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G2: USA-CHINA. Come è andata?

Scritto il alle 14:30 da gaolin@finanza

La risposta è facile. I governanti cinesi, pur con le loro consuete facce sorridenti hanno ben mostrato i muscoli e fatto capire chi sarà il nuovo padrone del mondo.
Nonostante ci sia stato il tentativo da parte di Obama di blandire il collega con un inusitato grande riguardo nei confronti dell’ospite e con un cerimoniale sontuoso, Hu Jintao non ha ceduto di nulla su nessun punto.
Tralasciando le questioni legate alle libertà individuali, che tanto piacciono e fanno dibattere dalle nostre parti ma sulle quali i cinesi non sono disposti a discutere per principio e a tutti gli altri aspetti non economici, affrontati in questo vertice, il tema cruciale è stato il tasso di cambio USD-CNY, dalla People Bank Of China tenuto tenacemente e con ferrea determinazione “stabile”, come dicono i cinesi.
Prima di affrontare questo argomento del vertice, mi pare sia il caso di partire un po’ da lontano, anche per meglio predisporre chi legge alla comprensione di quanto sia cruciale per lo sviluppo economico di una nazione mantenere in mano a governanti capaci la gestione della propria parità monetaria, piuttosto che lasciarla in quelle della finanza globalizzata, interessata a tutt’altro che allo sviluppo economico diffuso.

Quindi, prima di concentrare l’attenzione su questo aspetto del già trascorso evento, ritengo sia il caso di fare una divagazione per illustrare alcuni casi aziendali, emblematici dei tempi che il sistema produttivo manifatturiero italiano, ma non solo, sta vivendo da alcuni anni, di cui sono venuto direttamente a conoscenza nell’ambito di incontri conviviali in occasione delle trascorse festività di fine anno. Nessuna novità ma casi o meglio esempi, fra i tanti, di situazioni aziendali evolutesi in modo negativo durante l’anno 2010, che si aggiungono ai tantissimi, più o meno simili, in tutti i settori industriali, già avvenuti nel decennio trascorso.


1° caso

Azienda di componentistica di qualità per il settore dell’arredamento cucine. Azienda che un anno fa andava ancora abbastanza bene, grazie alla tenuta dell’export in Sudamerica. Nel 2010 è accaduto che i 2 maggiori clienti brasiliani, dopo 2 decenni di reciproci profittevoli rapporti commerciali, sono stati tentati dalla produzione cinese, in grado di offrire a un prezzo del 65% inferiore lo stesso articolo. Persi questi 2 clienti, prima di fallire e perdere tutto quanto faticosamente costruito in 40 anni di duro lavoro, ha avviato la cessazione dell’attività. Questo imprenditore ce l’ha fatta a chiudere pagando tutto e tutti, mandando a casa però tutti i suoi 65 ormai ex dipendenti.


2° caso

Azienda del settore della ventilazione industriale. Questa da alcuni anni aveva avviato una succursale in Cina. I prezzi internazionali, determinati ormai dai produttori cinesi, avevano messo completamente fuori mercato, quanto a prezzo di vendita, quelli della fabbrica ubicata in Italia, dove fino 1 anno fa era allocato l’ufficio progettazione, nonché la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti. Dopo 2 anni di rilevanti perdite dell’unità produttiva italiana, coperti con i dividendi inviati dall’azienda cinese, il titolare ha dovuto chiudere la produzione della fabbrica italiana, mantenendo solo un’attività di magazzino e distribuzione di prodotti Made in China/Marchio Italiano. Risultato 100 su 120 dipendenti mandati a casa.


