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BOOM: e-commerce ma non solo!
Tra le varie letture che mi capitano davanti nel weekend, spesso mi ritrovo con dei grafici che mi sembrano la brutta copia di cose già viste. Si, perché diventa persin difficile trovare qualcosa di nuovo. Ormai il mercato ha preso una direzione, le intenzioni della classe politica e delle banche centrali sono ben note e, certo, in corso d’opera abbiamo a che fare con qualche incidente di percorso (vedi ad esempio qualche variante del virus oppure i ritardi dei vaccini) oppure con delle sorprese (Draghi premier) che cambiano parzialmente le dinamiche dei mercati.
Dico “parzialmente” perché la strada da fare è sempre lunga e quindi il “sistema” ha tutto il tempo per “aggiustare” il tiro.
Ieri sera mi è capitato davanti un grafico di una banalità per certi versi sconcertante. Ma quando le cose sono troppo semplici spesso passano inosservate, ma poi, pensandoci bene, solo le più importanti.
Il grafico è il seguente.
Riporta l’incremento dell’e-commerce in alcuni dei principali paesi:
1) Cina
2) Germania
3) USA
4) Gran Bretagna
Il grafico alla fine ci dice che il Cina, l’e-commerce ha assunto una dimensione veramente importante, e anche in altri paesi comunque si è mosso molto bene.
Oggi, quindi, in Cina, il 44% delle transazioni retail sono on line. Fino a qui nulla di nuovo. E dove sta la cosa interessante? Beh, che i dettagli in questo caso fanno la differenza. Perché bisogna ricordare che i cinesi sono la bellezza di 1,6 miliardi di persone. Immaginate cosa significa, su una massa critica di queste dimensioni, un’impennata dell’e-commerce nelle dimensioni sopra descritte.
Qualcuno ha ancora dubbi su chi dominerà il mondo e dove troveremo i maggiori tassi di crescita economica?
STAY TUNED!
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