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Irlanda in miglioramento: i PIIGS perdono una I?

Scritto il alle 14:34 da Danilo DT

Default Irlanda definitivamente evitato? Non è una certezza ma Dublino si candida come il primo tra i PIIGS ad uscire dalla crisi.

Beh, non posso certo negarvi il fatto che nelle ultime giornate vi ho “torturato” con tante news non proprio allegre sugli stati: Cipro, Argenti,a Grecia, Sudafrica… Ma che ci volete fare, siamo in un mondo che affoga nel debito e preferisco raccontarvi le cose come stanno nella realtà. Poi come sempre, una cosa sono i fatti ed un’altra cosa sono i mercati, frutto di psicologia, dinamiche monetarie, sentiment, banche centrali ecc.  In realtà quello che voglio farvi vedere è semplicemente questo: grazie all’intervento di governi e banche centrali, la situazione è apparentemente migliorata. Peccato però che, alla fine della fiera, i problemi sono ancora e sempre tutti lì.

Ma stavolta invece, voglio portarvi una buona notizia. E questa buona notizia interessa uno dei PIIGS, quello più anglosassone: l’Irlanda.

Irlanda fuori dalla crisi?

Fitch finalmente butta un po’ di speranza e cambia il rating dell’Irlanda da negativo a stabile. Voi direte che è un nulla. In realtà è un cambio di rotta che avviene in un momento molto delicato.Il rating resta sempre BBB+ ma l’outlook migliora. Il rendimento del bond irlandese a 9 anni è praticamente tornato ai livelli pre-crisi, al 4.47%.

Irish government bond 9yr YIELD (Source Bloomberg.com)

E pensate che lo stesso bond, a luglio 2011, rendeva il 15.5%. E il deficit è collassato (in miglioramento). Se poi guardiamo i CDS, siamo passati dal notevole 725 bp ad un ben più tranquillo 185bp. 

E se guardiamo questo grafico, che mette a confronto rating e CDS, risulta evidente che lo stato meno coerente con la situazione attuale è proprio l’Irlanda, che meriterebbe un upgrade. (Per la cronaca, male invece il Portogallo).

 

STAY TUNED!

DT

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8 commenti Commenta
kry
Scritto il 26 Novembre 2012 at 15:24

Volendo potrebbe restare PIGS ma la i mancante potrebbe essere quella dell’Italia basterebbe far pagare alle multinazionali estere il 10% invece che del 12,5% come fanno in irlanda e il ribaltone riuscirebbe.

ale.v
Scritto il 26 Novembre 2012 at 15:51

Be’ d’altra parte l’irlanda, qualche anno fa, era la tigre celtica ed è stata la “i” aggiuntiva dei pigs. Gli originali PIGS erano (e saranno), purtroppo, Portogallo, Italia, Grecia e Spagna…

sturmer
Scritto il 26 Novembre 2012 at 15:54

kry@finanza,

Ciao… capisco il tuo ragionamento ma lo condivido solo in parte… perchè se io fossi una multinazionale, non mi basterebbe certo il 10% per venire a “bestemmiare” in Italia… troppe regole assurde, troppa burocrazia e troppa gente inutile da mantenere…

Io tra Irlanda al 12.5% e Italia anche allo 0%, con le regole attuali, preferirei comunque Irlanda…

mannoz
Scritto il 26 Novembre 2012 at 16:17

saremo nei PIIGS, però siamo gli unici della compagnia a non ricevere aiuti diretti, ma a pagare gli altri maialotti.

che fortunelli 😆

sturmer
Scritto il 26 Novembre 2012 at 16:21

mannoz@finanza,

Sì… noi siamo sempre i più furbi… 😳 😈

kry
Scritto il 26 Novembre 2012 at 18:12

sturmer@finanza,

Concordo, teniamo anche presente che godiamo di una buona posizione geografica

idleproc
Scritto il 26 Novembre 2012 at 22:02

Penso che il “?” di DT sia molto corretto, la situazione è come dire ancora “fluida”… e con molte possibili interpretazioni. Senza una ripresa dell’economia reale globale la vedo dura…

http://trueeconomics.blogspot.it

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