3°caso

Azienda produttrice di sofisticati macchinari per l’edilizia, leader internazionale fino poco tempo fa nel suo specifico settore. Fino 2 anni fa i prodotti della ditta non erano troppo minacciati dalla produzione cinese, sì più economica ma di livello tecnologico ancora troppo inferiore. Nel 2010 questa società si è trovata improvvisamente a competere sul mercato internazionale con 2 produttori cinesi che, con grande sorpresa, si sono presentati sul mercato con una cospicua nuova serie di macchine simili come concezione e prestazioni. Nel 2010 c’è stato un sensibile calo di ordini e soprattutto un notevole calo dei margini, per aver dovuto ridurre i prezzi ai clienti. Per il momento la ditta ha mantenuto i livelli occupazionali ma per la prima volta, dopo 60 anni di attività, il risultato di bilancio 2010 sarà pesantemente negativo, ovvero in perdita. Visto poi che le commesse sono in drammatico calo, dovrà cominciare presto a fare cassa integrazione, per intanto. Insomma, anche per questa azienda modello è iniziato il calvario, che speriamo non raggiunga le estreme conseguenze.


4° caso

Azienda produttrice di componenti per grandi impianti industriali e infrastrutturali. Anche qui, da un po’, la pressione sui prezzi costringe a limitare il più possibile le lavorazioni in Italia e ad acquistare la componentistica semifinita o già finita dalla Cina, a prezzi 40-50% inferiori. In questo modo, per il momento, questa azienda sta mantenendo ancora una discreta redditività ma, pur avendo incrementato nel 2010 il fatturato del 25%, ha ridotto i dipendenti passando da 200 a 180 circa, non rinnovando contratti a termine o diminuendo i lavoratori interinali.
Ho citato questi esempi, ancora freschi freschi, per affrontare il tema cruciale del vertice USA-CHINA, che è stato il valore del cambio USD-CNY e che determina l’ipercompetitività del sistema manifatturiero-industriale della Cina.
Rubo da un altro blog la seguente simpatica vignetta che vede un americano, bene in carne, protestare per i diritti umani calpestati in Cina.

L’aspetto divertente è che costui protesta contro il paese che produce tutto ciò che usa o indossa.
Trattasi di prodotti semplici e di largo consumo che, quando è partita l’industrializzazione della Cina, costituivano le principali merci esportate. Poi si è passati ad altre con maggior contenuto tecnologico, poi ad altri beni ancora, via via più complessi e sofisticati. Fino a produrre ormai molti degli oggetti del desiderio di cui noi occidentali siamo particolarmente avidi, quasi da non poterne fare a meno (IPhone, IPad, ecc. ecc. ecc. ecc).

La dimensione delle fabbriche che lavorano per i prodotti di massa destinati all’occidente e al resto del mondo sono di dimensioni colossali. Unità produttive anche di 10-15.000 persone sono diffusissime, dove si lavora 24 su 24 ore, magari anche di sabato e domenica, se ci sono da soddisfare punte di richiesta del mercato.
Insieme a queste industrie produttrici di beni di consumo si è sviluppato parallelamente, perché spinto da queste, quello delle macchine e dei sistemi di produzione, che si è progressivamente e rapidamente evoluto tecnologicamente fino a raggiungere livelli di efficienza e qualità spesso ai vertici mondiali assoluti.
In tutti questi processi il contributo/supporto tecnico alla Cina è stato dato dagli occidentali che hanno donato e continuano a donare alla Cina tutto il know-how necessario, affinché anche in questo paese si fabbrichino prodotti di qualità adeguati alle nostre sempre maggiori pretese

I primi tanto bravi a delocalizzare il lavoro sono stati, come è noto, gli USA. Loro lo hanno fatto a partire dagli anni 80 e lo hanno fatto talmente bene che oggi si trovano praticamente senza un sistema industriale per produrre la gran parte dei beni che gli americani consumano. Vista la buona riuscita del processo, i pappagalli europei, per non essere da meno, hanno ben pensato di scimmiottare gli americani, dandosi da fare con grande intensità per raggiungere gli americani. Non ci siamo ancora ma ci manca poco. Basta che i casi 1,2,3,4 continuino, fino a mettersi alla pari degli USA. Poi anche noi saremo finalmente a posto.
Nel contempo gli infaticabili imprenditori cinesi, che si sono dimostrati anche molto capaci, hanno sviluppato un sistema produttivo immenso, in grado di soddisfare, quanto a beni di consumo, le richieste di tutti: USA, UE, BRIC e compagnie belle.

