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Ecco come ti stabilizzo il rischio sul debito pubblico

Scritto il alle 09:45 da Danilo DT

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ITALIA, debito pubblico, nuovo record.

Ormai questi dati non fanno nemmeno più notizia, fanno parte di quei report che periodicamente escono e sempre con lo stesso risultato
Il debito pubblico italiano continua a salire e fa un nuovo massimo storico a 2.270 miliardi di Euro.
Ok, nulla di nuovo. Un aumento di oltre 10 miliardi da inizio marzo. E’ bello poi legger ele giustificazioni che ci tranquillizzano enormemente.
Cosi’ parlò Bankitalia:

“l’incremento è dovuto al fabbisogno mensile delle Amministrazioni pubbliche (5,5 miliardi) e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (per 3,9 miliardi, a 58,5; erano pari a 64,7 miliardi alla fine di aprile 2016) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (0,7 miliardi)”.

debito-italia-2017

Ora sono molto più tranquillo, sopratutto quando penso che Draghi prima o poi “mollerà gli ormeggi” e, seppur in modo molto progressivo, inizierà il suo QE alla rovescia, ovvero una exit strategy che potrebbe avere importanti impatti proprio sui corsi dei nostri BTP. E’ facile fare la somma delle parti. Aumenta il debito, diminuisce la qualità del bilancio pubblico, e cala la garanzia che ci regalava il QE Europeo. E per fortuna che PAdoa prometteca una diminuzione dello stesso. Ma dove???

I conti sono chiarissimi: 2.270,4 miliardi di euro, vale a dire 94.600 euro per ognuna delle famiglie italiane, oppure facendo un calcolo pro-capite, ben 37.840 euro per ogni abitante.
Cosa si potrebbe fare?
Alla mente mi viene subito un altro paese, che si trova in condizioni di debito pubblico e sopratutto di rapporto debito PIL, ben peggiore del nostro. E questo paese è il Giappone. Loro hanno ideato una soluzione “fatta in casa”.
La banca centrale del Giappone, infatti, continua con il suo esperimento di politica monetaria, andando direttamente a comprare i bond che emette il Tesoro. In questo modo diventa monopolista assoluto dei titoli, stabilizzandone i prezzi, e garantendo al venditore una controparte “di fiducia” che di certo non gli girerà le spalle.
Oggi la BOJ detiene il 40 % del debito pubblico giapponese.

giappone-debito-pubblico-boj

Ovviamente la Banca d’Italia non potrà fare altrettanto. Ovviamente questa soluzione giapponese non può durare all’infinito e di certo prima o poi avrà il suo “rovescio della medaglia”, ma nel breve riceve anche la fiducia del mercato.
Per noi invece solo una certezza. Che il futuro dei BTP sarà ricco di incertezze, anche se il volume degli stessi, volumetricamente considerabili sistemici, dovranno essere maneggiati con grande cura, perchè l’effetto contagio potrebbe essere devastante.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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17 commenti Commenta
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Scritto il 16 Giugno 2017 at 11:02

hai omesso: è uno scandalo che un paese così rovinato paghi cedole da morto di fame ! IL DEBITO LO SI CANCELLA SOLO IN.CULANDO I POSSESSORI DEL BTP ! E’ ALLA FINE QUESTO SARA’ UNA CARNEFICINA DI UNA PERDITA IN CONTO CAPITALE DI OLTRE IL 50 % ! DRAGHI ? AH AH AH

aorlansky60
Scritto il 16 Giugno 2017 at 11:21

chi monitora l’andamento del debito pubblico italiano sa bene che nel primo semestre di ogni anno corrispondono aumenti MAGGIORI rispetto al secondo semestre bilanciato da entrate fiscali più elevate del primo;

il problema principale caso mai è un altro :

l’Italia (e dicendo “italia” intendo le sue Istituzioni e i suoi esecutivi di governo) non è stata capace di fornire all’esterno (Com.UE e mercati finanziari che la osservano costantemente) la benchè minima idea di volersi dare una mossa per cercare di diminuirlo (il trend degli ultimi anni parla molto chiaramente) dando al contempo l’idea di TOTALE INCAPACITA’ a volere ridurre la SPESA del suo pachidermico apparato pubblico.

