in caricamento ...
BALTIC INDEX IN CROLLO VERTICALE
Come ho già scritto nei post precedenti, la crisi economica e dei mercati ha colpito tutti i settori. Equity in primis, ma anche le materie prime. Già ho parlato ieri del petrolio e ho fatto accenni all’oro.
Ma c’è un indicatore che molto spesso ho usato per poter “tastare il polso” della situazione economica. E questo indicatore è appunto il Baltic Index.
Il Baltic Index, conosciuto anche come l’indice dei noli marittimi, è sempre stato un indice che ha avuto in passato un andamento non solo correlato all’indice delle materie prime (CRB) e con le borse (essendo un indicatore che può illustrare la potenzialità di crescita economica), ma addirittura tende ad “anticipare” ciò che succederà. Quindi consideriamolo alla stregua di un indice anticipatore, anche se ultimamente ha subito violentemente la “frenata “ cinese post olimpica, in particolar modo nell’import dell’acciaio.
Ma guardate come stanno le cose…. E ditemi se non rispecchiano non solo la realtà ma anche le prospettive….
PRIMO GRAFICO
Eccovi il primo grafico del Baltic Index, in compagnia di S&P 500 e di WTI.
Come potete vedere, nel primo caso si tratta di una evidente correlazione, e nel secondo caso, di una “anticipazione”.
CLICCA QUI per capire come sostenere il blog.
SECONDO GRAFICO
Ecco qui invece il Baltic Index solo soletto, per un’analisi “stand alone”. Bene, che dire? Siamo tornati ai livelli del 2006. Un crollo verticale dai massimi a 11800, una perdita netta del 75% dai massimi.
Significhera qualcosa, non credete?
Forte rallentamento dei noli marittimi, rallentamento delle esportazioni di materie prime, dovute ad un evidente rallentamento economico. Però, badate bene, una frenata che colpisce in modo deciso TUTTO il mondo economico. Non mi sorprenderei di ritrovarmi con delle violentissime frenate di quei treni di produttività che rispondono al nome di “Paesi Emergenti”. Vediamo che succede, ora, a 1750….
STAY TUNED!