Vix ai minimi, scompare la paura in borsa. Ma possiamo fidarci?

Grafico VIX e considerazioni.

L’indice di volatilità della borsa Usa è da sempre visto come un ottimo parametro per tastare il polso al sentiment degli operatori. Il volatilità Index, alias il VIX, detto anche l’indice della paura, ha recentemente raggiunto dei livelli di minimo assoluto. Il che non non fa gridare di certo allo scandalo. L’unico cosa che mi reca un po’ di dubbi è il fatto che a livello globale, lo stato dell’economia non è poi così salubre come ci vogliono far credere. Un VIX così basso sarebbe coerente in un mercato dove gli operatori non hanno particolari “timori” sull’andamento dell’economia e dei mercati.
Insomma, questo scenario diventa coerente quando si ha a che fare con uno scenario quasi “free risk” o comunque con rischi di diverso tipo molto limitati.
In realtà, come ben sapete, di rischi ce ne sono in ogni dove. Ma il mercato se ne infischia.

E allora, quanto pesa la speculazione e la fase stagionale (estiva)? Quanto è stato pigiato il piede sull’accelleratore della positività dalle grandi case, magari con l’obiettivo di portare all’interno della rete il maggior numero di pesciolini possibile? Oppure, questa tendenza potrà ancora continuare, in quanto realmente l’economia a livello globale sta visibilmente migliorando? E quanto le problematiche dell’Eurozona possono essere considerate risolte?

Grafico VIX

The CBOE Volatility index, Wall Street’s favorite measure of investor anxiety known as the VIX .VIX, ended Monday at its lowest level in more than five years. The VIX, which fell 7.06 percent to 13.70, strayed from its typical inverse relationship with the S&P 500 Index. The index level is also well below the pre-crisis (2003-07) average. (Source)

Certo, continua serenamente la correlazione inverse con l’indice SP 500. E io vi consiglio allora di metterlo a confronto con il grafico che vi ho postato ieri, quello sullo SP total return.
Forse qualcosa non quadra…

STAY TUNED!

DT

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