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BCE: taglio tassi ottimo per Italia. La palla ora passa all’inefficiente sistema politico
Niente LTRO, ma un un punto a favore nell’Euro nella Guerra Valutaria che ci vedeva ampiamente perdenti. Intanto a Karlsruhe…
Quando meno te l’aspetti, Draghi ti fa la sorpresina. E non è la prima volta che Super Mario ci sorprende con una decisione che spiazza un po’ tutti gli analisti. Proprio per curiosità, ieri mattina ho provato a spulciare tra le varie previsioni e forse solo un analista di UBS, se non ricordo male, ipotizzava già fin da subito un taglio tassi di 0.25%. Per tutti gli altri (più un buontempone che addirittura ipotizzava un rialzo) era “normale” un esito con tasso invariato.
Draghi nella conference call successiva al taglio ci tiene a ribadire alcuni principi: i fondamentali Eurozona sono i più robusti, il deficit è sotto controllo, c’è anche l’avanzo primario, abbiamo il surprlus commerciale, l’inflazione è sotto controllo.
Ok Super Mario, e allora che mai hai tagliato i tassi?
Forse occorre tradurre il tutto in modo un po’ più crudo. L’Eurozona sta migliorando ma è un miglioramento molto flebile ed occorre un sostegno più forte alla ripresa. A partire dalle esportazioni in un momento dove la guerra valutaria vede decisamente perdente l’Euro. E allora ecco la mossa a sorpresa: il taglio tassi di 0.25% che di per se NON cambia nulla sul panorama dei rendimenti (Draghi ha confermato la sua “forward guidance” con tassi bassissimi per lungo periodo) o magari dà ancora un po’ di brio ai bonds, però frena la folle corsa dell’Euro.
E su questo, occorre dare a Draghi il merito di aver azzeccato, soprattutto per l’ Italia, una soluzione “ottimale”.
Pensateci, un paese così export oriented aveva bisogno di un Euro più debole per poter sperare di ripartire un po’ più concretamente.
E poi…come detto ieri nel post sull’argomento, c’è il tema “debt deflation”. La domanda interna di troppo stati dell’Eurozona è in forte diminuzione.
Uno scenario ZIRP (Zero Interest Rate Policy) è tatticamente valido per combattere la “Giapponesizzazione”, anche se il paese nipponico ci insegna che occorre anche ben altro.
Questo giro, niente LTRO. Al momento.
Taglio tassi si ma LTRO no. Al momento. E Draghi lo ha ripetuto nelle sue parole: “le armi della Bce sono ancora tante”.
“Tante” è un eufemismo, diciamo che ci sono ancora delle soluzioni alternative, come appunto il sopracitato LTRO. Per Super Mario ora non è necessario, la liquidità in eccesso è scesa sotto la soglia critica dei 200 miliardi di Euro (185 miliardi) ma i tassi interbancari a breve (Eonia) non sono saliti per nulla. Segno che non ci sono tensioni e criticità urgenti nel sistema. L’atmosfera “RISK ON” giova a tutti, anche alla BCE.
Ma non cantiamo troppo presto vittoria. Il sistema è ancora molto debole. Draghi lo sa e ce lo ha fatto capire. Le banche dell’Eurozona sono ancora a rischio e, se sarà necessario, la BCE interverrà. Ma quando ce ne sarà bisogno.
E per le imprese? Al momento nulla, ma Draghi non si fa sfuggire l’occasione. Ognuno dovrà fare la sua parte. Lui, ammettiamolo, all’interno del sul recinto, sta facendo il suo sporco lavoro. E’ la politica che latita. Ma questo, invece, non ci sorprende per nulla.
Karlsruhe: tutto rimandato
Il Tribunale costituzionale tedesco, che ha sede nella città di Karlsruhe, ha deciso di prendere tempo. La tanto attesa sentenza sull’Omt (Outright monetary transactions), il programma di acquisto illimitato di titoli di stato sul mercato secondario, voluto dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nel settembre 2012, non arriverà entro l’autunno, come ci si aspettava, bensì, con ogni probabilità, solo nei primi mesi del nuovo anno. (Source)
Per farla breve la corte di Karlsruhe non vuole prendere decisioni, scappa e rinvia. La sentenza riguarderà anche la compatibilità con la Costituzione tedesca del meccanismo di stabilizzazione permanente (Esm) e del Fiscal Compact, sui quali Karlsruhe si è espresso finora solo in sede cautelare.
Se il tribunale dovesse decidere a favore dell’illegittimità costituzionale dell’Omt, significherebbe, in parole povere, la fine dello “scudo anti Spread“. Ma su questo argomento ci aggiorneremo presto…
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Il detto “il tempo aggiusta tutto” è diventato un dogma. Peccato che quanto il malato non cura la malattia, il tempo distrugge e non aggiusta.
Quando lo si capirà? (Ecco il cambio di mentalità di cui spesso parlo)
L’ euro crolla a 133 ! Titolo in prima pagina di oggi del “Sole 24 ore”
E quando nel 2001 era a 0,98 ?
“Cosa sa da scrive per vendere un giornale 😉 “
secondo me, ci sono anche alcuni piccoli aspetti negativi, voglio dire debito e Pil ora sono più “reali”, perché non hanno alcun aiuto dall’inflazione…… In compenso l’euribor tre mesi è sceso di 11 punti a 217….
Sembra che decidere di non decidere sia diventato il nuovo sport olimpico. Inefficiente il sistema politico italiano, quello usa idem tutto rimandato a febbraio adesso i tripunali teteschi e allora avanti…. e avanti a non decidere…….. e a pensare che così non si può sbagliare.