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CROSS EURO DOLLARO: DOPPIA IPOTESI
La mia strategia sul dollaro al momento non è cambiata, malgrado l’evoluzione sia del dollar index che del cross euro dollaro. Il grafico del dollaro sta prendendo delle direzioni quanto mai strane, e non solo per le vicende di carry trade.
Più volte ho parlato del rischio di indebolimento della valuta americana. Vuoi per l’indebolimento dei dati macro, vuoi per l’eccessivo indebitamento della nazione USA, vuoi per la valanga di liquidità che il buon Bernanke, uomo FED in uscita di mandato, ha riversato sul mercato, con la sua politica friedmaniana di gestione della liquidità.
Ma allora come mai il dollaro ha ripreso a rivalutarsi? Cosa è successo per giustificare questo “anomalo” movimento? Qual’è lo scenario possibile per la valuta americana?
Dollaro in rafforzamento…
Qualche giorno fa, tra i vari commenti, ne ho letto uno di un lettore che è un contestatore, ma che ha tracciato una teoria sul dollaro sicuramente provocatoria ma che mi ha dato l’input per ragionare su cosa sta accadendo. Il commento era di La Saggezza e il suo target (per andare subito al dunque) è di parità del cross euro dollaro. Quindi 1:1.
Follia? Per certi versi si. Guardando la macroeconomia verrebbe quasi da ridere. Ma io non escludo mai le ipotesi più svariate, soprattutto se giustificabili.
Ovviamente io non credo che nel 2009 il cross EUR/USD raggiungerà l’1:1. Però potrebbe anche succedere che, in barba a tutti gli analisti e alle previsioni più disparate, le quotazioni non vadano a distare poi così tanto da quelle attuali, se non addirittura girare un po’ a favore del dollaro. Tranquilli, non sono impazzito, ma sto cercando semplicemente di ragionare a voce alta.
…per quali motivi?
I motivo che vedono un dollaro in indebolimento, dal punto di vista macro, sono diversi. CLICCATE qui per ripassarli rapidamente. E chi segue il blog ricorderà sicuramente sia l’articolo sull’elicottero di Bernanke e sia il post sul debito USA.
Ma ormai l’esperienza ci insegna che il mercato valutario è tra i più difficili e complessi in assoluto. Le variabili sono tantissime e, purtroppo, la speculazione la fa da padrone.
Primo discorso: rimbalzo dell’equity?
Dal grafico qui sopra, potete vedere diversi dati, in esclusiva per I&M.
Nel grafico in alto trovate la sovrapposizione di S&P 500 e Baltic Index, e sotto troviamo nell’ordine: petrolio WTI, Baltic Index, CRB e Dollar Index. Guardate gli ultimi giorni del grafico.
Il Dollar Index ha preso una strada molto strana. Prima era evidente la sua correlazione inversa con azionario e materie prime. Ma ora invece…incredibilmente, tutto è stato rovesciato. Che diamine sta succedendo? Sicuramente il discorso va oltre i dati macro e le normali correlazioni di borsa. Il rafforzamento del dollaro, infatti, sembrerebbe dovuto al pacchetto fiscale che dovrebbe stimolare positivamente la produzione USA. Un pacchetto che ci aspettavamo che quindi non aggiunge nulla di nuovo allo scenario da noi conosciuto. Rally che però, sembrerebbe già quasi terminato. Oggi il cross euro dollaro tenta una nuova inversione a favore dell’Euro. Però a questo punto…bisogna parlare di politica monetaria.
Secondo discorso: differenziale di tasso
Ricorderete sicuramente un tasto che puntualmente vado a toccare quando si parla di valute e di carry trade: il differenziale di tasso.
Partiamo da questo grafico.
E’ il differenziale di tasso tra i FED Funds e il tasso REPO della BCE. Come potete notare, il differenziale di tasso oggi è pari al 2.25%. Probabilmente ci troveremo con un nuovo taglio BCE di 50 bp che porterà il differenziale all’1.75%. Dal grafico è evidente che il comportamento aggressivo della FED ha contribuito in modo determinante alla discesa del dollaro USA, in quanto il tasso di interesse Dei titoli USA è diventato sempre meno interessante.
Dove vogli arrivare con questo discorso?
La FED ormai può tagliare ben poco, in compenso la BCE ha ancora dello spazio davanti. Viceversa, vista la politica di Bernanke a cui ho accennato prima, e vista la possibilità di ritrovarsi con una bella inflazione nei prossimi anni sul territorio USA, non possiamo escludere che nel medio lungo periodo un forte rialzo dei tassi USA, con un differenziale che potrebbe tornare nuovamente a favore del dollaro USA. Quindi, se tanto mi da tanto, non posso escludere, nel lungo periodo uan situazione assolutamente anomala, ovvero un rafforzamento del dollaro USA. Ma attenzione, siamo nel ramo delle ipotesi, anche perché le variabili nel lungo termine sono tantissime. E la macroeconomia, non dimentichiamolo mai, è completamente contro il dollaro USA.
Conclusioni
Quindi, tornando a noi, la politica monetaria potrebbe nel breve influenzare il cross euro dollaro, e se quindi ci troveremo con un dollaro più forte vs euro, sarà probabilmente legato alla politica monetaria o a manovre di salvataggio o incentivo sul territorio USA. Ma non illudiamoci troppo. Io mi aspetto un dollaro molto debole e non credo ci sia carry trade che regga in caso di forte deterioramento dei fondamentali di una valuta. La matematica non è un’opinione. Da quando modo è mondo, lo stampare carta a profusione ha sempre portato ad una svalutazione.
Io resto quindi coerente alla mia view sul dollaro, Ma, come dicevo, quando si tratta il valutario tutto è possibile…
STAY TUNED!