WALL STREET: COT Report e mercato in una fase di stanca

Scritto il alle 14:33 da Lukas

GUEST POST – mani forti che comandano il mercato. troppo influente il fattore “Banche Centrali” e quindi continua la tendenza anche se potrebbe tendere alla lateralità. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella trascorsa settimana, i mercati finanziari internazionali hanno confermato tutte le nostre perplessità circa l’evoluzione futura degli stessi, che si annuncia davvero molto incerta, e probabilmente avara di soddisfazioni per gran parte degli operatori .
Lo scenario intermarket, dal punto di vista valutario, ha, infatti, registrato un ulteriore apprezzamento dello 0,6 % del dollar index che stabilizza il rapporto di cambio EURUSD intorno a quota 1,295. Apprezzamento del dollaro che contiene, ma non impedisce, il calo costante, in termini reali, delle quotazioni delle commodities. Evidenzio in particolare il deprezzamento settimanale dell’oro, pari al 3 %, ed il ribasso costante delle quotazioni del crude oil, giunto ormai a quota 92,19 dollari al barile. Deprezzamenti che pongono molti interrogativi e perplessità sulle prospettive di crescita futura dell’economia reale. Interrogativi che trovano peraltro un ulteriore alimento nella crescita repentina dei rendimenti che si registra nel mercato obbligazionario. Il bond decennale Usa, ha segnato, infatti, questa settimana, un tasso del 2,61 %, ossia ben 15 bps in più di sette giorni orsono, mentre il bund tedesco, dopo molte settimane di rendimenti in discesa, registra anch’esso un rendimento dell’ 1,08 %, in crescita di 15 bps rispetto alla scorsa settimana. Anche il decennale italiano, dopo la sbornia della scorsa settimana, registra rendimenti in salita di ben 21 bps, a quota 2,46 %. Crescita dei rendimenti che ha alquanto impaurito i mercati azionari che registrano tutti uno storno, seppur molto contenuto ed ordinato. In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, dopo ben 5 settimane di ininterrotti rialzi, ha registrato uno storno dell’1,1 %, tornando nuovamente sotto la fatidica quota dei 2.000 punti.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 33.238
Large Traders : + 6.581
Small Traders : + 26.657

SPX cot report

Regge quindi, ed anzi si rafforza, l’incerta configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa, affermatasi negli ultimi 2 mesi. Le movimentazioni settimanali dei diversi operatori, pari a 9.459 contratti, confermano infatti l’assetto precedente. In particolare, gli Small Traders, dopo mesi di stanca, sembrano riacquistare sinistramente nuova fiducia ed ottimismo, comprano, infatti, altri 6.587 contratti long, e riportano la loro abituale posizione Net Long, a livelli più in linea alla loro media storica. Anche i Large Traders si mostrano più fiduciosi, acquistano infatti altri 2.872 contratti long, e consolidano la loro ancora incerta e precaria posizione Net Long. I Commercial Traders, invece, dopo molti mesi, sembrano finalmente essersi decisi a consentire una correzione circoscritta ed ordinata dei listini azionari Usa. Cedono, infatti, 9.459 contratti long, e ritornano in una più solida posizione di copertura Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, lasciano presagire che il lieve storno in atto proseguirà anche nella prossima ottava, ma temo che lo stesso non si rivelerà l’inizio di una significativa correzione, bensì soltanto l’inizio del temuto ed improduttivo andamento laterale degli stessi, molto difficile da tradare soprattutto per gli operatori non professionisti..
Vision, dunque, sostanzialmente laterale, che, come sapete, tenterò di tradare mediante un originale metodo di stock picking condotto sul listino azionario italiano, che si propone di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in pregevoli ricerche, presente in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/ Stock picking, effettuato a seguito di un preliminare check-up di borsa italiana, che evidenzia, ormai da 6 mesi, un andamento sostanzialmente laterale, e di conseguenza un’assenza di qualsiasi effetto “ momentum “ . Il nostro benchmark azionario di riferimento, costituito dal Ftse all Share, registra, infatti, un incremento annuale del 10,4 %, interamente conseguito nei primi due mesi dell’anno. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra, invece, una performance annua del 19,3 %, conseguita anch’essa nei primi due mesi dell’anno, che conferma comunque dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto “ momentum “ evidenziato dagli studi scientifici dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana, in sintonia con l’incerta situazione attuale dei mercati, riposiziono coerentemente il mio portafoglio in maniera meno aggressiva, con titoli del Ftse Mib, appartenenti in prevalenza al settore dei servizi pubblici, e delle telecomunicazioni, con l’aggiunta di un’adeguata copertura.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .

Lukas

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