Nel frattempo i lungimiranti dirigenti cinesi hanno visto sotto i loro occhi attuarsi silenziosamente e progressivamente il disegno di far diventare prossimamente la Cina il paese guida, il vero G1, senza ricorrere a guerre vere, ma semplicemente ricorrendo all’arma letale del tasso di cambio.
Arma a cui gli astuti e capaci capi cinesi non intendono in nessun modo rinunciare. Non varranno a nulla le richieste gentili o perentorie se non supportate da veramente vere minacce. Ovvero di cambiare le regole del gioco degli scambi internazionali.
Invece cosa fanno gli sprovveduti occidentali? Firmano contratti per fornire quel poco che resta delle loro migliori tecnologie alle aziende cinesi in cambio di un po’ di soldi e soprattutto della promessa di continuare a comprare TBond e/o Eurobond per salvare (???) la sgangherata finanza occidentale.
Una vera trappola mortale.

Questi dirigenti cinesi meritano proprio un bel 110 e lode. Anzi 210.

Gaolin

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14 commenti Commenta
anonimocds
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 14:53

Tutto molto condivisibile.

Solo una precisazione, raccolta dall’ Economist o dal Financial Times, non ricordo.

Prendendo l’iPhone, assemblato in China e Made in U.S.A.
la testata segnalava come – a livello di valore aggiunto – il Paese che ne forniva la percentuale piú alta di componetni fosse il Giappone coin un 33% circa (seguivano gli U.S.A. con il 25% e la Cina “arancava” con un 8% se non erro…perché l’assemblaggio produceva assai poco valore aggiunto).
Sarebbe dunque da scrivere Made in Japan sugli iPhone.

Questo per dire cosa?
Beh che se si punta su produzioni di un certo livello anche la Cina non riesce ancora a fare concorrenza e quando (sará solo una questione di tempo…) ci riuscirá non é detto che riuscirá a farlo a costi cosí piú competitivi dei concorrenti. Certo nelle produzioni a basso valore aggiunto…non c’é partita. Lá il costo del lavoro regna sovrano.

L’articolo, per pura curtiositá, continuava affermando che la bilancia commerciale del Giappone e solo LIEVEMENTE negativa verso la Cina (Popolare) e – aggiungendo al conto Taiwan e Hong Kong – il Sol Levante era addirittura in attivo.
Senza parlare di Stati Uniti, nei confrontoi dei quali vantano una pluri-decennale bilancia commerciale positiva (quasi chiunque vs. U.S.A. …) ma anche Taiwan.

Insomma in certi settori i Jappo hanno ancora da insegnare al resto del mondo.
Per quanto ? Chissá…
…la Cina é vicina (…?)

Vincent Vega
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 16:29

se ricordo bene, lo stipendio medio di un’operaio in cina si aggira sui 200/300€ e all’interno della cina ha un potere di acquisto pari a 5 volte o se vogliamo più semplicemente con 200€ in cina ci fai quello che fai da noi con 1000€. Di conseguenza se il cambio fosse libero di fluttuare secondo le logiche di mercato, quel che oggi importiamo dalla Cina pagandolo 100€ in teoria lo dovremmo pagare 500€ e la concorrenza a quel punto sarebbe più “umana”.
Se ho scritto caxxate fatemelo presente! :mrgreen:

Scritto il 25 Gennaio 2011 at 16:54

@ VV
ci sta ci sta!

