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Top of the blog: la Grecia sull’orlo di una guerra civile

Scritto il alle 13:56 da Danilo DT

Mi sembra assolutamente corretto cominciare questo post che rappresenta il meglio della settimana con un cenno sull’articolo scritto ieri sera da Lampo sulla Crisi Grecia, relativo alla Comunicazione del sindacato di Polizia contro la Troika. Una settimana che ci ha visti molto attivi sulla Grecia, anche come Idee di investimento e come comunicazioni bufala del Governo Greco e delle sue implicazioni sull’Euro. E sempre sull’Euro e Eurozona, non perdetevi il video sull’ESM e sugli effetti che avrà sull’Italia.

E poi molti focus sull’Italia, anche sulla sua competitività. Intanto sullo Spread  e sul cambiamento di Sentiment sul Bel Paese. Occhio anche alle Borse: le banche potrebbero invertire la rotta. Anche perchè alcuni permabearish stanno cambiando parere… Segnale contrarian? Ma se l’Italia non sta bene, gli USA non stanno meglio. Imparate a leggere i dati sull’occupazione.

Un’ottimo pezzo sulle tecniche di trading, ma attenzione: non perdetevi questo pezzo, il più condiviso e letto della settimana: si parla di World War III. Non sottovalutatelo…

In fine una richiesta. Condividete questo post con Facebook e Twitter e contribuite ad una migliore informazione finanziaria indipendente degli italiani. La gente devo cominciare a sapere VERAMENTE come stanno le cose.

Buon Week end a tutti!

STAY TUNED!

DT

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5 commenti Commenta
ottofranz
Scritto il 11 Febbraio 2012 at 16:29

Quando c’è tutto un popolo contro il governo, non è più guerra civile, è rivoluzione.

Le rivoluzioni vengono fatte dalle masse ormai spinte alla fame. Qualcuno dice pilotate. Di solito vengono portate avanti con disperazione ed approssimazione e difficilmente hanno un piano strategico.

Tendono a distruggere più che a a costruire.

Hanno il vantaggio indiscusso di creare situazioni ben peggiori di quelle che le hanno determinate , il che porta i rivoluzionari di solito ad un momento di ripensamento e di accettazione di qualsiasi situazione migliorativa , a prescindere.

Restano a volte in giro “noccioli duri” che resistono e che per questo diventano scomodi ed emarginati.

Un ‘ulteriore disperazione li porta ad atti che li rendono i nuovi nemici della società che si va costruendo

E tutto ricomincia alla luce di una nuova alba che benedice anche solo il fatto che ogni giorno il timore non sia più quello di morire o di essere stuprati, ed una semplice pagnotta alla settimana sembra essere un dono del cielo.

Dimenticando che prima . in un modo o in un altro, la pagnotta c’era comunque ogni giorno, ma sembrava essenziale quello che ora si è ben capito fosse superfluo.

Scritto il 11 Febbraio 2012 at 18:42

Una situazione da controllare e tenere presente, infatti malgrado le rassicurazioni dei leaders sulla atipicita’ della crisi Greca ho l’impressione che si estendera’ ad altri paesi.
Primo il portogallo che e’ solo in stand-by, sembra quasi una crisi pilotata, un paese viene preso di mira, si promette di aiutare, successivamente si lascia cuocere a puntino, poi si abbandona…
Sinceramente ai Greci converrebbe fallire, qualche anno di tribolazione e poi ripartirebbe, con le condizioni imposte per rientrare soffriranno altre due generazioni…
Probabile anche un colpo di stato dai soliti colonnelli…
Se prima non salta la Siria il Libano e l’Iran…. un periodo interessante…

Scritto il 11 Febbraio 2012 at 19:11

mariothegreat@finanza,

Interessante è dir poco. Signori, qui si fa la storia e molti non se ne rendono conto, e continuano a dire che questa crisi è come tutte le altre, che poi passano e che tutto andrà meglio. Si…ma quando? Bisognerà avere tanta pazienza! Buona domenica a tutti!

ottofranz,

Mi sono permesso di citarti… Post di domani. CIAU

lampo
Scritto il 11 Febbraio 2012 at 19:52

mariothegreat@finanza:

Se prima non salta la Siria il Libano e l’Iran…. un periodo interessante…

Non c’e dubbio che stiamo vivendo in un periodo storico unico… nel bene e nel male 😐

gonzalo
Scritto il 11 Febbraio 2012 at 19:55

Ciao piccola postilla, questa non è una rivoluzione in quanto la rivoluzione l’ha gia fatta la troika con la complicita dei politici greci collusi, rivoltando appunto le istituzioni democratiche elleniche.
Si tratterebbe di “controrivoluzione” o “reazione”, queste ultime per potere andare a segno devono avere un minimo di sostegno istituzionale.

Le “rivoluzioni”, e la storia lo conferma, sono sempre organizzate dalla longa manus dei poteri forti, che ne sono anche la causa.

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