Exit strategy: operazione “discarica finanziaria” con AIG

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

E alla fine ci siamo arrivati. Inizia la cosiddetta exit strategy per il Tesoro Americano. No, nulla a che vedere con il quantitative easing, bensì mi riferisco alla volontà del Tesoro USA di liquidare la sua quota di controllo (detiene il 92%) della splendida AIG, azienda leader nel campo assicurativo, nazionalizzata dallo stesso Governo USA  per evitare il collasso del sistema finanziario GLOBALE vista l’esposizione della AIG sui derivati e il suo ruolo nell’ambito di CDS e company.

Prima tranche di 300 milioni di titoli, a cui seguiranno altre tranche, per un controvalore iniziale che si aggirerà sui 9 miliardi di dollari USA (circa un terzo di quanto volevano ottenere in partenza).
Che dire, il Tesoro vuole disfarsi delle sue perle, visto che recentemente la stessa AIG ha comunicato i dati di bilancio…

NEW YORK, May 5 (Reuters) – Bailed-out insurer American International Group (AIG.N) lost more than $1 billion from its ongoing operations in the first quarter, as the company took a huge charge for the termination of its credit facility with the Federal Reserve. AIG’s Chartis unit also racked up $864 million in catastrophe losses related to the March 11 earthquake in Japan. The company, one of the top foreign insurers in Japan, had previously warned of substantial quake charges.
AIG shares, which have lost more than 30 percent of their value since late January, fell about 1 percent in after-hours trade to $30.50.
AIG reported a loss from continuing operations of $1.18 billion, or $1.41 per share, compared with a profit on the same basis a year earlier of $2.09 billion, or $2.16 per share.
AIG, in a statement, focused on the net income figure attributable to AIG, which it said came in at $269 million, down from $1.8 billion last year.
The Fed charge came to some $3.3 billion, and was related to the recapitalization deal that closed in January. That arrangement paid off the Fed and left the U.S. Treasury with a 92 percent stake in the company.
The Treasury is expected to start selling down that position later this month, though it is unclear at what price. AIG shares have fallen since the recapitalization closed, and they are closing in on the government’s $28.72-a-share break-even point.

Beh, non c’è che dire, società nuovamente al collasso di cui il Tesoro USA vuole disfarsi quanto prima ri-accollandola al mercato, cercando magari di sostenerne le quotazioni, impacchettandola per benino contribuendo magari anche al sostegno della borsa proprio per evitare correzioni controproducenti. Visto che, come scritto sopra, il break even point è area $ 29, più o meno quanto quota oggi. Quindi vendere in fretta per non perderci! Intanto però, ahimè, scende il fatturato e gli utili (questi ultimi calati dell’85%).
Non temete, andrà tutto bene, anche perché la mano invisibile agirà chirurgicamente e condizionerà le cose in modo tale da fare felice il Governo USA.
Intanto però possiamo dare ufficialmente il via all’operazione “discarica finanziaria”, con cui si ribalterà sulla collettività tutto quanto è stato salvato, nazionalizzato e che ora deve essere rivenduto. E domani cosa accadrà? Domani…è un altro giorno…. Intanto alle banche verrà dato un primo boccone. Che sia un primo prezzo da pagare per i tanti favori ottenuti in questi anni?

May 11 (Washington Post)  Treasurys remaining stake in AIG would be reduced to approximately 77 percent of our outstanding common stock after the completion of this offering, the company said in a regulatory filing. The pace and size of future sales, officials have said, will depend largely on market conditions.     

Bank of America, Merrill Lynch, Deutsche Bank Securities, Goldman Sachs and J.P. Morgan Securities are the primary underwriters of the offerings, AIG said.

Grafico di AIG di breve periodo. Lontana dai valori di inizio anno

Grafico AIG di lungo periodo: oggi siamo…ma dove siamo????

STAY TUNED!

