. Tutto questo dai terminali del Nabucodonosor, in tempo reale, in una impari lotta contro la volatilità generata da Matrix, mentre nelle sale operative di Wall Street echeggia “FED FED FED!”:

–         Tiffany Wilding, 26 anni, prenderà il master, se ho capito bene dalla sua scheda Linkedin, nel 2013. Sempre che riesca a non far collassare il mondo prima.  Il suo compito è controllare il flusso di dati prodotti dall’algoritmo e i prezzi a cui sono avvenute le transazioni accettate dall’algoritmo;

–         Blake Gwinn, 29 anni, addetto al doppio controllo delle decisioni di Tiffany. L’oracolo non gli aveva predetto che avrebbe lavorato come sottoposto ad una ragazza di 26 anni.

–         James White, 29 anni, duplica tutto in caso di guasto al computer. Nome in codice “Flash”, poiché deve duplicare a mano, scolpendo le transazioni e l’importo su lastre di argilla cotta, 8 master in scrittura cuneiforme veloce, candidato potenziale alla guida della FED proprio per la scaltrezza della sua manina.

Queste, signori e signore, sono le cinque persone che da una stanzetta della FED, da dietro a ben 7 monitor, hanno salvato il mondo. Non i fondi pensione, non gli investitori esteri, non i risparmi di generazioni di americani. Non gli ETF, o i fondi comuni, non gli arabi o i cinesi. Non gli Hedge Funds, niente di tutto ciò. La FED, un algoritmo, e 3 persone che controllano quello che sputa fuori. 3 persone pigliate non si sa con quale criterio, mandate a controllare l’output di un algoritmo che acquista 100 miliardi di dollari al mese di buoni del tesoro da una 20 di mega banche con la presunzione di farlo per il bene comune. E voi ditemi, se foste poco più che studenti universitari e un bel giorno Trichet vi chiamasse per firmare i documenti prodotti da un calcolatore, nel quale viaggia un algoritmo del quale probabilmente non sapete nulla, cosa fareste? Accettereste di buon cuore? Se si, mandatemi una mail che ho dei pacchi da portare in Svizzera! Ovviamente scherzo!

Mattacchiuz

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8 commenti Commenta
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 11:33

Semplicemente fantastico matta, il nostro investigatore Zenigata! 😆

mattacchiuz
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 11:38

e dovrebbe essere un complimento???

no in realtà ho solo tradotto su spunto di zerohedge e ovviamente ci ho messo un pò di inronia fastidiosa

hironibiki
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 11:56

Ma questo algoritmo non si può crackare? Mi basterebbe riformulare l’algoritmo a colpi di 1 milione di dollari su un conto che dico io e nel giro di pochissimo (1 o 2 mesi al max) me ne andrei alle maldive (non sono avido :mrgreen:)

mattacchiuz
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 12:04

🙂 bravo che sei…. basta che diventi banchiere e te li girano direttamente loro sul conto corrente, come bonus… 🙂 tutto legale e forse più facile :mrgreen:

lampo
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 15:58

Bell’articolo Mattacchiuz, ma sono un po’ scettico sulle loro reali capacità di manipolare il mercato. Ipotizzo che lo possono fare per brevissimi periodi (ore se non minuti) ad intervalli più o meno regolari, dando appunto, come dici, l’input a Matrix. Dopo per funzionare ci deve essere la massa monetaria (banche d’affari… che agiscano di concerto per amplificare esponenzialmente il tutto) ed infine la controparte (i vari investitori piccoli e grandi o istituzionali che siano… cioè i polli da spennare)… che si muovono di conseguenza (spesso sbagliando direzione… altrimenti non si capiscono gli utili di certe banche d’affari).
Il tutto vale inoltre per alcuni particolari mercati…dove hanno l’appoggio di chi introduce la massa monetaria per far funzionare il giochino (ovvero lobbies, governi, politici e banche compiacenti).
La vedo dura quindi che funzioni in Cina o sul mercato russo (anche se in parte potrebbe in via indiretta funzionare per l’interconnessione esistente fra i mercati che spiegavano molto bene al festival dell’economia di Trento).
Per il resto… prenderei con le pinze certi articoli che appaiono sulla stampa spiegando… meccanismi segreti… e rivelandoli al parco buoi. Secondo me è puro marketing…cioè cibo per appagare le menti rivoluzionarie… in maniera che trovino giustificazione alle loro idee… e quindi se ne stiano buoni.
Di certo come stanno le cose realmente e i giochini che veramente fanno (grazie alle enorme capacità di calcolo e di “segretezza” che possiedono) non lo sapremo se non tra 30 o più anni… quando qualcuno vorrà renderli pubblici per ricerche storiche… e per non commettere gli stessi errori (ma volutamente altri!).

Spero di essermi spiegato.

Questo è uno dei motivi che mi sta convincendo a stare alla larga dai mercati più “gettonati” e più discussi dai mass-media, perché quando il giochino si incepperà (perché prima o poi sbaglieranno anche loro… e mi pare che sia già capitato… ma è un altro discorso)… saranno dolori, specie per il parco buoi… siccome chi gioca comunque usa i loro soldi… o altri creati virtualmente dalla fiducia “artificiale” verso il sistema finanziario e creditizio (inteso sempre dal parco buoi).

mattacchiuz
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 16:00

lampo,

in generale puoi anche avere ragione, ma credo sia ben noto a tutti che la FED acquista buoni del tesoro.
l’articolo descrive solo l’ufficio dal quale partono gli ordnini 🙂 sempre che sia vero… ma alla fine è solo cronanca

lampo
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 16:23

mattacchiuz: lampo,
.. ma credo sia ben noto a tutti che la FED acquista buoni del tesoro.

Sicuramente!
Infatti è solo però un piccolo pezzo del puzzle… riportato dalla cronaca…e dai dati statistici ufficiali.

amensa
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 21:03

caro matta, quel che non ti manca è il dono dell’ironia….
grazie per le belle risate che sai provocare…. fà buon sangue !
ma a proposito di sangue, hai idea di dove trovare, ma a me basta anche il dato approssimativo, di che volume in dollari è la compravendita giornaliera dei titoli del tesoro americano ?
se lo trovi ti ringrazio anticipatamente (poi ti farò sapere a cosa mi serve)

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