Grexit molto peggio del default Lehman brothers. Soprattutto per l’Italia.

Scritto il alle 09:37 da Danilo DT

New Drachma?

Come avrete letto dai post di ieri sulla crisi Grecia, la situazione sta progressivamente scappando di mano. E le stesse elezioni del 17 giugno non so proprio cosa possono portare di nuovo.
Credo di poter dire che la situazione è ragionevolmente…ingestibile.

Sul fatto che la Grecia sia un vero problema per tutti, è un dato di fatto. Non per ultima proprio la BCE ieri ha affermato che VUOLE la Grecia sempre all’interno dell’Unione Europea e dell’Euro.

«La Banca Centrale europea vuole che la Grecia resti nell’euro, ma non spetta a noi deciderlo» ha dichiarato il presidente della Bce Mario Draghi rispondendo alle domande dei giornalisti sulla crisi greca. Secondo Draghi, il debito pubblico della Grecia ha ormai raggiunto il suo picco massimo anche se, per il presidente della Bce, i tentativi di riforma del Paese spesso non sono stati sufficientemente riconosciuti. (IS24H) 

Ma anche oltre oceano c’è chi si preoccupa. Ed è proprio l’antagonista della BCE, ovvero la Fed la quale invita l’Europa a fare di più. Ma cosa di più? Nemmeno una grazia può risolvere in tempi brevi la situazione. E allora, visto che poco si può fare, ecco la chicca. La FED consiglia alle sue banche (che ovviamente non se n’erano accorte) di vendere Europa per diminuire il rischio di portafoglio.

La crisi finanziaria europea, e in particolare la possibile uscita dall’euro della Grecia, è un rischio significativo per l’economia americana. Secondo la Fed, le azioni dell’Europa allentano lo stress sui mercati, ma serve altro.
Diversi membri del comitato di politica monetaria (Fomc) della Federal Reserve ritengono necessarie nuove misure di stimolo qualora la ripresa dell’economia Usa perda ritmo o rischi al ribasso per le prospettive economiche crescano troppo. E lanciano un invito alle banche americane: ridurre l’esposizione verso l’Europa. (IS24H)

E mentre le varie banche centrali ci raccontano la morale, i Greci continuano a fare code davanti agli sportelli. Ormai la gente vuole ritirare i suoi risparmi dalle banche. Ma questo non porterà che un fallimento delle stesse, generando un’incredibile crisi di liquidità. Si parla di circa 800 milioni di euro prelevati dai loro conti correnti (cifra che secondo l’autorevole Financial Times deve essere portata addirittura a 1,2 miliardi).

Cavolo, si rivedono le scene di Northern Rock! Ve le ricordate? Oppure il post Default Lehman Brothers… E infatti già adesso fioccano i paragoni. Per molti analisti, infatti, l’uscita della Grecia sarà a livello di impatto sui mercati la nuova Lehman Brothers.

Se devo essere sincero, un qualcosa di vero c’è in questo paragone. Probabilmente però occorre fare delle distinzioni, che secondo me rendono il default Grecia e successiva Grexit (Uscita della Grecia dall’Euro) ben più pericolosa.

A) l’impatto sui mercati sarebbe ben superiore. Immaginatevi l’effetto domino sui paesi sovrani dell’Eurozona e sui relativi settori bancari. Come si potrebbero gestire?

B) Quando Lehman Brothers fallì, le banche centrali avevano ancora un arsenale di munizioni ( politica monetaria) a disposizione. Oggi ormai siamo alle ultime cartucce, visto che dal punto di vista “tassi” ben poco si può fare (essendo già a zero) e la doccia di liquidità (LTRO) potrebbe non essere più efficace.

C) E poi c’è una questione di contesto di mercato. Col fallimento di Lehman Brothers ci trovavamo con uno scenario per i mercati emergenti decisamente virtuoso, con crescite del PIL quasi a 2 cifre. Oggi invece gli stessi paesi emergenti stanno violentemente frenando.

Direi che questi tre motivi ci spiegano, secondo me, le differenze d’impatto per i mercati tra il default Lehman Brothers e l’eventuale Grexit.
Ma c’è un’ultima chicca che vi devo raccontare, tanto per renderci allegri. E ve la trascricvo così come l’ho trovata su Twitter (si ringrazia Andrea per la segnalazione).

