Wall Street: mercato più caro di sempre

Scritto il 17 Marzo 2015 alle 14:38 da Danilo DT

Mi rendo conto che per alcuni il sottoscritto possa figurare come un “permabearish” perché tende sempre a far notare gli eccessi di mercato in negativo.
Beh, cari ragazzi, in questi ultimi anni di eccessi ne abbiamo proprio visti tanti. Il problema è che molti di questi erano e sono legati a particolari scenari di mercato assolutamente unici ed anomali. Prima causa di tutto, come è noto, è la politica monetaria ultra espansiva delle banche centrali che, negli USA, ha indirettamente influenzato e drogato l’andamento delle borse.

Bilancio FED: tendenza si è appiattita

In Europa potrebbe accadere qualcosa di simile, sempre se tutto va come “da copione”: intanto però è noto che lo stimolo monetario americano sta per venire meno. Non solo il bilancio FED ha smesso (dopo diversi anni) di espandersi, ma addirittura si inizia a sentire odore di rialzo dei tassi. Un quadro che potrebbe anche NON compromettere il trend positivo delle borse. Infatti la storia insegna che il primo rialzo dei tassi è segno di un’economia che è ripartita. Peccato che i dati economici (occupazione farlocca a parte) ci regalano un’immagine non così solida dell’economia USA. E ad un quando a tinte fosche, aggiungiamo questa immagine che stona alquanto.

Si tratta del rapporto price/sales del listino SP500, alias il rapporto prezzo/vendite. Ecco, tanto per capirci, nella storia MAI questo ratio è stato così elevato. Solo un mercato fortissimo con una ripresa “sontuosa” giustificherebbe queste quotazioni che, sotto questo punto di vista, ci illustrerebbero il mercato più caro di sempre.
Ma sono pareri personali, per carità, e nulla vieta ai mercati di continuare serenamente il loro epocale rialzo. Intanto…consapevolezza. Tutto il resto lo lascio alle vostre valutazioni.