@ bergasim:
torna sempre comoda….

pecunia
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 17:16

anonimocds: Tutto molto condivisibile.Solo una precisazione, raccolta dall’ Economist o dal Financial Times, non ricordo.Prendendo l’iPhone, assemblato in China e Made in U.S.A.la testata segnalava come – a livello di valore aggiunto – il Paese che ne forniva la percentuale piú alta di componetni fosse il Giappone coin un 33% circa (seguivano gli U.S.A. con il 25% e la Cina “arancava” con un 8% se non erro…perché l’assemblaggio produceva assai poco valore aggiunto).Sarebbe dunque da scrivere Made in Japan sugli iPhone.Questo per dire cosa?Beh che se si punta su produzioni di un certo livello anche la Cina non riesce ancora a fare concorrenza e quando (sará solo una questione di tempo…) ci riuscirá non é detto che riuscirá a farlo a costi cosí piú competitivi dei concorrenti. Certo nelle produzioni a basso valore aggiunto…non c’é partita. Lá il costo del lavoro regna sovrano.L’articolo, per pura curtiositá, continuava affermando che la bilancia commerciale del Giappone e solo LIEVEMENTE negativa verso la Cina (Popolare) e – aggiungendo al conto Taiwan e Hong Kong – il Sol Levante era addirittura in attivo.Senza parlare di Stati Uniti, nei confrontoi dei quali vantano una pluri-decennale bilancia commerciale positiva (quasi chiunque vs. U.S.A. …) ma anche Taiwan.Insomma in certi settori i Jappo hanno ancora da insegnare al resto del mondo.Per quanto ? Chissá……la Cina é vicina (…?)  

a proposito di “..valore aggiunto”, l’articolo era riportato dal SOLE24. l’ho letto venerdì o sabato scorso. 🙂

mattacchiuz
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 17:49

bergasim,

beh, questa è proprio carina… come quella del caffè, sempre più robusta sempre meno arabica 🙂
ma il cpi queste cose mica le nota…. e neanche ben

Trick
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 18:50

Vincent Vega,

Se lo stipendio medio di un’operaio in cina si aggira sui 200/300€ ed ha un potere di acquisto pari a 5 volte il nostro, significa che se qui la paga di un operaio è di 1300€ circa, un cinese avrebbe invece a disposizione 1300×5 =6500 € per mantenere invariato in italia il suo potere di acquisto…
…o sbaglio io??!! 🙂

Vincent Vega
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 19:15

la mia è una proporzione molto alla buona, diciamo “conti della serva” per cui facendola semplice, date queste ipotesi:
– stipendio medio cinese = 200
– stipendio medio ita = 1000
– con 200€ in cina hai un potere d’acquisto pari a 1000€ in ita (prendiamo un solo bene fittizio venduto a 1€/Kg in cina e 5€/Kg in ita, alla fine della fiera entrambi i consumatori potranno acquistare 200 Kg di questo bene)

questo è possibile solo per via del cambio, in quanto i 200Kg di fantaprodotto sono identici sia di qua che di là, allora cosa fa l’italiano?
importa dalla cina i 200Kg di cui ha bisogno a un prezzo di 1€/Kg + spese di spedizione + eventuali dazi doganali

conseguenze dirette: cesserà/calerà la produzione del nostro fantaprodotto in italia e in cina ne produrranno sempre di più

conseguenze indirette: i lavoratori italiani in quel settore perderanno lavoro e quelli cinesi avranno un’aumento occupazionale

quindi l’unica salvezza dovrebbe essere che i beni prodotti da noi siano decisamente migliori di quelli prodotti in cina per giustificare il prezzo finale al consumatore pari a quasi 5 volte.

caposci
Scritto il 25 Gennaio 2011 at 20:44

Un grande fondo hedge sarebbe costretto alla liquidazione. E’ questa la voce che circola a Wall Street. Contemporaneamente gli “open interest” sui future dell’oro sono in caduta libera, molto piu’ del metallo giallo stesso.

Si ricorda che negli ultimi mesi i prezzi di oro e open interest si sono mossi in sintonia. Per “open interest” (noto anche come open contracts o open commitments) si fa riferimento al totale dei contratti di derivati come futures e opzioni che non sono ancora stati saldati nel periodo utile immediatamente precedente alla sottoscrizione di uno specifico prodotto finanziario.

