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La STRANA EQUAZIONE del rischio

Scritto il alle 14:18 da Danilo DT

dadi  

Di cose ce ne vogliono proprio far credere tante, e alla fine tutti, compresi gli addetti ai lavori (come il sottoscritto) si trovano a combattere con numeri , news, previsioni e stime. E non posso certo negare un po’ di sgomentio quando i conti non mi tornano. Proprio come in queste prime ore di “ambientamento” post Pasqua.

Da una parte mi trovo con le stime di Obama e Trichet:

“Non siamo ancora fuori pericolo, il 2009 sarà ancora difficile ma ci sono barlumi evidenti di ripresa economica”.

Bene! E allora si riparte! In effetti le banche stanno facendo furore sui mercati, in linea di massima (chi più chi meno) gli istituti di credito quotati hanno raddoppiato il loro valore (partendo dai minimi, ovviamente!). Alcuni dati macro sembrano migliorare. Ma la domanda che mi faccio è sempre la stessa: quest’aria di ripresa è attendibile? Oppure è solo un fuoco di paglia?

 

Un’azienda su tre a rischio default (Junk Bond)

L’elemento profondamente incoerente con lo scenario sopra descritto e in forte contrasto con quanto detto da Obama e Trichet, ce lo comunica l’agenzia di S&P. Secondo questa agenzia un’azienda su tre, nel 2010, chiuderà i battenti e porterà i libri in tribunale, con tassi di default pari a circa il 30%. Lo stesso tasso di default dovrebeb aggirarsi, per il 2009, all’incirca sul 15%. Ma come è possibile riuscire ad integrare questo scenario con le previsioni positive dei due personaggi sopra descritti? Secondo me tutto questo è profondamente incoerente.

 

ITRAXX però in discesa

A questo punto, per cercare  conferme, sono andato a cercarmi l’indice ITRAXX, tanto per rendermi conto dello stato del rischio default scontato dai mercati finanziari. Ed ecco il risultato.

Indice Itraxx Crossover

Indice Itraxx Crossover

Beh, che dire, la cosa è più che evidente. Il rischio default sta scendendo vistosamente. Ma come è possibile? S&P sta dicendo esattamente il contrario. E invece il mercato se ne infischia.

Il motivo è il seguente. I mercati ora si comporta come un enorme gregge di pecore. E il pastore che guida il gregge ha un nome : RISCHIO FINANZIARIO.

In questa fase di positività di mercato, tutto quello che ha rischio viene nuovamente considerato e quindi:

  1. salgono le borse
  2. scendono i valori dei CDS
  3. perde valore il Bund ed il Treasury Bond
  4. salgono le materie prime

In altre parole, il meracto non ha mezze misure. E si vede chiaramente con l’intermarket. Ora, tenendo conto di tanti fattori, comrpesi quelli relativi ai probabili tassi di default del 2010, ritengo incoerente e illogico il comportamento “a gregge “dei mercati.

Correalzione tra BUND e ITRAXX

Correlazione tra BUND e ITRAXX

E questo non può che farmi aumentare i dubbi sulla bontà e sulla qualità del rialzo dei mercati finanzairi. In altre parole, i conti non mi tornano, e l’equazione non quadra. Qualcuno si sta sbagliando. Nella fattispecie sarà S&P? Sarà Trichet ed Obama? Sarà…sarà…sarà che continuano a manipoalre l’informazione in modo artificioso. In questo ambito i conti tornano sempre.

STAY TUNED!

 

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