e per un Paese come l’Italia gravato da un livello di debito pubblico così ELEVATO NON ADEGUATAMENTE supportato da corrispettiva crescita di PIL, il rischio è MOLTO ELEVATO :

il DEBITO PUBBLICO di ogni Paese è oggetto di RICATTO per chi può operarlo (UE per quei paesi che ne fanno parte e mercati finanziari in ambito globale)

eccetto se ti ritrovi ad essere un Paese FORTE e CREDIBILE come gli USA; o un Paese come il GIAPPONE che detiene interamente TUTTO IL SUO GIGANTESCO DEBITO PUBBL finanziato dal noto programma di acquisti della BoJ (dai dati che possiedo, i giapponesi possiedono ben più del 40% di DEBITO PROPRIO che hai indicato, DT); già, ma il Giappone pur detenendo uno dei più monumentali livelli di debito pubbl al mondo DETIENE la propria valuta e la propria Banca Centrale; l’Italia NO. E il Giappone è un Paese proprietario di ALTA TECNOLOGIA e di prodotti relativi che ESPORTA in tutto il mondo (quindi un Paese in grado di fornire FIDUCIA); l’Italia NO (o se si in misura molto minore).

essendo l’Italia un Paese indiscutibilmente debole -nei confronti di autentici giganti come FR DE UK per non parlare degli USA, considerando SOLO l’AMBITO OCCIDENTALE,

e considerando il piano di DEINDUSTRIALIZZAZIONE voluto e condotto nei suoi confronti da parte di CHI aveva ed ha interesse a vedere la capacità industriale dell’Italia fortemente ridimensionata (ricordo solo che 25anni fà l’ITALIA era ufficialmente la 5ta potenza industriale a livello MONDIALE, oggi solo ricordi…)

il suo destino potrebbe essere molto prossimo e molto simile a quello che ha toccato la Grecia già da alcuni anni, (un destino NON VOLUTO dalla Grecia ne dai Greci peraltro, ma dettato dall’ESTERNO…)

sopratutto considerando che l’italia (proprio come la Grecia) non possiede più la SOVRANITA’ necessaria per potere decidere in fatto di politiche economiche da applicare ma che queste le vengono suggerite (per meglio dire ORDINATE) dall’apparato di cui è entrata a far parte (Unione Europea).

Peraltro, coloro che tengono sotto osservazione l’Italia sanno già come e dove operare, nel caso dovesse presentarsene la necessità urgente.

Scritto il 16 Giugno 2017 at 12:19

aor­lan­sky60,

🙂 Bel commento

gainhunter
Scritto il 16 Giugno 2017 at 13:37

“Noi” 10 milioni potremmo azzerare, ripeto AZZERARE, la nostra parte di debito pubblico in SETTE ANNI, o in 13 anni dimezzando DA SUBITO la pressione fiscale.
Dati simili per i nostri confinanti.

aorlansky60
Scritto il 16 Giugno 2017 at 14:08

@ DT

grazie;

🙂

anche se qui intervengo poco, leggo continuamente ogni giorno i tuoi articoli.

lucianom
Scritto il 16 Giugno 2017 at 14:33

Il debito pubblico naturalmente è altissimo, ma se guardata bene il grafico il trend rialzista sta ammorbidendosi. Amara consolazione ma è un dato di fatto!

draziz
Scritto il 16 Giugno 2017 at 14:33

Hai ragione…bello il commento di BANKITAGLIA…
Mancava solo che scrivessero che era colpa del NO al referendum, con il quale volevano fare fessi una buona fetta di italioti (i nuovi 880.000 non capiranno una…mazza…tanto più straccioni di così…).
Ma tranquillo…in autunno approvano la nuova legge elettorale (un’altra…) e allora vedrai come schizza l’economia…
Anche perchè, con la maggioranza assoluta in Parlamento, vedrai cone sarà facile introdurre nuove tasse e prelievi a pioggia…
Dall’IVA alla prima casa, al Catasto, alle successioni…
È l’Europa che ce lo chiede.
Ah…no…dimenticavo anche l’FMI…
Italiani: siamo padroni di cosa…?