Un ampio open interest indica molta attivita’ e liquidita’ sullo specifico contratto e non fornisce necessariamente indicazioni sull’andamento dei prezzi. Per ogni compratore ci deve essere chi vende. Nell’arco temporale in cui compratore e venditore aprono il contratto e fino a quando la controparte non lo chiude, quel contratto e’ considerato “open”.

SAPETE SE è UN FONDO CINESE?? AH UN’ALTRA DOMANDA, MA SECONDO VOI ADESSO CAMBIA QUALCOSA SULL’ORO?

Scritto il 26 Gennaio 2011 at 00:44

Per gli insonni gli articoli di oggi….:
Notte notte

http://mariogregorio.wordpress.com

Food Crisis II
Posted on 25/01/2011 by Mario
01/24/11 Gaithersburg, Maryland – A story I’ve been warning about for years is making sensational headlines right now.It’s a story most people don’t realize could make a huge impact on all of our portfolios in a number of ways.“US Crop … Continue reading →

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Where Were You When It (Football) Was Shit?
Posted on 25/01/2011 by Mario
Hey, we’ve never really needed Peter Sissons to point out the predominance of left-leaning ideology at the BBC, but the orgy of outrage at today’s Sky Sports sexism non-story is astonishing even by their standards. Don’t get me wrong, Keys … Continue reading →

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Monbiot’s prediction – 1 year to go
Posted on 25/01/2011 by Mario
Image via WikipediaJust one year to go to check on the accuracy of this prediction, claimed by warming proponent George Monbiot in 2002.Haunting the Library writes:Within as little as 10 years, the world will be faced with a choice: arable … Continue reading →

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Signs of a Correction Haven’t Picked Up Steam
Posted on 25/01/2011 by Mario
Ever since the stock market sold off after IBM (NYSE: IBM) and Apple (Nasdaq: AAPL) last week, we’ve been on the lookout for signs that a correction for stock prices would pick up steam.It’s not like the first couple days … Continue reading →

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Dare to Dream: The Ultimate Survivalist’s Internet Den
Posted on 25/01/2011 by Mario
If you’re a survivalist, doom & gloomer, or prepper, then you’ll no doubt appreciate the weaponry and internet control hub in this office: Hat tip Zero Hedge, Gizmodo View the original article here

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No Jobs, No Hope, No Future: 27 Signs That America’s Poverty Class Is Rapidly Becoming Larger Than America’s Middle Class
Posted on 25/01/2011 by Mario
In the America that most of us grew up in, most Americans considered themselves to be part of the “upper middle class”, the “middle class” or “the lower middle class”. Yes, there have always been poor people and homeless people, … Continue reading →

Posted in Uncategorized | Tagged Americas, Becoming, CLASS, Future, Larger, Middle, Poverty, Rapidly, Signs | Leave a comment | Edit
Weiss Ratings: Four More Bank Failures in 2011 First Identified as “Weak” by Weiss as Early as Three Years Ago
Posted on 25/01/2011 by Mario
JUPITER, Florida (January 24, 2011) — On Friday, regulators closed four banks: Bank of Asheville, Asheville, North Carolina; Enterprise Banking Co., McDonough, Georgia; CommunitySouth Bank & Trust, Easley, South Carolina and United Western Bank, Denver, Colorado. This brings the total … Continue reading →

Posted in Uncategorized | Tagged Early, Failures, First, Identified, Ratings, Three, Weiss, Years | Leave a comment | Edit
Bible Stories – Isaiah’s Prophecies
Posted on 25/01/2011 by Mario
Isaiah obediently preached to the people as God had told him. He said to them, “Turn back to God or you will be taken captive by Assyria.” But few listened to him. It took courage to speak before kings, but … Continue reading →

