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Next Generation EU: istruzioni per l’uso

Scritto il alle 07:24 da Danilo DT

 

Sul #NextGenerationEU già abbiamo parlato qualche giorno fa. Spero sia chiaro a tutti che siamo di fronte ad un’occasione più unica che rara. I governi dell’Unione europea hanno la possibilità di ricevere una fetta delle centinaia di miliardi di euro in fondi, a condizione di presentare piani di riforme specifiche e impegnarsi a spendere il denaro per progetti di infrastrutture digitali ed eco-sostenibile.
Questo è quanto ha sancito il braccio esecutivo dell’UE, che chiarisce quale tipo di spesa è ammissibile.
L’elenco comprende investimenti che vanno dalla banda larga ad alta velocità alle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, potenziando le competenze digitali e finanziando i lavori di ristrutturazione degli edifici, nonché il finanziamento delle riforme strutturali raccomandate dalla Commissione europea.

E l’Italia che fa?

La Commissione ha esortato i governi nazionali ad iniziare a lavorare al più presto ai loro piani di spesa e a presentare progetti di proposte a partire dalla metà del prossimo mese. Tali fondi dovrebbero essere elargiti dalla prima metà del prossimo anno.
Tali spese poi, dovranno essere condivise e promosse dall’UE, mettendo in evidenza che si tratta di una “riforma sostanziale e uno sforzo di investimento”. Ogni piano dovrà includere una spesa minima del 37% relativa al clima e del 20% al digitale.
Ricapitoliamo. Tali progetti di spesa dovranno avere come oggetto:

• Progetti di energia rinnovabile
• Ristrutturazione degli edifici per migliorare la loro efficienza energetica
• Promozione del trasporto sostenibile
• Implementazione dell’infrastruttura a banda larga, inclusa la tecnologia 5G
• Digitalizzazione della pubblica amministrazione
• Modernizzazione dei sistemi educativi

La commissione ha dichiarato di aspettarsi che il NextGenerationEU comporti una crescita pari almeno del 2% con la creazione di 2 milioni di posti di lavoro.
Ve lo ricordo: il Bel Paese sarà il paese che più di tutti potrà beneficiare del Next Generation EU.

La prima tranche…

…e gli importi totali

Il problema però è un altro: la qualità delle proposte che avremo a presentare, la loro fattibilità e quanto poi concretamente verrà effettuato. Guardate le tematiche proposte. L’Italia è ampiamente carente su tutti i punti. Ecco perché è un’occasione unica. E in questo contesto, non deve più esistere politica, non deve più esistere interesse personale. Per una volta tutti in modo coeso dovrebbero mettersi attorno ad un tavolo, assieme a dei veri tecnici, e mettere nero su bianco cosa bisognerà fare per far ripartire l’Italia. Utopia? Basta volerlo. Questo treno passerà solo una volta. Ricordiamocelo bene.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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2 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 30 Settembre 2020 at 16:35

pochi progetti per ogni capitolo e per ogni progetto l’identificazione di un project leader senza escludere capi progetto appartenenti ai partiti dell’opposizione …..

pdf79
Scritto il 30 Settembre 2020 at 21:20

Sempre sul recovery fund i dubbi di un altro europeista.
https://www.project-syndicate.org/commentary/european-union-pandemic-recovery-program-gamble-by-jean-pisani-ferry-2020-09
Saluti a tutti

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