SP500 review
Lungo periodo
Fondamentale decidere da dove si vuole iniziare a mettere i paletti: l’onda 1 di grado superycle che viene dal 1932 la facciamo terminare col top 2000 o con quello 2007? per un elliottiano la questione è importante perchè da qui ne discende l’evoluzione dei possibili scenari, ecco la dimostrazione.
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Secondo il mio semi-guru Caldaro noi veniamo dal 2007, tutto quello che è sceso da 1576 a 667 sarebbe l’onda 2 superycle e quindi dal marzo 2009 avremmo iniziato la nuova scalata trovandoci nella 3 superycle verso massimi assoluti (praticamente siderali). Per vedere i suoi grafici andate qui e le sue analisi qui. Di conseguenza secondo questo approccio saremmo in pieno bull market e operativamente dovremmo cassettare tutto quello che ci aggrada, meglio se comprando solo all’inizio delle nuovi fasi rialziste.
A lui non contesto lo scenario di “bull market in corso” perchè tecnicamente, avendo deciso che la 2 supercycle è terminata, è corretto. Quello che invece non mi convince assolutamente nella sua analisi è che l’onda 2 superycle della durata di circa 17 mesi va a correggere un movimento rialzista durato 75 anni. E pure la situazione macro ha il suo bel peso nel rendermi scettico sul bull in corso…
Secondo me veniamo dal 2000: la discesa 2000/2002 è la A di un ABC di nove anni conclusosi nel marzo 2009. Di conseguenza tutto quello che sta salendo dal marzo 2009 potrebbe essere qualunque cosa, ad esempio un vero bull market oppure un “tre qualsiasi” a continuare la correttiva ABC anzidetta con la formazione nei prossimi anni di un altro ABC (correttiva complessa) e questa è poi la mia ipotesi che descrivo nel paragrafo sotto. Se a tavolino i due scenari hanno la stessa probabilità, guardandomi intorno mi accorgo dello sfascio generale della finanza e relative implicazioni socio-economiche e decido di attribuire maggiori probabilità allo scenario di una continuazione dell’onda 2 superycle in corso, quindi niente bull market per me e per bull è da intendersi un movimento di lunghissimo periodo con formazione di nuovi massimi assoluti significativi.
Già, ma quale sarà il segnale che ci dirà quale dei due scenari è in corso? il test dei max 2007: finchè stiamo sotto è ancora possibile una discesa a 667 (mai testato) e magari oltre…
Operativamente: secondo me nessun investimento di lungo periodo, cioè niente cassetta, ma solo seguire le onde major (medio termine).
Nota per gli elliottiani: in questa analisi ho mantenuto l’etichettatura originale che non prevede tag WYZ pur essendo d’accordo in toto con Prechter sulla questione; per la nomenclatura (nomi dei gradi d’onda) mi adeguo a quella di Caldaro per mia facilità di confronto
Medio periodo
Veniamo dal marzo 2009 e su questo siamo tutti d’accordo. Tutto quello che è salito da 667 a 1220 è un’onda di grado primary e avendo una struttura in 5 subonde dovremmo catalogarla come onda 1, il che ci riporterebbe allo scenario con la 2 supercycle terminata. Tuttavia, ben ricordando tutte le perplessità che hanno accompagnato l’analisi di questa onda nel periodo luglio-novembre relativamente al suo carattere per niente impulsivo tanto da ritenerla una ABC a cui sarebbe seguito una ripresa del bear market, me ne sto allertato e ipotizzo questo scenario:
– il top 2000 ha decretato la fine della 1 supercycle e da qui è partito un primo ABC di grado cycle (intendo W cycle) che non ha ancora corretto completamente la 1 supercycle
– a marzo 2009 si è chiuso questo ABC che rappresenta la prima fase di una correzione complessa e quindi ben più estesa temporalmente
– da marzo 2009 è partito un “tre qualsiasi”, ossia un ABC in zigzag da etichettarsi come onda X cycle (con subonde 5-3-5)
– al termine di questa onda X si svilupperà un nuovo movimento correttivo (ABC o triangolo, da intendersi come Y cycle)
Tutto questo andirivieni di ABC è pertanto nel suo complesso un’unica onda 2 di grado supercycle di durata presumibile di 15-20 anni che va a correggere 68 anni di bull (1932-2000).
Pertanto, secondo questa mia ipotesi e tornando al medio, ad aprile sul top 1220 si sarebbe completata la A primary (facente parte della X cycle) salita in 5 subonde major, sul minimo dell’8 giugno si è poi completata la B scesa in 3 subonde e ora saremmo nella C impulsiva rialzista che dovrebbe articolarsi ancora in 5 subonde con primi target 1150, 1182 e 1220 e terminare su uno dei seguenti livelli calcolati dai rapporti fra onde:
– se la C fosse uguale ad A (a valore): la X terminerebbe a 1595
– se C fosse il 61,8% di A: 1384
– rispettivamente 1253 e 1319 per 38,2% e 50%
Su qualunque dei 4 livelli anzidetti potrebbe concludersi questo “tre qualsiasi” ovvero zigzag trappolone per il cassettista e da qui iniziare una nuova fase discendente pronunciata di lungo periodo con primo target 950.
Operativamente: long-long-long ma con stop loss veloce perchè la prossima correttiva potrebbe stornare parecchio, e poi ancora long fino ai livelli di attenzione.
Breve periodo
Rimando ad altro post, e ne sono contento perchè ci sono due scenari alternativi apertissimi da realizzarsi entro una decina di sedute: ritorno a 1040 (su tenuta si ritorna a testare la mm200) oppure sfondamento con forza di 1150 a cercare il test dei 1220 (in questa evenienza non oso pensare quale massimo sarà capace di fare il dax, autentico overperformer di breve e lungo periodo… è qui che bisogna fare cassetta! e con condimento di altro, ma di portafogli variegati se ne parlerà con metodo fra alcuni mesi)
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Sul da dove veniamo e dove andremo, elliottianamente farneticando, c’è divergenza di vedute. Sul “chi siamo” temo che la teoria di Elliott ci aiuti ancora meno.
Lui, Elliott, aveva studiato i pattern di mercato cercandone forme ripetitive e, una volta trovate, affermò che la sua teoria andava bene nei mercati liquidi perchè i suoi pattern riflettevano il comportamento medio degli operatori (e in un mercato sottile i fattori di disturbo avrebbero avuto gioco facile nell’alterare il pattern).
Oggi con l’avvento dell’informatica e con la dipartita del gold standard, con l’avvento di Greenspan prima e Bernanke poi e con la dipartita dell’ultimo residuo e pur minimo senso morale degli speculatori istituzionali, con l’avvento della totale concentrazione del potere nel sistema bancario e relative manipolazioni dei corsi azionari e con la dipartita dell’ultimo residuo e pur minimo senso morale dei governi “democratici” e infine con l’avvento della regola aurea unversale che pone come sottostante ai titoli di debito “il nulla”… ecco, anche in un mercato liquido come l’SP500, Elliott è messo a dura prova.
Chi siamo allora? semplice: per il 99% siamo carne da macello, ovvero parco buoi. Ma c’è almeno un modo per condurre una vita da ruminante illuminato e perciò accorto? certo che c’è, molti se ne sono già accorti: Intermarket&More!
by Gremlin
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