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The Bombing in Russian Airport
Posted on 25/01/2011 by Mario
Tactical analyst Ben West examines today’s suicide bombing at Moscow’s Domodedovo Airport.Now what , Russia needs a TSA like security in its airports ??? I know it is all leading there [[ This is a content summary only. Visit my … Continue reading →

Posted in Uncategorized | Tagged Airport, Bombing, Russian | Leave a comment | Edit
North Koreans forced to watch executions
Posted on 25/01/2011 by Mario
There are reports that North Korea has forced hundreds of people to witness the executions of two people caught reading South Korean propaganda.South Korea’s Chosun Ilbo newspaper is reporting that a North Korean woman was sentenced to die after being … Continue reading →

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Does it matter if it’s called “The Conservative-led” coalition?
Posted on 25/01/2011 by Mario
James Forsyth at the Speccie Coffee House blog takes up the ongoing argument over whether the term “Conservative-led” rather than “coalition” should be used to describe the government.Labour is keen for its purposes for the former to be used and … Continue reading →

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Prevent Cold Injury and Hypothermia
Posted on 25/01/2011 by Mario
PermalinkGiven that the winter of 2011 has been very cold, much colder than recent winters, knowing how to prevent cold injury or hypothermia is worth your while.Cold injuries can occur whenever air temperature is below freezing (32 degrees F). Freezing … Continue reading →

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Russia Imposes Inflation-Driven Price Controls: Will Use Price Caps On “Socially Important” Commodities
Posted on 25/01/2011 by Mario
Russia has just announced it would proceed with price caps on a variety of foodstuffs, from buckwheat, to potatoes, assorted fruits and vegetables and all other commodities it deems “socially important” accoding to Russian newspaper gazeta.ru. And so the big … Continue reading →

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A Three-Minute Lesson in Gold Investing
Posted on 25/01/2011 by Mario
01/24/11 Tampa, Florida – TheEconomicCollapseBlog.com had an article titled “10 Things That Would Be Different If the Federal Reserve Had Never Been Created.”This is like my list of “10 Things That Would Be Different If I Was Rich” instead of … Continue reading →

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G-20 Governments Taking (The Wrong) Actions to Curb Food Inflation
Posted on 25/01/2011 by Mario
There has been quite a media storm surrounding rising food prices lately. It’s become so apparent that even mainstream media is now discussing the concerns shared by millions of Americans and citizens of other countries regarding what seems to be … Continue reading →

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Wood Smoke
Posted on 25/01/2011 by Mario
Last time I was in the River, there was a log fire burning in its traditional fireplace. How long before those become illegal? Hard as it may be to believe, the fireplace — long considered a trophy, particularly in a … Continue reading →

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Are Interest Rates Too Low? Most Central Banks Think So
Posted on 25/01/2011 by Mario
European Central Bank head Jean-Claude Trichet tells The Wall Street Journal that higher interest rates may be near. He’s not alone when it comes to considering a tighter monetary policy.The Reserve Bank of India may be close to hiking rates … Continue reading →

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Brazil mudslide death toll climbs to 803
Posted on 25/01/2011 by Mario
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Energy is bad for you.
Posted on 25/01/2011 by Mario
It seems, at first glance, that the new front in the war against the motorist is aimed at petrol but look again. The committee has proposed a weekly ­“electronic energy rationing system” called TEQs (Tradable Energy Quotas) that would be … Continue reading →

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2011 Investment Strategies: 9 Buys, 9 Sells
Posted on 25/01/2011 by Mario
This week I am really delighted to be able to give you a condensed version of Gary Shilling’s latest INSIGHT newsletter for your Outside the Box. Each month I really look forward to getting Gary’s latest thoughts on the economy … Continue reading →

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Hau de no sau nee (Six Nations) The Shamanic View
Posted on 25/01/2011 by Mario
Gregori Rasputin, the Shaman who changed the course of historyMost people are not going to want to entertain this but it just might be we are on the wrong track. The Hau de no sau nee or Six Nations, make this … Continue reading →