tisssscali
Scritto il 16 Giugno 2017 at 15:57

@aorlansky60 aggiungici anche che gli italiani come i greci sono un popolo in maggioranza di smidollati pronti a lamentarsi di tutto ma senza mai reagire e diciamo che il quadro è completo

kry
Scritto il 16 Giugno 2017 at 16:05

gai­n­hun­ter:
“Noi” 10 mi­lio­ni po­trem­mo az­ze­ra­re, ri­pe­to AZ­ZE­RA­RE, la no­stra parte di de­bi­to pub­bli­co in SETTE ANNI, o in 13 anni di­mez­zan­do DA SU­BI­TO la pres­sio­ne fi­sca­le.
Dati si­mi­li per i no­stri con­fi­nan­ti.

Se dessero questa possibilità oltre alla propria parte di debito ne acceteresti il doppio e di anni ne ipiegheresti al massimo 14 dimezzando da subito la pressione fiscale , il volano una volta avviato gira che è un piacere.
Ciao.

john_ludd
Scritto il 16 Giugno 2017 at 18:22

gai­n­hun­ter,

kry@​finanza,

trattandosi di astrologia (in termini di probabilità) ho chiesto al mago Otelma e lui mi ha risposto che ha un PhD in economia (oltre che in astrologia) e che a voi 10 milioni (ma anche a noi 4,5 milioni) un pò di debito pubblico servirebbe perchè è necessario per il sistema finanziario avere collaterale risk free sul quale costruire le piramidi. Tuttavia sarebbe certo vero che con un avanzo monumentale sull’estero a pagare parte dei tuoi servizi sarebbero i tuoi clienti esteri invece che i tuoi cittadini ai quali puoi abbassare le tasse e vissero tutti felici e contenti. Però abbiamo avuto Garibaldi ed è davvero buffa la storia perché i meridionali non avevano chiesto a nessuno di essere “unificati” e infatti, dopo, in proporzione sono stati peggio che prima. Un gioco a somma (molto) negativa.

In alternativa sempre Otelma mi ha suggerito una soluzione al quesito di Danilo:

“I conti sono chiarissimi: 2.270,4 miliardi di euro, vale a dire 94.600 euro per ognuna delle famiglie italiane, oppure facendo un calcolo pro-capite, ben 37.840 euro per ogni abitante.
Cosa si potrebbe fare?”

Dice quel diavolo del mago “è semplice si fanno pagare 18.920 euro a ogni abitante per dimezzare il debito, dato che il resto serve sempre per le già menzionare piramidi.

gainhunter
Scritto il 16 Giugno 2017 at 22:19

kry@finanza
e
john_ludd@finanza,

Pienamente d’accordo sia sul volano che sull’inutilità di azzerare il debito. Mi sono limitato alla pura matematica, che è certa e incontestabile.
E’ improbabile che succeda e non ci faccio certo affidamento, ma mi piace ricordarlo non appena si presenta l’occasione, 1) per non dimenticare cosa ci stiamo perdendo 2) perchè non si sa mai… 5 anni fa chi avrebbe pensato che l’UK potesse uscire dall’UE o Trump diventare POTUS per davvero e non solo in un cartone animato?
Buon weekend

perplessa
Scritto il 18 Giugno 2017 at 00:36

fuggire

john_­ludd@fi­nan­za: Cosa si po­treb­be fare?”

alplet
Scritto il 18 Giugno 2017 at 14:38

Come gli Usa non sono l’Italia, così l’Italia non è la Grecia (e comunque i greci sono coriacei e gente di carattere, forse non fanno la cosa giusta, ma le palle ce le hanno). I risparmi degli italiani in Grecia se li sognano, e si sognano anche la nostra imprenditoria. Gli italiani sono confusionari, opportunisti, non tanto onesti, ma bravi a cavarsi d’impaccio. Nulla è definito: l’Italia corre il rischio di peggiorare, di vivacchiare e di veder crescere il suo pil. A parte il breve termine, staremo a vedere cosa succederà: basterebbe che ciascuno faccia la propria parte con la testa bassa.

alplet
Scritto il 18 Giugno 2017 at 14:42

…facesse la propria parte con la testa bassa.

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