Weekly Eurozone Overview: il peggio della crisi è veramente alle spalle?

Scritto il alle 08:57 da Danilo DT

Key Data Points, spread Bund BTP, alla fine del tunnel della crisi, o anche no…

Evviva! Il peggio è alle spalle! O almeno così ci viene riferito dal buon Mario Draghi che da Tokyo regala ottimismo.

Il presidente della Bce a Tokyo per l’assemblea annuale dell’ Fmi: “Economia Eurozona molto meglio di inizio anno”. Il direttore generale del Fondo monetario Lagarde: “Politiche di bilancio modulate su situazioni di ogni Paese”. Il commissario agli Affari economici europeo: “Ancora leggera recessione nel 2012, ma Stati membri devono rispettare obiettivi”. Il ministro dell’Economia: “Noi non abbiamo il fiscal Gap di altri paesi” (Source) 

Molto bene, allora possiamo guardare con fiducia al futuro? Beh, ovviamente l’obiettivo dei politici è quello (giustamente!) di dare fiducia, cercare di fornire al mercato delle prospettive per il medio periodo, rassicurando su una crisi che sta per volgere al termine.
In realtà le cose non stanno proprio così. La crisi è sempre qui, bella presente. L’unica cosa che è cambiata e sta migliorando è la fiducia sui mercati. O se preferite il timore dell’Eurocrash sta progressivamente scemando. Come spiegato nel video TREND ci sono degli elementi che illustrano in modo evidente lo stato delle cose. Ma attenzione. Questa fiducia è indotta come ben sappiamo dalla politica monetaria. E se la FED con il QE3 concretamente versa denarro sul mercato, la BCE, al momento, non ha ancora fatto nulla. L’ESM è appena partito e ancora non è operativo. L’OMT verrà invece concesso previa gentile richiesta ed accettazione di un elenco di vincoli che porteranno non pochi problemi a livelli di austerity.
Le immagini in arrivo dalla Grecia non devono nemmeno essere commentate. Il rischio di arrivare ad una crisi sociale e ad un conflitto sociale sempre più aspro, soprattutto in terra spagnola (primo paese che dovrebbe beneficiare dell’OMT) è molto elevato. E lo si vuole assolutamente evitare.

Anche perchè il problema numero uno, che è il DEBITO, continua ad essere lì. E difatti il FMI ammonisce…

In a communiqué at the end of a three-day meeting in Tokyo, the members of the International Monetary Fund warned that global growth was slowing as the continuing debt crises in developed countries dragged down growth in emerging markets. The statement said quick action was needed to “break negative feedback loops and restore the global economy to a path of strong, sustainable and balanced growth.”

“There was no objection to the recommendation that we gave to the membership, which was a-c-t,” said the I.M.F. head, Christine Lagarde, spelling out the word for dramatic emphasis.

The annual meetings here of the I.M.F. and the World Bank were focused on the negative impact on the world economy from the sovereign debt crisis in Europe, and the prospect of a so-called fiscal cliff looming in the United States as political leaders there remain deadlocked over how to reduce deficits.

The I.M.F. warned that economic stagnation in richer countries had spillover effects in poorer ones, which rely on exports to the developed world to lift themselves out of poverty. Its members also cautioned that the slowdown in the West was hurting growth in Asia, currently the world’s most dynamic economic region. (Source)

A buon intenditor…

 Source (chart): Macromonitor

STAY TUNED!

DT

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2 commenti Commenta
Gigi
Scritto il 15 Ottobre 2012 at 11:51

“…ovviamente l’obiettivo dei politici è quello (giustamente!) di dare fiducia, cercare di fornire al mercato delle prospettive per il medio periodo, rassicurando su una crisi che sta per volgere al termine…”.
Ma come…., fino a poco tempo fa chi faceva così non “negava l’esistenza della crisi”?
Ah ahah ahaha ahah !!!!

paolo41
Scritto il 15 Ottobre 2012 at 14:23

…stanno dando altri due anni di proroga alla Grecia pur di aiutare in primis le banche tedesche, etc e , in secondo luogo, evitare un’uscita dall’euro da parte della Grecia, vi potete immaginare se non faranno carte false per evitare un bailout della Spagna!!!! Il risultato è che i paesi periferici saranno sempre più costretti a manovre strizzapolli senza possibilità di impostare un vero piano di ripresa economica.
Sarebbe l’ora che Monti parlasse chiaramente una volta per tutte!!!!!

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