Wall Street: avanti tutta con gli stimoli monetari!

Scritto il alle 16:45 da Lukas

GUEST POST – Wall Street e COT Report: Chart e analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, hanno trovato piena conferma tutte le contraddittorie dinamiche che caratterizzano, ormai da oltre un anno, i mercati finanziari internazionali . Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, ancora un calo delle quotazioni in termini reali delle commodities, pari allo 0,42 %., che porta il ribasso degli ultimi 12 mesi al 12,63 %. Ribasso, costante ed ininterrotto, che testimonia con chiara evidenza le difficoltà relative alle prospettive di crescita in cui si dibatte ancora l’economia reale. A tale scenario deflazionistico, non s’accompagna però da oltre 12 mesi un conseguente e coerente calo dei tassi d’interesse. Si assiste, anzi, ad un continuo lievitare dei rendimenti obbligazionari, e ad uno storno delle quotazioni dei bond ormai pari al 5,5 % nell’ultimo anno. Il motivo della suddetta contraddizione, è, a mio avviso, ascrivibile unicamente ai timori presenti nei mercati circa un ammorbidimento prossimo venturo delle politiche monetarie accomodanti adottate negli ultimi anni dalla Fed e dalle altre Banche Centrali. Il mercato azionario, invece, continua, a mio avviso, del tutto coerentemente a crescere. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato, infatti, nell’ultima settimana, un nuovo rimbalzo dell’ 1,07 %, abbattendo per la prima volta il muro dei 1700 punti, e stabilendo il suo nuovo massimo storico. Crescita, a mio avviso, coerente, poiché se l’auspicata crescita economica non ci sarà, le autorità monetarie saranno costrette a continuare nella politica monetaria accomodante, mentre se ci sarà davvero una solida crescita economica le attuali quotazioni azionarie troveranno da sè una loro razionale giustificazione. Solo nell’ipotesi, oggi del tutto irragionevole, in cui, pur in presenza di una bassa crescita dell’economia reale, le autorità monetarie decidano, contraddicendo quanto fatto finora, di sospendere comunque le loro politiche monetarie espansive, le attuali quotazioni azionarie si rivelerebbero insostenibili, ed assisteremo all’ inevitabile correzione.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 110.231

Large Traders : + 84.393

Small Traders : + 25.838

Anche questa settimana, dunque, si riconferma e si rafforza, la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in voga ormai da oltre da un anno . In quest’ultima settimana, registriamo movimentazioni da parte dei diversi operatori pari a 8.012 contratti. In particolare, i Large Traders, acquistano altri 8.012 contratti long, e rafforzano ulteriormente la loro già ingente posizione Net Long, portandola ad un livello superiore alle ottantamila unità. Per contro, i Commercial Traders cedono altri 4.875 contratti long, e riportano la loro ormai datata posizione di copertura Net Short a livelli nuovamente estremi, superiori alle centodiecimila unità. Gli Small Traders, infine, cedono anch’essi i residui 3.137 contratti long, e riducono a livelli assolutamente non preoccupanti la loro abituale posizione Net Long. Le suddette ultime movimentazioni dei derivati azionari, avallano le considerazioni già espresse circa l’evoluzione dello scenario intermarket, e mi inducono a riconfermare, con sempre maggior convinzione, la visione rialzista circa l’andamento prossimo venturo degli indici azionari Usa.

Per quanto concerne, infine, la mia personale operatività, attuata, lo rammento, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking effettuato sul listino azionario italiano, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia selezionando indici, settori e titoli che presentano le migliori performance degli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno del 23,8 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’ indice FTSE ALL SHARE pari al 3,9 %. Dunque una sovra-performance di 19,9 punti percentuali, che ci riconferma ancora della bontà dei criteri di selezione sinora adottati. Il settimanale check-up di borsa italiana, ci porta a preferire anche per la prossima settimana, i titoli del Ftse-Mib, del Ftse Mid-Cap e del Ftse Star, appartenenti ai settori beni e servizi di consumo, industria, tecnologia e servizi finanziari.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.

LUKAS

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