Italy is poised to lose most if Greece leaves the EMU and defaults on its debt, said Daiwa Securities Capital Markets in a note.
As a ratio to GDP, Italy has the most exposure to Greece with 3.9%, the bank said.
Spain has the second largest exposure to Greece as a ratio to GDP with 3.8%, the bank added. (EFX

Secondo Daiwa quindi, se la Grecia esce dall’Euro, lo stato che ci rimetterà di più sarà proprio l’Italia. Che bello, mi ci andava proprio una buona notizia di questi tempi.

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DT

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20 commenti Commenta
7voice
Scritto il 17 Maggio 2012 at 10:33

IO FOSSI IN TE NON DAREI QUESTE NOTIZIE DI GENTE IMPESTATA CON INTERESSI SCHIFOSI CON QUESTA SITUAZIONE! ALLORA:è MEGLIO ESSERE CHIARI UNA VOLTA X TUTTE:IN ITALIA CI SONO QUASI DUECENTO BOMBE NUCLEARI DA POTER INNESCARE ! X CUI DIREI A QUESTI INVASATI PAZZOIDI CHE FANNO ANALISI A KAZZ DI CANE DI PENSARE PRIMA DI SPARARE A DO COLGO COLGO! SE POI SI SONO STANCATI DI CAMPARE XCHè LA COCAINA ORMAI GLI HA BRUCIATO ANCHE I PELI AL DERATANO? POSSONO SEMPRE TIRARSI DA SOLI UNA REVOLVERATA IN TESTA ! BASTA CON QUESTO MASSACRO PER INTERESSI PERSONALI ! SE SALTA L ‘ITALIA SIAMO ALLA 3 GUERRA MONDIALE ! MA NON SARANNO LE CARABINE STAVOLTA A SPARARE ! ANDASSERO A MONNEZZA QUESTI IMBECILLI !

atomictonto
Scritto il 17 Maggio 2012 at 11:04

Eh beh, gia, giusto.
Anche stamane ENI non beneficia della TERZA scoperta di giacimenti “giant” di gas.
Sarà tutta colpa dei si e no 350 milioni di euro di bond Greci nelle banche Italiane.
ENI scopre giacimenti per miliardi (giacimenti = SOLDI che PRIMA NON C’ERANO) ed il problema sono sti straccioni di Greci ed i 4 bond di merda che hanno le nostre banche.
Scusae ma non ci credo piu, è ridicolo.

hironibiki
Scritto il 17 Maggio 2012 at 12:09

Beh che dire.. Ci siamo al collasso finale? Mah chissà 😐
Stiamo proprio vivendo la storia ragazzi!!

