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La stampa infinita contro Bitcoin : dove va il denaro ?

Scritto il alle 23:23 da Marco Dal Prà

Il denaro è un’invenzione antica del mercato, cioè di quello spazio in cui gli uomini commerciano ed hanno degli scambi di beni e servizi. Ma è un’invenzione di cui gli Stati si sono appropriati e come spesso succede lo hanno fatto nel modo più conveniente per loro e più svantaggioso per gli altri, cioè per i sudditi.
Per questo motivo gli Stati impongono per legge il loro denaro (ad esempio il Dollaro e l’Euro) e non lasciano scegliere al mercato quale sia la forma di denaro migliore, il così detto sound money, cioè denaro sano, un concetto che pochi conoscono.
Come dimostra la storia, il denaro di Stato ha dei costi sociali altissimi perché per sua stessa natura destinato a fallire. E questo per un semplice motivo: chi amministra lo Stato non resiste alla tentazione di stamparne più di quello che dovrebbe.

Dall’Impero Romano al Venezuela

Ovviamente nelle scuole questa storia non ce la raccontano, eppure basterebbe guardare al passato per verificarlo: sono cose accadute sin dall’epoca dei Greci e dei Romani. Ad esempio, la stampa incontrollata di monete da parte di Nerone, Caracalla e soprattutto Diocleziano, sono stati fattori importanti per la divisione dell’impero romano. E mentre a Roma regnava la moneta “svalutata”, a Costantinopoli si puntava sulle monete con base aurea che garantirono altri 1000 e più anni di storia all’Impero Bizantino, mentre l’impero romano d’occidente naufragava.

Venendo a tempi più recenti abbiamo storie a dir poco clamorose sulla iper-stampa di denaro cartaceo: la più famosa è l’inflazione monetaria vista in Germania nel 1923 durante la Repubblica di Weimar, con le banconote che si portavano con la carriola, ma dato che ci si ostina a non studiare la storia, tutto si è rivisto attorno al 2000 nello Zimbabwe ed infine nel 2013 in Venezuela.

Tornando ai nostri tempi..

Oggi il QE (il quantitative easing) e le altre impronunciabili sigle che le autorità monetarie di Europa, Stati Uniti, Giappone, ecc. si inventano, sono la ripetizione con nomi più altisonanti della stessa storia: stampare molto più denaro di quanto serva all’economia per funzionare.
Anche se nel breve termine sembra un provvedimento sensato e necessario per le circostanze, stampare troppo denaro si dimostra nel lungo termine quasi sempre una scelta fallimentare, perché come una droga è un processo che si fa fatica a invertire ed anzi richiede al sistema finanziario dosi sempre maggiori per sopravvivere, fino alla sua fine.
In queste settimane le banche centrali mondiali, con il pretesto del virus, stanno tentando ancora una volta di usare la benzina per spegnere l’incendio che loro stesse hanno creato azzerando i tassi di interesse. Senza contare tutta la serie dei precedenti interventi per acquistare titoli di stato & C. con operazioni “QE-ma-non-chiamateli-QE” perché altrimenti spaventiamo i mercati…

Le Banche Centrali ormai sanno fare solo una cosa, stampare enormi quantità di nuovo denaro; d’altronde se l’unica cosa che hai è un martello… inizierai a trattare tutte le cose come se fossero chiodi.

Bitcoin è una sveglia potente su questi temi e spalanca la porta a una serie di concetti e di modi di vedere il mondo totalmente diversi da quanto siamo abituati, fin quasi ad avere le vertigini.

Per tutto ciò non occorre comprarlo, basta conoscerlo.

 

[NOTA SULL’AUTOREArticolo tratto da alcuni post su Facebook di Alberto, italiano con Laurea in Economia che vive e lavora a Boston; era una persona normale… ma poi ha avuto la sfortuna di incontrare me e bitcoin. Adattamento per Intermarket and More a cura del sottoscritto]

Per approfondire

Segnalo che dal 15 Aprile grazie a PDC Acacemy sarò ospite di alcuni seminari dove parlerò di Bitcoin e mondo “Crypto”, lezioni online adatte anche a chi si occupa di investimenti, per far comprendere cosa ci sia dietro a queste nuove tecnologie.

Attenzione che non saranno dei video registrati ma lezioni in Live Streaming , quindi a chi partecipa sarà possibile interagire con i docenti e porre domande in tempo reale.

Per contro, in quanto esperienza in aula virtuale, non sarà possibile rivedere le lezioni.

Trovate qui tutte le informazioni.

 

 

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