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Organic Barley Seeds – 5 Lbs – Unhulled Barleygrass Seed – Ornamental Barley Grass, Barley Grass for Juicing – Grain for Beer Making, Emergency Food Storage & More.
Posted on 25/01/2011 by Mario
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Bercow’s Loses the Red Hand
Posted on 25/01/2011 by Mario
John Bercow’s political journey is now complete. Newsnight reports that the Speaker has allowed Gerry Adams to resign his seat without taking up one of the ceremonial Crown positions that every other MP wanting to quit has had to do. In wanting … Continue reading →

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Economic Forecast Failures: The 10-Year Yield
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Economic Forecast Failures: The 10-Year Yield January 24, 2011 Earlier today I analyzed the Wall Street Journal survey of economist forecasts for Q4 GDP. How accurate are economists’ forecasts in general? It varies, of course, but sometimes they miss … Continue reading →

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How Central Bankers Will Save Us from Rising Food Prices
Posted on 25/01/2011 by Mario
01/24/11 Buenos Aires, Argentina – En garde, Fellow Reckoner! We’re under attack!Jean-Claude Trichet, head of the European Central Bank, has sounded the alarm.“All central banks, in periods like this where you have inflationary threats that are coming from commodities, have … Continue reading →

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Book Review: Apocalypses: Prophecies, Cults, and Millennial Beliefs Through the Ages By Eugen Weber
Posted on 25/01/2011 by Mario
A book review is about the book reviewed and its author. And because it is an interpretation it is also about the reviewer who is bringing to the review or interpretation his subjectiveness and understanding of the book. With these … Continue reading →

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OtterBox 1000 Series Waterproof Case
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Posted on 25/01/2011 by Mario
EUR/USD: Rates in Focus as ECB’s Trichet Talks Down OutlookLast week’s impressive Euro rally clearly looks to have owed to a parallel drop in credit-default swap (CDS) spreads from the currency bloc’s most debt-stricken periphery member states (the so-called PIIGS, … Continue reading →

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The Superiority of Bond Funds
Posted on 25/01/2011 by Mario
Do you ever reach a point where you are just tired of stocks? Have you ever wondered if there are investments which return more and have less risk of losing money? Are there asset classes which outperform in terms of … Continue reading →

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Tories Turn on Turbulent Tom
Posted on 25/01/2011 by Mario
According to Dan Hodges Ed Miliband’s interesting questioning of David Cameron’s judgement, less than 24 hours after losing his disastrous Shadow Chancellor, has gone down like a cup of sick in Tory circles. In revenge for the scalping apparently a mysterious and … Continue reading →

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China’s insatiable appetitte for commodities
Posted on 25/01/2011 by Mario
“It looks like we’re a Third World country.” You know who said that? Bill Stafford, the President of the Trade Development Alliance of Greater Seattle.The State of Washington is used to selling airplanes and software to China but is now … Continue reading →

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Emergency Radio Survival Kit – Red. Product Category: Hardware > Automotive
Posted on 25/01/2011 by Mario
Emergency Radio Survival Kit – Red. Help ensure the safety of you and your family with this resilient emergency kit from KCO. With a crank power cell phone charger, flashlight and radio you’ll be ready for anything whether on the … Continue reading →

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Another “mankind as evil carbonator, even way back then” study
Posted on 25/01/2011 by Mario
Last week we were treated to the ridiculous story about Genghis Khan having an impact (or apparently not enough) with his impact on humanity. This week, a “new interpretation”; it’s the Romans and Christopher Columbus who are the ghosts of … Continue reading →

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Kroger’s vs. Whole Foods: Buy Low, Sell High
Posted on 25/01/2011 by Mario
As far as the market is concerned, WFMI is the glamorous, sexy, momentum stock while Kroger’s (KR) motif is more in the realm of the boring, stodgy and forgetful. As a matter of fact, WFMI’s shares nearly doubled in 2010 … Continue reading →

