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INVESTIRE IN BORSA SENZA RISCHIARE IL CAPITALE?

Scritto il alle 17:35 da Danilo DT

issue_economy2_080212_ms.jpgQuesto post è un po’ atipico, in quanto viene scritto a seguito di diverse email ricevute dal sottoscritto, in cui si legge in modo chiaro la difficoltà riscontrata dagli investitori nel leggere correttamente quali sono le prospettive del mercato.
In questa fase direi che è più che lecito avere dei dubbi, e chi non ne ha… Anzi, in tutto il mondo credo che la parola che più permane nei reports e nei discorsi sia proprio questa: incertezza.

Incertezza dei mercati, incertezza nella ripresa, incertezza nelle prospettive, nella recessione, nell’esposizione ai subprime ecc… Quindi è più che normale, in questo periodo, avere le idee un po’ confuse sul da farsi.
Non possiamo assolutamente escludere ulteriori capitomboli dei mercati finanziari. Come potete vedere anche oggi, a seguito di una giornata che poteva sancire l’inizio di un rimbalzo, siamo tornati ai soli registri del periodo. Mercato nuovamente negativo. Ma veniamo al dunque, qual è il modo migliore per investire in borsa, senza patemi d’animo, approfittando dei ribassi ed evitando coinvolgimenti psicologici forti?

PAC: la mia soluzione al problema

Per carità, ognuno avrà le sue strategie e i suoi pareri.
Io personalmente sono contro a tutto quel ramo di finanza strutturata che crea quei prodotti poco chiari, dal rendimento molto dubbioso (unit lined, index linked, bonds strutturati) che alla fine della fiera ingrassano solo gli intermediari ma che poi, rendono ben poca cosa al risparmiatore.
La mia soluzione è dunque il PAC, ovvero dei piani di accumulo. E’ il modo migliore per investire sui mercati azionari proprio quando c’è molta incertezza come in questo periodo, in quanto si sfruttano ulteriori ribassi (in tal caso si comprano con lo stesso importo un maggior numero di quote). Vi lascio qui di seguito un piccolo excursus sui PAC:

Cosa sono i Piani di Accumulo?

I Pac rappresentano un servizio particolarmente utile per gli investitori perché consentono l’acquisto di quote di un fondo tramite versamenti periodici successivi. Si possono versare nel fondo comune importi fissi o variabili, a cadenza mensile, trimestrale, quadrimestrale e così via, per un arco temporale di cinque o più anni. E’ statisticamente provato che frazionare l’investimento su più rate porta ad una diminuzione del rischio. Infatti il conferimento in un’unica soluzione espone maggiormente l’investitore al “rischio timing” ovvero la possibilità di entrare sui mercati in momenti in cui l’indice di riferimento si trova sui massimi, con il relativo pericolo di una seguente inversione di tendenza. Esempio plateale è stata la bolla speculativa del 2000 sui titolo azionari del settore tecnologico: troppi investitori, spinti dall’emotività, hanno sottoscritto prodotti proprio sui massimi, per vedere in seguito le quotazioni perdere valore. L’opzione Pac avrebbe invece permesso un’entrata graduale e potenzialmente un guadagno sul lungo periodo.

Quali sono i vantaggi di un PAC?

– Risparmio forzoso: il Pac permette innanzitutto di costruire un capitale nel tempo partendo da piccoli risparmi mensili. Ovviamente l’entità del capitale che si raggiungerà dipende, oltre che dalla durata dell’investimento, dalla frequenza e dall’entità dei versamenti, dall’andamento della quota del fondo in cui si investe.
– Mediazione del prezzo d’acquisto: pianificare in anticipo i propri investimenti aiuta l’investitore a mediare il prezzo medio di acquisto delle quote del fondo. Inoltre il Pac è una sorta di tabella di marcia (ancorché non rigida) che aiuta ad effettuare investimenti anche quando i mercati scendono, quando cioè si è tentati di vendere piuttosto che comprare, e che permette, di contro, di non comperare ai prezzi massimi sull’onda emotiva. È proprio durante i ribassi, del resto, che si possono cogliere le migliori opportunità di investimento.
– Flessibilità: l’investitore può, senza nessun aggravio e in qualunque momento, modificare la periodicità dei versamenti, accelerare (versamenti aggiuntivi pari a multipli della rata), sospendere o revocare il piano già sottoscritto. In linea di massima funziona così, poi ovviamente ogni società può comportarsi in modo diverso.

Un’idea per investire senza rischiare il capitale

Chiudo questo lungo post, con una proposta, o per meglio dire, una strategia operativa che reputo interessante per chi vuole investire nei mercati finanziari in modo attivo, economico, trasparente e valido senza mettere a rischio il capitale. Dite che è impossibile? Eccovi la proposta.
Facciamo finta che avete un capitale di 100.000 €. Investiamo suddetto capitale in titoli a massimo rating, tipo in bond emessi dalla BEI in Euro, ad un rendimento ipotetico del 3.50%, scegliendo magari obbligazioni di diversa scadenza e tipologia, diversificando anche le scadenze cedolari. Mantenendo fissa la cifra investita in obbligazioni, vado ad investire le cedole che ottengo in una serie di PAC sui mercati azionari. Così facendo, metto “a rischio” solamente gli interessi, e mantengo intatto il capitale.
Questa è una strategia che utilizzo con alcuni clienti. E sono convinto che per qualcuno dei lettori potrebbe risulatare interessante. E comunque sempre meglio di alcune obbligazioni o prodotti strutturati che offrono le banche in questo periodo…

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