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TASSI USA: pressione speculativa ai massimi storici
In molti si sono chiesti in questi giorni: “ma come è possibile far salire i tassi di interesse in modo così importante ad un mercato così grande come quello degli US Treasury?” Sono stati venditi copiosamente milioni di dollari di T-Note?
Nossignore, con i mercati di oggi non è certo necessario “sporcarsi” le mani con le obbligazioni quando si ha la possibilità di utilizzare i derivati ottenendo, con effetto leva, risultati ben più pesanti.
Come vi ho scritto ieri in QUESTO POST, i tassi usa del decennale T-Note ormai hanno raggiunto il 3%, scontando in modo deciso una politica monetaria del FOMC decisamente più restrittiva di quanto era previsto solo qualche mese fa.
Ma solo ad inizio anno lo stesso decennale USA rendeva il 2.40%. Ed oggi siamo già al 3%! In realtà tutto questo è stato possibile grazie alla copiosa operatività sui future sul T-Bond e sul T-Note. Operatività ovviamente SHORT…
(…)Investors have become so bearish on U.S. government bonds that they risk getting caught out, according to JPMorgan Chase & Co.’s quantitative and derivatives strategy team. Short positioning in Treasury futures has climbed to a record, increasing the potential for an unraveling of trades betting on further declines in bond prices. (…) There’s also been an extreme swing in sentiment, with investors unduly focusing on higher inflation risks, who heads the team in New York. (…) [Source]
Il grafico è chiarissimo, lo short è ai massimi storici ma tutte le volte in cui si registrava una tale accelerazione, poi imperterrita arrivava sempre la fase correttiva (e quindi una ripresa dei corsi obbligazionari).
Un ulteriore tassello da aggiungere al nostro puzzle che ormai ha una fisionomia sempre più definita. Di certo bond così volatiliti comporteranno mercati in generale più ballerini.
STAY TUNED!