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Aztec Calendar and 2012 Prophecy
Posted on 25/01/2011 by Mario
The Aztec people were certain ethnic groups in Central Mexico, particularly those groups who spoke the Nahuatl dialect and who dominated huge parts of Mesoamerica in the 14th, 15th and 16th centuries, a period referred to as the late post-classic … Continue reading →

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UK News: Parliamentary Committee Announces Inquiry Into Winter Transport Fiasco
Posted on 25/01/2011 by Mario
Image via WikipediaThe House of Commons Transport Select Committee has heeded the call by the Global Warming Policy Foundation (GWPF) for an inquiry into the UK’s winter transport fiasco.Dr Benny Peiser, the GWPF Director, welcomed the decision by the Transport … Continue reading →

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The EFSF and The Euro
Posted on 25/01/2011 by Mario
By Marc ChandlerThe European Financial Stability Fund (EFSF) is planning its first issue this week. Talk was of a 3-5 bln euros of a 5-year issue priced 8-10 bp on top of swap rates. This would imply a yield of … Continue reading →

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Economy News Nightmare: 20 Things That You Should Not Read If You Do Not Want To Become Very Angry
Posted on 25/01/2011 by Mario
Today America is very, very frustrated. In fact, we probably have not seen this level of anger in the country since World War 2 ended. So why are so many Americans so frustrated and so angry right now? Well, for … Continue reading →

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Tea partiers say defense in mix for budget cuts
Posted on 25/01/2011 by Mario
Dick Armey, former House Majority Leader and Tea Party activist, attends the National Republican Committee’s winter meeting in Honolulu. Armey and Matt Kibbe, leaders of the group FreedomWorks, recently wrote in a Wall Street Journal editorial that ‘defense spending should … Continue reading →

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The British government’s enthusiasm for taxing property
Posted on 25/01/2011 by Mario
The British government’s enthusiasm for taxing property Rory Meakin • 2020 Tax Commission • Monday 24 January 2011 In a blog on Will Hutton’s Guardian article, Tim Worstall makes an interesting challenge to Will Hutton about the extent of property … Continue reading →

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COLD FUSION
Posted on 25/01/2011 by Mario
I confirm that Monday Jan 24 the Bologna University Report will be published on the Journal Of Nuclear Physics. I repeat that everybody will be allowed to use it in every kind of publication, online, paper, written, spoken, without need … Continue reading →

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The Scaremongers
Posted on 25/01/2011 by Mario
The more I think about passive smoking and global warming, the more I think that we’ve entered a new religious era. It’s not what you know that matters. It’s what you believe. Or don’t believe. The old religion, which in … Continue reading →

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Davos, the Third Super-Cycle, and Dow 36,000
Posted on 25/01/2011 by Mario
Davos, the Third Super-Cycle, and Dow 36,000 January 24, 2011 Consider the lead in this Bloomberg.com article: Super-Cycle Leaves No Economy Behind Before Davos Summit: For only the third time since the Industrial Revolution, the world may be entering … Continue reading →

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Frostbite Falls
Posted on 25/01/2011 by Mario
Temperature Inversion Original ImageWe’ve recently had some very cold days in International Falls.This posting:http://wattsupwiththat.com/2011/01/21/new-record-cold-tempertures-in-minnesota/has a nice write up of the -46 F new record cold. ( That’s -43.33 C – still damn cold.) This is not just another “oh a … Continue reading →

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Matthew 24:30, Future Prophecy or AD 70?
Posted on 24/01/2011 by Mario
Matthew 24:30, speaks of the coming of the Son of Man in the clouds. Then the sign of the Son of Man will appear in heaven, and then all the tribes of the earth will mourn, and they will see … Continue reading →

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A Landmark Event You MUST Not Miss
Posted on 24/01/2011 by Mario
If anyone tries to persuade you that the massive financial crisis striking cities and states is “no big deal,” tell them to take a hike. It’s here. It’s big. And it’s bound to impact you no matter what you invest … Continue reading →

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