atomictonto
Scritto il 17 Maggio 2012 at 12:20

E poi scusate ma vi sembra una notizia?
“La FED dice di vendere Europa”…. ma và??
Allora cerchiamo di essere analitici: nel 2007 l’amministrazione USA, che non è il pupazzo che mettono nella casa bianca ma la comunità di intelligence che fa capo alla CIA (22 agenzie, la maggior parte ignote al grande pubblico) – perchè ricordiamoci che il presidente cambia ma l’Agenzia è sempre la stessa – si trova per le mani una patata bollente, 2 colossi parastatali del credito immobiliare (dai nomi ridicoli, Fanny Mae e Freddy Mac!) hanno elargito quasi 800 miliardi di dollari di mutui a cani e porci, letteralmente (la casistica poi ci farà sapere che hanno ricevuto palate di mutui anche homeless, malati terminali e persino 24 cadaveri!).
Non solo… i genioni di Wall Street hanno preso questo debito subprime (non coperto…) e l’hanno rivenduto moltiplicandone l’entità coi cosidetti “derivati”.
Oh my God!!
Che fare?
Ecco l’opportunità!
Da una parte si assorbe la mazzata statalizzando FM&FM ma non mettendo i loro passivi nel bilancio federale, tanto il resto del mondo è fatto di fessi e gonzi preoccupati del “debito pubblico” ma basta mettere 7-800 miliardi di dollari in una colonnina excel diversa, che so chiamiamola “Federal Acquisitions”, e il debito – puf! – non c’è più!
Sopratutto se nel frattempo si prepara un PIANO: il pupazzo nella Casa Bianca lo si fa recitare la parte dell’indignato, di quello che “è ora di regolamentare le follie di Wall Street!” ma solo la parte, in realtà non farà NULLA, si mettono ad un tavolo i pazzi di Wall Street e gli alti papaveri delle agenzie di rating e dei 3 media principali (CNN, CNBC e Time Warner)…si fa la solita ramanziana della “sicurezza nazionale” e ci si mette d’accordo per levare di torno il vero assillo del nuovo millennio….l’Euro!!
L’Euro, una moneta che in soli 9 anni è passata da 0,89 sul dollaro a 1,51, la moneta che ha fatto decidere la seconda, assurda, guerra all’Iraq (Saddam nel 2002 aveva esplicitamente espresso all’OPEC l’intenzione di adottare l’euro per gli scambi petroliferi incontrando grande consenso…sarebbe stata la fine del dollaro, della “great america” e di tutto quanto…al punto che W.Bush ebbe a dichiarare in maniera sibillina prima della guerra “il tenore di vita degli americani non è negoziabile”) e che è il principale strumento neo-colonialista degli ultimi 2 secoli.
I simpaticoni, uniti ipocritamente dalla “sicuerzza nazionale”, dalla voglia di fare soldi e da un certo senso di odio/invidia verso gli Europei – si ricordi che gli americani colti ci definiscono cosi: “gli Europei sono quelle persone che ti fanno sentire un troglodita solo dal modo in cui si accendono una sigaretta” – si accordano per fare un bello scherzetto.
Cosa hanno di cui vergognarsi gli Europei, pieni di palazzi, ori, arte, tecnologia, cibi sopraffini, storia, tradizioni, fascino?
Ma il DEBITO PUBBLICO!!
Fa niente se il debito pubblico americano è grande da solo come quello di tutta Europa, senza contare i passivi di FM&FM tanto non se ne accorge nessuno se no è persino piu grande…fa niente se questo colossale debito è “coperto” da una economia di carta, in gran parte fatta di numerini dentro dei server, e da una distesa di case di legno valutate come magioni sul Tamigi!
Fa niente!
Tanto i cospiratori hanno i MEDIA e le AGENZIE di RATING…!
Si può mettere in piedi una bella sciarada che duri un anno o due, a turno le agenzie di rating le sparano sempre piu grosse mirando al “ventre molle” Europeo, il “Club Med” tra l’altro noto presso il pubblico anglo-americano per essere fatto di pasticcioni inaffidabili!
Si può sparare balle a nastro su giornali e televisioni dando per spacciati alcuni Euro-paesi (il primo articolo che ho letto in volo sul FT contro l’Euro risale al 2009), l’importante è ripetere ossessivamente un mantra: “l’Euro è morto, il debito pubblico, il debito pubblico!!” mentre a cadenza ripetitiva le agenzie di rating declassano, declassano, declassano fino a rendersi ridicole: il rating dell’Italia, Paese tra i più ricchi del mondo da oltre 20 secoli, pieno di tesori (quanto vale il colloseo? come JPMorgan? e il David o Piazza San Marco? come tutto il midwest USA, una distesa di campi di grano, ubriaconi e chiesette di legno) è lo stesso della COLOMBIA, cioè l’affidabilità finanziaria del Bel Paese sarebbe uguale ad un Paese in cui il 30% del territorio è in mano a fazioni di guerriglieri armati, in cui oltre un quarto della popolazione vive a piedi nudi in baracche.
Ecco il piano!
Tanto sono tutti gonzi, e quelli che non lo sono faremo in modo che ci stiano facendoli shortare un pò cosi si intascano qualche spicciolo prima di soccombere tra guerre civili e rivolte.
Sveglia! 😈
Per la miseria, SVEGLIA! 😈

kry
Scritto il 17 Maggio 2012 at 12:26

Francamente non comprendo perchè proprio l’italia sarebbe messa peggio, le nostre esportazioni dipendono da loro? Siamo noi che gli vendiamo sommergibili non funzionanti e armi? Posso comprendere che con la nuova dracma diventino competitivi nel turismo e nei prodotti agro-alimentari,ma il made in italy credo che in questi campi valga ancora qualcosa.

atomictonto
Scritto il 17 Maggio 2012 at 12:36

kry@finanza,

Sono tutte balle, ormai è una sciarada ridicola.
La Grecia non produce NULLA di competitivo rispetto all’Italia…fanno un vinaccio (Retsina) in cui mettono la resina delle viti e tutte le bottiglie sono acide e “sanno di tappo”, producono qualche piadina (pitta) ma non sono concorrenziali contro i Turchi e tutto il mediterraneo del sud che fa lo stesso, hanno una industria meccanica che equivale alla nostra degli anni ’60, zero industria automotive, pochissima elettronica quasi tutta statale (militare ed educational), il tessile lasciamo perdere fanno qualcosa in cotone ma importano da noi persino le tovaglie, settore high tech inesistente.
L’unica cosa in cui fanno un minimo di concorrenza è nella cantieristica navale ma noi siamo dei colossi assieme agli USA, alla Norvegia, all’Inghilterra ed all’Olanda quindi anche li, ciccia.
Forse ci fanno il culo con le sardine in salamoia… 😛

