WALL STREET: verso un agosto tranquillo a New York

Scritto il alle 18:25 da Lukas

Agosto non è un mese ottimo per le borse in generale, ma al momento non si vedono sulla borsa USA delle nubi all’orizzonte. Il quadro dei derivati dl COT Report ci illustrano una situazione stabile se non addirittura positiva. Per l’Italia invece la situazione è un po’ più complicata… Analisi dal CFTC di Chicago. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno reso evidente una sempre più marcata divaricazione tra gli andamenti dell’economia Usa e quelli del resto del Mondo. La politica neo protezionistica americana ha, in pratica, messo fine alla crescita economica sincronizzata in auge fino a qualche mese fà. A patire maggiormente sembra essere la Cina, investita da pesanti dazi su un ampio ventaglio di merci e prodotti esportati negli Usa. Anche in Europa si notano segnali sempre più chiari di rallentamento della crescita economica. A preoccupare, in questo caso, è l’imminente fine del QE ad opera della BCE. Preoccupa, in particolare, la situazione dell’Italia, il cui governo sembra intenzionato a non voler più rispettare i vincoli di bilancio europei. La legge finanziaria non è stata ancora varata, ma i mercati sono già in fibrillazione, temendo un’ulteriore espansione del nostro, già molto ingente, debito pubblico.

Lo scenario intermarket riflette, in maniera sempre più chiara, la divaricazione sopra accennata. In particolare, Il dollar index, che riflette la forza dell’economia Usa, si mantiene, ancora tonico ed in perfetta salute. Questa settimana cresce di un altro 0,5 %, e raggiunge quota 95,14. Le commodities, invece, da due mesi mostrano nuovamente la corda. Cedono infatti quasi il 4 % del loro valore, in termini reali, testimoniando le crescenti difficoltà, in tema di crescita, di Cina ed Europa. Il mercato obbligazionario mostra anch’esso qualche preoccupazione, e si mantiene cauto. In particolare, i tassi dei bond decennali Usa, questa settimana, arretrano di 1 bps e si stabilizzano a quota 2,95 %. I rendimenti dei bond a 2 anni, arretrano, invece, di 4 bps e tornano a quota 2,63 %. La yield curve Usa rimane, comunque, ancora positivamente inclinata, anzi il differenziale ( 10 – 2 ) cresce di altri 3 bps, ed è oggi pari a 32 bps. Ciò ci fa pensare che il ciclo espansivo  dell’economia Usa possa durare più a lungo delle nostre precedenti previsioni, ed almeno per altri 12 mesi. La persistente e duratura forza dell’economia americana, sostiene la nuova bonaccia in auge sui mercati azionari Usa.

Il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, continua infatti a lievitare, raggiunge quota 2.840,35 punti, e minaccia di ritoccare nuovamente i suoi record storici.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 116.696
Large Traders : + 84.134
Small Traders : + 32.562

Si conferma, ed anzi, si assesta, la configurazione del mercato dei derivati azionari Usa in voga ormai da ben 8 mesi. In quest’ultima ottava, registriamo, variazioni limitate nelle posizioni dei diversi operatori, pari a soli 8.913 contratti. In particolare, questa settimana sono gli Small Traders che mostrano maggior ottimismo, acquistano infatti l’intero lotto degli 8.913 contratti long, e consolidano la loro posizione Net Long sopra le trentamila unità. I Large Traders, invece, riducono lievemente la loro esposizione long, cedono infatti 3.025 contratti long, ma restano ancora e convintamente in posizione rialzista, Net Long. I Commercial Traders, infine, prendono atto della crescente fiducia degli Small traders, gli cedono 5.888 contratti long, e consolidano la loro abituale posizione di copertura, Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, poco ingenti, stabilizzano ed assestano il mercato dei derivati azionari Usa. L’entità limitata delle variazioni ci fa presagire un’altra settimana con volatilità contenuta sui mercati primari. Data la stagione, in molti s’attendono mercati molto volatili ed incerti. Dopo molti mesi di sostanziale lateralizzazione molti presagiscono una riedizione di quanto accaduto nell’agosto del 2015. Non credo che ciò avverrà. Molte diverse sono infatti le  condizioni macroeconomiche rispetto a tre anni orsono. L’improvviso crash di 3 anni fa fù infatti preceduto da un prolungato crollo del prezzo delle commodities, e dalle difficoltà dell’economia cinese.

Oggi, invece, registriamo solo una lieve debolezza per le commodities, e l’economia cinese, pur gravata dalle minacce dei dazi Usa, sembra in condizioni migliori di 3 anni orsono. Alla fine credo che si arriverà ad un accordo la fra le due maggiori economie del mondo. Non è infatti interesse di nessuno tirare oltre misura la corda. Sarà pertanto un agosto molto meno incerto e meno volatile di quanto in molti s’attendono. Maggiore difficoltà si evidenzieranno credo sui mercati non Usa, ed in particolare in Europa ed in Italia. Su quest’ultima non saranno credo tollerate altre avventure finanziarie, ossia un ulteriore incremento del deficit e del debito pubblico.

Futuro che si prospetta, quindi, ancora cautamente positivo per i mercati azionari, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito
http://longtermmomentum.wordpress.com/. In questi primi 7 mesi dell’anno, il mio portafoglio, denominato “Azioni Italia – LTM “, ha conseguito un guadagno del 4,35 %, performance superiore a quella registrata dal nostro Ftse All Share, pari, nel contempo al – 1,47 %. Conseguita pertanto una sovra-performance del 5,82 %, che conferma le prerogative del mio trading system, che negli ultimi 5 anni ha conseguito una sovra- performance media annua pari al 16 %. Ciò premesso, in coerenza con quanto in precedenza esposto, questa settimana non modifico l’assetto del mio portafoglio, confermo cioè il 67,5 % delle mie posizioni long, ed il 32,5 % delle mie posizioni short, ossia una moderata posizione Net Long, pari al 35 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultares, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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