DT

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3 commenti Commenta
m75035
Scritto il 13 Maggio 2011 at 10:27

su questo articolo mi dispiace ma non sono d’accordo. Prima di tutto preferisco un’azienda nazionalizzata come questa alla marea di banche che, secondo me, nascondono ancora una montagna di letame nei loro bilanci.
Parlando di bilanci, apro quello di AIG e comincio a scorrere gli asset:
43% bond
3% mutui
0,008% derivative assets (spero ci sia qualche interest rate swap perchè con tutti quei bond)
16% tra asset held for sale e short term investment
1,8MLD di cassa (su del 20% rispetto a Dicembre)

Il grosso della variazione dell’attivo deriva dalla variazione degli asset held for sale (-50% rispetto a Dicembre) e dalla voce other asset included restricted cash che è passata da 44 a 14 Mld.

Il tutto è valutato al fair value….e qui ci sarebbe da scrivere un libro sui criteri di valutazione, specie quelli anglosassoni. Procediamo col report di fine trimestre:

…Included in the 2011 first quarter operating results were noteworthy developments,
including $1.7 billion of pre-tax catastrophe (CAT) losses related to the Japan earthquake and
tsunami, the New Zealand earthquake, and Australian floods;…

credo che eventi simili non accadono tutti i giorni….

Additionally, the 2011 first quarter net income included a final pre-tax charge of $3.3
billion ($2.4 billion after-tax) related to a loss on extinguishment of debt, which resulted from
the accelerated amortization of the remaining prepaid commitment fee asset related to the full
repayment and termination of the Federal Reserve Bank of New York (FRBNY) Credit Facility
more than two years early.

Il che non mi sembra un male. Concludendo:

While earning net income for the quarter, AIG recorded a loss on a per share basis. The
per share loss is the result of the deduction from net income available to AIG of two items: the first is the difference of approximately $427 million between the carrying value of the preferred stock and the fair value of the shares of common stock exchanged for the
preferred stock in the recapitalization; the second item is the commitment by AIG to pay the
United States Department of the Treasury’s costs to dispose of all of its shares of AIG common
stock, estimated at $385 million.

Correggetemi se sbaglio ma si tratta di finanza straordinaria.
Aig dichiara che il book value per share è pari a 47.66$, ora mettiamo che l’avviamento non esista, mettiamo che la società continuerà ad accantonare riserve per il giappone come in questo trimestre, stimiamo che valga il 30% in meno rispetto al dichiarato e che non faccia operazioni di finanza straordinaria.

47.66(1-0.3)=33.36$

Senza contare che le sue controllate come Sunamerica e Chartis hanno avuto un enorme incremento nei premi raccolti, che tutto sommato credo sia la gestione caratteristica di una società di assicurazione,….invece c’erano delle banche che gli utili li facevano solo con la gestione straordinaria e….
“…ogni tanto escono fuori con qualche news. Ultima in ordine cronologico quella della stessa Citigroup prima citata: venderà asset tossici per 12.7 miliardi di dollari…”
from: http://intermarketandmore.finanza.com/aumento-di-capitale-dopo-bpm-tocca-a-unicredit-27640.html

m75035
Scritto il 13 Maggio 2011 at 10:32

Non stò dicendo che sia da comprare ma cit. W. Buffet:
Le grandi opportunità di investimento si manifestano quando aziende eccellenti si trovano in circostanze inusuali che provocano il deprezzamento delle loro azioni.

Scritto il 13 Maggio 2011 at 11:52

m75035@finanza,
MOlto bene, sei non sei d’accordo non è certo un problema anzi! In realtà quanto dici è vero, però io non mi fido. Tutto qui. E comprare oggi AIG (Vedi il grafico di lungo) potrebbe anche essere un’oppurtunità. Sembra di vedere una mega accumulazione di lungo periodo. Ma è una scommessa che solo i cuori più impavidi (secondo me) possono fare.
Però, ciò che volevo sottolineare, è il cambiamento di atteggiamento del governo USA. Sta cambiando il trend. Il QE II è verso la fine e probabilmente non si andrà oltre. 🙂

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