kry
Scritto il 17 Maggio 2012 at 12:38

atomictonto@finanza,

UAUUUUU…….. finalmente si legge qualcosa di esplicito. Due piccole considerazioni: meritano di essere ricordate quelle persone che sono morte inutilmente nelle torri gemelle e che l’italia in comune alla columbia ha forse più del 30 % del territorio in mano a “fazioni”.

a_rnasi
Scritto il 17 Maggio 2012 at 13:37

@Atomictonto: hai centrato molti punti. complimenti per ciò che hai scritto. Aggiungo anche, al discorso Iraq, che anche la Cina era molto tentata ad abbandonare il “porto sicuro” degli USD per andare sull’euro..e sono sempre dell’idea che a qualcuno la cosa non andava giù.

@Kry: l’Italia ha una esposizione ai bond greci ridicola per il settore bancario (per di più bond già rollati con il recente swap). Sulle ripercussioni economiche credo siano anch’esse ridicole, ma non mi sbilancio. C’è da considerare i soldi messi dall’Italia a favore di ESFS e ESM che sono stati elargiti alla Grecia: non ricordo quanti sono stati già versati ai fondi e quanti già elargiti ma credo che l’ottimo Dream lo sappia). Inoltre l’esposizione della BCE in titoli greci, che se vengono azzerati intaccano il capitale della Banca Centrale stessa con relativa necessità di ricapitalizzazione da parte dei rimanenti stati membi. Oggettivamente ritengo che chiunque faccia stime di perdite potenziali lo fa a caso (e li scatta il gioco a chi la spara più grossa)..nessuno ha idea di cosa possa succedere (questa è la cosa che mi spaventa di più). Sono tutti esercizi accademici: e, per dirla tutta, sono proprio gli “accademici” che ci hanno portato a questa situazione paradossale…quindi…

Ciò che ho girato ieri sera a Dream via twitter l’ho commentato come “misleading & false” (ma è un mio giudizio). mi sono anche andato a cercare chi sono questi di Daiwa..meglio lasciar perdere. Ma qui il problema è che a cadenza regolare viene creato il terrore (stamattina altro report di Societe Generale con scenari di bank run in Italia in caso di uscita della Grecia dall’euro…boh..a vedere i dati di Bankitalia anzi i depositi sono aumentati da inizio anno a differenza della Spagna).
Nessuno dice che le cose vadano bene, ci mancherebbe..ma tutto puzza troppo e si dà sempre grande risalto ai “Dr. Doom”. E’ facile fare notizia cercando di spararla grossa e rumorosa. Non fa notizia chi cerca di “moderare” la situazione ed essere costruttivo. Non vi è dubbio che l’effetto “fallout” sul sistema bancario, specie dei paesi considerati più deboli (o come preferisco dire io più facili da attaccare) sarebbe forte, anche sostenuto dalle già minacciate prese di posizione di tagli senza se e senza ma delle agenzie di rating, in caso di uscita della Grecia, sui rating delle corporate europee ( e chissà se sui rating governativi).
Il sistema non funziona. Secondo me l’unica cosa che devono capire è se vogliono farlo funzionare o meno. Tutto qui.
Vi lascio il link dell’analisi della situazione e delle potenziali conseguenze di BofA perchè mi pare un’analisi professionale e sobria su cui farsi delle idee (le analisi servono a questo non sono da prendere come oro colato).

http://f.doctm.com/81b0ec94/051712.pdf

Torno in quella carneficina che sono i mercati..
Buon proseguimento a tutti, ciao Dream !

bergasim
Scritto il 17 Maggio 2012 at 13:46

atomictonto@finanza,

Hai centrato diversi punti, però hai diemnticato di evidenziare che senza la complicità ben retribuita dei politici ed economisti europeii questo non sarebbe successo, o noi europei siamo tutti idioti, o chi doveva tutelarci è leggerissimamente corrotto.

