APOCALISSE: se o quando? Intanto occhio ai dati di oggi

Scritto il alle 11:35 da Danilo DT

Quando sui giornali e sulle riviste si vedono le copertine o le prime pagine con operatori con le braccia al cielo in segno di vittoria e di festa, allora significa che è arrivato il momento di vendere. Quando invece si leggono titoli “apocalittici” e gli stessi operatori vengono ritratti con mani nei capelli, seduti disperati su un marciapiede o in preda ad una crisi di nervi, ecco, quello è il momento giusto per comprare.

La psicologia e la finanza comportamentale nel mondo degli investimenti hanno sempre più un ruolo determinante, con i derivati gli eccessi possono essere sempre più estremi e quindi la volatilità, dichiarata quasi “specie estinta” per diversi anni (tranne che per la parentesi Codiv-19 del 2020) torna ad essere regina del mercato.

Al momento, si leggono sono alcuni articoli catastrofistici ma tutto questo fa parte delle regole del gioco. Ci dovrà pur essere sempre qualcuno con una visione estrema, in un senso o nell’altro ma non si percepisce ancora l’atmosfera da “Blood on the Street”.
Una cosa è chiara, la politica monetaria si ritrova con la sfida più grande della sua storia. Dopo anni di easing quantitativo e tassi a Zero, ci si ritrova con inflazione alle stelle, un conflitto bellico, tensioni geopolitiche, materie prime alle stelle ed economia in rallentamento.

Ogni presa di posizione restrittiva rischia di diventare un ulteriore freno per la crescita economica e per la tenuta dei mercati finanziari. Sia chiaro, noi tutti eravamo ben coscienti che sui mercati pendeva una spada di Damocle, pronta a cadere e mettendo a rischio tutti i benefici della politica monetaria.

E adesso l’impresa è capire: crolleranno i mercati? Oppure hanno già corretto quanto basta? E se arriva la debacle, quando arriva?

Se guardiamo a questo grafico, vengono i brividi. Indice SP500 corretto per l’inflazione. Completamente al di fuori di ogni parametro. Un mix esplosivo di una tendenza fortissima del mercato che ci ha accompagnato per anni ed un’inflazione che ultimamente è cresciuta a dismisura.

E’ necessario quantomeno aver raggiunto un “picco” a livello inflattivo e dare la percezione che l’economia non perda colpi. Sia lato sentiment che lato “dati macro”. E oggi sarà una giornata molto importante.

Occhio a vendite al dettaglio e produzione industriale USA. Tanto per capire come è partito il secondo trimestre e cosa possiamo aspettarci per il futuro.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

1 commento Commenta
reragno
Scritto il 17 Maggio 2022 at 12:10

L’economia sta già perdendo colpi e le Banche Centrali alzeranno i tassi nel momento sbagliato. Meglio così speriamo che il crash che ne conseguirà possa servire a spazzare via una volta per tutte la finanza speculativa e predatoria.

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