WALL STREET: è arrivato il momento della “famosa” correzione?

Scritto il alle 15:37 da Lukas

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Sembra proprio che il mercato stia subodorando un aumento dei tassi. Ma sarà proprio così? Oppure è l’occasione buona per giustificare un “take profit”?. Analisi del COT Report del CFTC. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, le molte congetture sul meeting di Jackson Hole tra i più importanti banchieri centrali, hanno contribuito ad alimentare sui mercati internazionali delle inevitabili e confuse dinamiche finanziarie, che non mutano però di una virgola le prospettive di crescita dell’economia mondiale, che rimangono tuttora moderate ed incerte.

In particolare, le illazioni circa un nuovo imminente rialzo dei tassi d’interesse Usa hanno movimentato in maniera contraddittoria l’intero scenario intermarket. Assistiamo, infatti, ad un coerente rimbalzo delle quotazioni del dollar index, che si apprezza dell’1,12 %. Apprezzamento che fa respirare il rapporto di cambio EURUSD tornato nuovamente sotto quota 1,12 e soprattutto il rapporto USDYEN che risale sino a quota 102.

Alla forza del dollaro Usa, fa però da contraltare la debolezza delle quotazioni delle commodities che stornano di un ulteriore 1,45 %. Evidenzio che negli ultimi 2 mesi lo storno è pari a circa il 5 % e ciò conferma la debolezza persistente dell’attuale ciclo economico. Le congetture sull’evoluzione della politica monetaria Usa producono evidenti effetti anche sul mercato obbligazionario. I rendimenti sui bonds decennali Usa crescono, infatti, di altri 4 bps, e risalgono sino a quota 1,62 %. Segnalo, tuttavia, che, nel contempo, si registra una crescita doppia, ossia pari ad 8 bps, sulla parte a breve della curva dei rendimenti Usa. Di conseguenza si riduce sensibilmente l’inclinazione della Yield Curve, e crescono le preoccupazioni sul futuro dell’economia Usa. Alla luce di tali considerazioni, personalmente, non ritengo imminente ne tantomeno certo un nuovo rialzo dei tassi ad opera della FED. Allo storno dei bond, già in corso da alcune settimane, sembra inoltre volersi iniziare ad accompagnare uno storno dei mercati azionari Usa, quasi fossimo alla fine di un ciclo di espansione economica. Il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, dopo aver rallentato la sua corsa, perde infatti lo 0,68 e ritorna sotto quota 2.170 punti. In conclusione, l’evoluzione dei mercati finanziari di quest’ultima ottava risulta, a mio avviso, del tutto contraddittorio e soprattutto incoerente con l’attuale scenario macroeconomico.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 70.566

Large Traders : + 78.962

Small Traders : – 8.396

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Si conferma, pertanto, ed anzi si rafforza, la configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, in auge ormai da ben 4 mesi. Nell’ultima settimana si sono registrate movimentazioni pari a 7.547 contratti. In particolare, i Large Traders, appaiono sempre più convinti e decisi, anche questa settimana acquistano infatti l’intero lotto dei 7.547 contratti long, e conducono la loro posizione Net Long al livello record degli ultimi anni.

Gli Small Traders, invece, ribadiscono tutte le loro paure, cedono infatti altri 1.354 contratti long, e consolidano la loro insolita posizione Net Short. I Commercial Traders, infine, continuano ad incrementare le coperture dei propri investimenti, cedono infatti altri 6.193 contratti long, e portano la loro già pingue posizione Net Short sopra le settantamila unità. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, confermano pertanto l’orientamento degli ultimi mesi delle diverse categorie di operatori. Orientamento quello in corso, solitamente, non favorevole per i mercati azionari. In quest’ultima circostanza, tuttavia, le risultanze per i mercati azionari sono state, almeno sino ad ora, migliori che nel passato. La configurazione però è tuttora in corso, e minaccia di persistere ancora a lungo. Ritengo quindi ancora molto probabile che il mercato possa nelle prossime settimane ritracciare, e confermare, prima della prossima inversione, un saldo negativo in linea con i precedenti storici dell’attuale configurazione. Ciò vuol dire che il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, dovrebbe ritracciare almeno sino a quota 2.102 punti. Una distanza del 3,1 % circa dai livelli attuali fissati a 2.169 punti. Correzione, quella ipotizzata, del tutto fisiologica, che potrebbe peraltro essere molto lenta visto che la struttura interna dei mercati azionari Usa appare ancor’oggi molto solida e ben impostata. Correzione che potrebbe però esser innescata dai timori, a mio avviso, immotivati, di un prossimo ed imminente rialzo dei tassi ad opera della FED

Futuro che si prospetta, quindi, ancora incerto, che cercherò, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, il mio portafoglio, “ Azioni Italia – LTM “, registra una perdita annua pari al 4,58 %. Performance negativa, influenzata dalle particolari difficoltà vissute dal listino italiano, che registra, a sua volta, una perdita annua, misurata dal Ftse All Share, pari al 20,47 %. Conseguita, pertanto, in un contesto di mercato davvero avverso, una sovra-performance del 15,89 % che ci fornisce altre conferme sulla bontà delle indicazioni operative derivanti dalle ricerche dei due noti professori Usa. In perfetta coerenza con la mia view di medio termine, questa settimana riconfermo il posizionamento del mio portafoglio, costituito dall’ 80 % di posizioni long e dal 20 % di posizioni short, ossia da una posizione Net long limitata al 60 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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