WALL STREET: euforia in affievolimento, ma sempre positività dal COT REPORT

Scritto il alle 15:30 da Lukas

GUEST POST – c’è meno positività dall’analisi dei derivati, però non è ancora inversione. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella scorsa settimana infra-annuale, i mercati finanziari, hanno forse voluto timidamente annunciare un mutamento di orientamento e di prospettive rispetto allo scenario chiaramente RISK ON che ha caratterizzato l’intero anno 2013, che ha determinato e prodotto uno rally azionario di storica portata . Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato una rivalutazione dello 0,5 % del dollaro Usa che ha però solo attenuato il nuovo deciso storno delle quotazioni delle commodities, deprezzatesi in settimana, in termini reali, di un ingente 1,6 %. Deprezzamento che pone nuovi inquietanti interrogativi sulle reali prospettive di crescita economica anche per l’anno 2014. Novità si registrano anche sul fronte obbligazionario, ove sembra arrestarsi la progressiva e forse ingiustificata lievitazione dei rendimenti. Il rendimento del decennale Usa ha segnato, infatti, a fine settimana un rendimento del 2,99 %, rispetto al 3 % di sette giorni prima. Il bund tedesco, invece, ha segnato un rendimento dell’1,94 %, rispetto all’1,96 % del precedente fine settimana. Deprezzamento delle commodities e stasi dei tassi che, a mio avviso, testimoniano che la lotta alla deflazione è ancora ben lungi dall’essere terminata, e che l’antitodo della politica monetaria espansiva di questi ultimi anni è anch’esso ancora ben lontano dall’epilogo. Coerentemente anche il mercato azionario sembra, seppur timidamente, volerne prendere atto. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha infatti registrato un lieve storno dello 0,54 %, e non ha salutato il nuovo anno con l’ennesimo ritocco al record storico delle proprie quotazioni.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati lunedi sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 80.553

Large Traders : + 46.952

Small Traders : + 33.601

Trova, dunque, ancora conferma, la configurazione complessiva del Cot Report sui derivati azionari Usa, in auge ormai da oltre 17 mesi. In quest’ultima settimana, registriamo solo minime movimentazioni nelle posizioni dei diversi operatori pari a 2.203 contratti, che intaccano solo leggermente la dominante configurazione dell’ultimo anno e mezzo. In particolare, i Commercial Traders riducono di 2.203 contratti la loro sempre ingente posizione di copertura Net Short. Per contro, i Large Traders riducono di 579 contratti la loro ancora solida posizione Net Long. Gli Small Traders, infine, riducono la loro abituale posizione Net Long di 1.624 contratti, ed non sembrano quindi manifestare alcuna pericolosa euforia. Il lieve indebolimento della configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, insieme ai nuovi interrogativi provenienti dallo scenario intermarket, lasciano presagire un futuro meno euforico di quello dell’ultimo anno, ma al momento, non scorgo un pericolo di un repentino e significativo mutamento di scenario. Quindi, riconfermo anche per questa settimana, la mia vision rialzista sull’andamento dei mercati azionari Usa.

Vision rialzista, perseguita, com’è ormai noto, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking sul listino azionario italiano, condotto sulla base della strategia “LONG TERM MOMENTUM“, ossia scegliendo, previo un check-up settimanale di borsa italiana, indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6-12 mesi. Check-up che mostra ancora segnali di miglioramento, grazie soprattutto all’operazione FIAT-CRYSLER, che ha fatto di borsa italiana la migliore dell’ultima settimana. Miglioramento che trova riflessi anche nel mio portafoglio che, dopo un eccellente rendimento lordo annuo del 47,3 % nel 2013, ben 30 punti percentuali sopra il rendimento annuo dell’indice Ftse all Share, anche nei primi giorni del 2014, registra un guadagno dell’1,7 %, ossia lo 0,9 % in piu’ dall’incremento registrato dall’ indice globale di borsa italiana. Ciò mi dà nuova riprova sulla bontà dei criteri di selezione sinora adottati. Questa settimana, però, anche a causa delle operazioni di fusione ed incorporazione in corso nel settore auto ed assicurativo, sostituirò ben 4 dei 10 titoli del mio portafoglio, che sarà pertanto costituito da 3 titoli del Ftse Mid-Cap, da 5 titoli del Ftse Small Cap, e da 2 titoli del Ftse Star appartenenti tutti ai settori dei servizi di consumo, dell’edilizia, delle auto e della finanza.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, e formulo a TUTTI gli amici di Intermarketandmore i miei auguri per una nuova proficua settimana di trading .

Lukas

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