WALL STREET: forza rialzista dovuta alla spinta in arrivo dall’Europa

Scritto il alle 15:00 da Lukas

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GUEST POST – Lo SP500 continua a salire e sfonda i nuovi massimi storici, ma risulta evidente che questa spinta non è dovuta all’economia USA ma è merito delle news in arrivo dall’Europa. E del prossimo QE. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, per tutta la settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno atteso quasi in surplace un accordo sulla gestione futura del debito greco, che alla fine è arrivato, seppur in una forma circoscritta sia nell’entità che nel tempo.

In tale interlocutoria ultima settimana, lo scenario intermarket, ha riconfermato la stabilizzazione recente del mercato valutario. In particolare il rapporto di cambio EURUSD continua a segnare una quotazione stabilizzatasi intorno a quota 1,13. Nuovi segnali di debolezza, giungono, invece, dal mercato delle commodities. Il noto indice CRB questa settimana segna, infatti, un storno dell’1,93 %. Nonostante ciò, il bilancio mensile dello stesso rimane ancora positivo ed in crescita. Continuano, invece, a salire i tassi sul mercato obbligazionario. In particolare, i rendimenti sui titoli decennali Usa registrano un’ulteriore crescita di 6 bps, e tornano a quota 2,11 %. Anche i rendimenti sul bund tedesco registrano, seppur con maggiore cautela, una ripresa di 3 bps, e segnano oggi quota 0,37 %. Calano invece tutti i rendimenti dei titoli dei Paesi periferici dell’eurozona. Di conseguenza si riducono gli spread e continua, sotto la vigilanza della BCE, il processo di stabilizzazione progressiva dell’area euro. Processo visto con molto favore dai mercati azionari che, ordinatamente, continuano a segnare quotazioni in crescita. In particolare, il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, anche in quest’ultima settimana, con un modesto rimbalzo dello 0,63 %, ritocca l’ennesimo record storico delle sue quotazioni.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 65.367

Large Traders : + 37,336

Small Traders : + 28.031

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Trova, dunque, ancora conferma, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa affermatasi da circa 4 mesi. Anche in quest’ultima ottava le movimentazioni dei diversi operatori risultano modeste, pari a soli 6.088 contratti. Al riguardo, segnalo altresì che da 3 settimane consecutive le movimentazioni del mercato dei derivati hanno la stessa direzione. Infatti anche in quest’ultima ottava, così come nelle 2 precedenti, i Large Traders, si mostrano sempre più fiduciosi ed ottimisti, ed acquistano l’intero lotto dei 6.088 contratti long. Gli Small Traders, invece, accrescono la loro cautela, e cedono ulteriori 2.871 contratti long. I Commercial Traders, infine, mostrandosi molto tranquilli sulla sorte prossima ventura dei mercati azionari, cedono anche questa settimana 3.217 contratti long e consolidano la loro, del tutto abituale, posizione di copertura Net Short. Le suddette reiterate movimentazioni, che vedono come protagonisti assoluti i Large Traders, mi lasciano alquanto scettico su una prosecuzione sostenuta dell’attuale trend rialzista degli indici azionari Usa. Ritengo pertanto molto probabile che gli stessi, a breve, rientrino nel range laterale dei mesi precedenti. Per i prossimi mesi, ribadisco e confermo pertanto la mia netta preferenza per i mercati azionari europei.

Dunque, azionario europeo ed italiano ancora da preferire, che personalmente cercherò di tradare con il mio trading system che, come ormai ben sapete, si propone di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato nelle pregevoli ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed i cui presupposti scientifici sono illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima eccellente settimana, il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance annua positiva pari al 16,58 %. Pertanto, dopo le prime settimane di adattamento al nuovo up-trend, come già accaduto del biennio precedente, la performance del mio portafoglio torna nuovamente ad essere superiore a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari invece al 15,27 %. Ciò ci dà nuova conferma circa la bontà dell’approccio utilizzato, sia dal punto di vista teorico, che sul piano prettamente operativo. Questa settimana, la composizione del mio portafoglio subirà soltanto una limitata e circoscritta variazione. Tutti gli interessati possono, se lo desiderano, consultare gratuitamente l’evoluzione settimanale del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ sul mio sito.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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