SPREAD BTP BUND: Governo a soccorso del BTP!

Scritto il alle 23:08 da Danilo DT

E’ interessante vedere che il nostro Governo torna in difesa del debito pubblico, con una serie di acquisti di BTP finalizzati a calmierare la speculazione. O forse è meglio dire a tenere bassi il più possibile i rendimenti.
E’ lo stesso Tesoro che lo comunica.

Nel giorno in cui il differenziale Btp Bund è ridisceso sotto quota 250 punti base, è il Financial Times a fare il punto sulla situazione delle finanze pubbliche nostrane. Secondo il quotidiano della City, da quando si è registrata l’impennata dei rendimenti dei nostri bond a fine maggio, il ministero dell’Economia è già intervenuto tre volte sul mercato secondario per acquistare il nostro debito e calmierarne i rendimenti e quindi gli interessi che lo stesso ministero deve pagare ai suoi creditori. Venerdì 3 agosto il rendimento dei titoli di Stato a due anni, che essendo a breve scadenza sono maggiormente oggetto di oscillazioni legate all’attualità politico economica, era arrivato all’1,35%, mentre lunedì 6 agosto era già sceso allo 0,92. (…) Roma ha quindi dovuto affrontare quella che si può definire «una crisi di liquidità» con investitori non più disposti a comprare il nostro debito allo stesso valore e il rendimento del Btp decennale costantemente sopra il 2%. A chi ipotizzava che il governo fosse intervenuto più volte sul mercato secondario, ricorda il quotidiano finanziario britannico, via XX Settembre ha risposto di aver semplicemente investito del denaro in eccesso. Intanto, però, il 3 agosto il ministero guidato da Giovanni Tria ha comunicato di aver comprato in una sola giornata 950 milioni di euro di titoli di debito, tra cui diverse categorie di Btp a due anni. (Source

Grafico Spread BTP BUND by Tradingview

Cavolo, non sono bruscolini, e così almeno si spiega quello che non riuscivo a capire, ovvero una volatilità anomala dello spread BTP Bund dove c’era la mano di qualcuno che stava intervenendo. Scopriamo ora che è il Governo stesso che investe “denaro in eccesso”.
Il segnale è positivo, per carità, significa che qualcuno, oltre la BCE, cerca di difendere i tassi bassi (vi ricordo che un aumento dei rendimenti sfilerebbe soldi nelle tasche di tutti). Ma allo stesso tempo mi preoccupa perché mi fa capire che, alla fine, chi ci difende è un gigante coi piedi di argilla e se questo gigante viene messo alla prova dalla speculazione VERA, quella violenta di hedge funds senza scrupoli, la difesa si sgretolerà con estrema facilità mettendo in difficoltà l’Italia in primis ma anche la BCE.
Sarebbe stato meglio sapere che era Draghi a comprare, mi avrebbe dato più garanzia. Adesso invece dobbiamo sperare che la situazione non tenda a degenerare con un eventuale aumento della crisi politica italiana. Ma in quel caso, forse, arriverà anche la Santa mano della BCE a sorreggerci. Un pochetto

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
alplet
Scritto il 8 Agosto 2018 at 11:19

Vedo tre possibilità: 1) che Tria mantenga le cose come sono, più o meno; 2) che, invece, Di Maio e Salvini facciano saltare il banco con le loro riforme causando un arrivo della Troika; 3) che la Troika non arrivi perché il modello di DiMaio e Salvini potrebbe essere il Giappone, cioè il debito pubblico in massima parte di proprietà dello Stato e dei suoi cittadini, in modo da levarsi di torno la preoccupazione di bancarotta. In quest’ultimo caso però si uscirebbe dall’euro, mi pare.

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