Io otpo per la risposta numero 2

Nulla succede per caso, tutto per volontà

bergasim
Scritto il 17 Maggio 2012 at 13:49

a_rnasi@finanza,

Come può essere professionale l’analisi di una banca fallita? questo non riesco a capirlo se tu ci riesci fammelo sapere, grazie.

a_rnasi
Scritto il 17 Maggio 2012 at 13:59

bergasim,

il mio giudizio “professionale” non è sulla banca ma era riferito a dati/tabelle riportate, e comunque come ho scritto non è oro colato e ognuno ne fa quel che ritiene.
E’ sempre un piacere comunicare con te.

bergasim
Scritto il 17 Maggio 2012 at 14:10

a_rnasi@finanza,

La mia non era una critica, ma una nota per far capire che analisi di banche come quelle americane che fanno il doppio o triplo gioco non vanno prese in considerazione perchè giocano molto molto sporco, come gli usa daltronde noto regime mascherato da democrazia.

Lor signori ( in compagnia di altri jp morgan e affini) te lo dico anche per esperienza personale nel 2007 non vedevano nessuna crisi all’orizzonte, cos’ come oggi continuano a vedere valore nell’equity, l’equity per loro e solo da mantenere e o comprare.
Sono sempre in perenne conflitto di interessi, l’unica cosa che interessa a lo signori sono i soldi, tutto il resto passa in secondo piano.

idleproc
Scritto il 17 Maggio 2012 at 14:32

Concordo con
atomictonto@finanza,

il problema per noi e gli altri stati europei è che i generali ce li hanno piazzati in casa ed in EU gli angloamericani.

ottofranz
Scritto il 17 Maggio 2012 at 18:18

atomictonto@finanza,

Sei Impazzito 🙂 se continui così va a finire che qualcuno ti mette con me nel club dei complottisti !!!

Scritto il 17 Maggio 2012 at 18:24

ottofranz:
atomictonto@finanza,

Sei Impazzito se continui così va a finire che qualcuno ti mette con me nel club dei complottisti !!!

Complottisti.. questa è la verità…

lukeof
Scritto il 18 Maggio 2012 at 09:16

atomictonto@finanza,

A cio’ che hai giustamente detto occorre aggiungere che un Europa Unita è l’unica potenza mondiale che potrebbe imporre (ed ottenere) lo scioglimento del “patto di ferro” alias currency board tra lo yuan e il dollaro. Perchè se il dollaro non è ancora sprofondato all’inferno, lo deve sostenzialmente proprio all'”appoggio” sullo yuan.
Il giorno che cadesse tale legame, lo yuan salirebbe vertiginosamente, diventerebbe valuta di riferimento e anche i petrolieri passerebbero armi e bagagli allo yuan abbandonando il dollaro. A sua volta la Cina non vuole tale deprezzamento perchè chiaramente ne perderebbe.
E ripeto l’unico attore mondiale che potrebbe seriamente chiedere la cancellazione di questo abominio è la UE. Perchè come mercato vale quanto gli USA. Ergo la UE e l’Euro DEVE MORIRE. Per salvare il dollaro.

kry
Scritto il 18 Maggio 2012 at 09:58

lukeof@finanza,

E’ quello che da settimane si sostiene come sottointeso e non detto in maniera chiara come in questi giorni. L’euro deve morire anche perchè è l’unica moneta concorrente, caduto l’euro la federal può continuare ad emettere bond a tassi ridicoli e negativi e deve fare presto più il tempo passa peggio è per loro.

valerio111
Scritto il 18 Maggio 2012 at 10:15

Se l’ obbiettivo dei poteri forti (Americani e Inglesi) è quello di demolire l’ euro, secondo il motto “dividi et impera”, allora siamo già fritti ed è meglio prepararsi alle conseguenze. Chi li può contrastare ? La classe politica europea fatta da corrotti e servi degli stessi poteri?
Basta farsi una semplice domanda : chi avrebbe vantaggi dalla morte dell’ euro e da un ritorno alle monete nazionali europee? La risposta mi sembra ovvia ed è ben spiegata nel post di atomictonto che condivido in pieno.

perplessa
Scritto il 19 Maggio 2012 at 22:26

atomictonto@finanza: L’Euro, una moneta che in soli 9 anni è passata da 0,89 sul dollaro a 1,51,

c’è da dire che forse l’incremento era dovuto anche all’aspettativa di un nuovo soggetto politico, che però non si è realizzato, pertanto le aspettative si sono sgonfiate. che l’unione monetaria non si sia evoluta in una specie di “stati Uniti d’Europa” non possiamo incolpare nè gli Usa, nè nessuno,stanno pigliando a calci un fantoccio.i governi europei non si sono mossi inqella direzione e quello italiano non brillava di certo.

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