WRITE OFF: la crisi continua

Scritto il alle 11:05 da Danilo DT

Ormai ci siamo abituati: il sistema bancario ha preso l’abitudine di svalutare i vari derivati & subprime “ rate”, dando vita ad una serie di telenovelas che, per forza di cose, diventano sempre più di tono drammatico. Una serie di episodi che aumentano sempre più il timore del “credit crunch” ma, soprattutto, fanno perdere credibilità al sistema finanziario in genere.


La Telenovela del Credit Suisse

Ne è un esempio il Credit Suisse. Proprio la settimana scorsi i vertici aziendali se n’erano usciti con una dichiarazione del tipo: “ l’esposizione verso i crediti strutturati è limitata, è sotto controllo e non desta preoccupazioni”. La cifra si aggirava sui 3 miliardi di CHF al massimo, e in molti pensavano che la cosa si chiudesse lì. Ma ieri, un altro colpo di scena. Sospensione di alcuni traders (ma guarda un po’, sembra di parlare di Société Gènérale…) e nuove svalutazioni. Morale: un altro miliardo di dollari da portare in conto svalutazioni. E nello stesso tempo, a fino compensativi (questo è lo stile delle banche…) è stato comunicato l’ingresso di un fondo sovrano, quello del Qatar, nel capitale sociale di Credit Suisse. Ma il mercato ha fiutato puzza di truffa e ha giustamente punito il titolo in borsa.

Ma non è finita qui…

Negli States invece questo “modus operandi” è più che consueto. E anche chi si era tirato fuori dal rischio subprime, inizia a vacillare. Sto parlando di Lehman Bors, lodata da tutti come esempio di istituto equilibrato e prudente, in un settore dove tutti avevano rischiato e straguadagnato (ma ora ne pagano le conseguenze). Morale: anche Lehman potrebbe rientrare nel girone dantesco degli Svalutatori. Discorso assolutamente identico lo si può fare per Goldman Sachs, finora ai margini della crisi. Ma la verità è che forse non ce l’hanno ancora detta tutta… e quindi aspettiamoci nuove puntate della telenovela, sempre più drammatica.
Possiamo dunque dire che, oltre ad un problema di “rischio credit crunch” c’è anche un evidente crollo di fiducia verso il sistema. E, come dice sempre mia madre, donna vissuta nel commercio per anni, la fiducia la si conquista in una vita, la sfiducia in un minuto. Meditate, gente, meditate…

Un nuovo capitolo: MUNI-BONDS

Questo capitolo invece è relativo ai bonds municipali ed emessi da organismi quali Università, Ospedali, Comuni ecc. Perché soffia il vento di crisi anche in questo settore? Perché nelle ultime settimane questo settore è stato totalmente ignorato e bistrattato dal mercato e dagli specialisti del settore. Aste deserte, mancanza di prezzi, assenza di organismi riassicuratori. Non vado oltre perché il tema è complesso. Sappiate solo che il diluvio sta toccando con un inesorabile effetto domino tutte le emissioni e tutto il mercato strutturato obbligazionario americano e non solo quello. E’ una crisi del sistema di emissione, assicurazione e riassicurazione dei bonds (causa anche crisi di Ambac e Mbia). Teniamo le antenne dritte. Non voglio creare panico, ma io resto del mio parere: il peggio deve ancora venire.

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