Un tuffo nella realtà: bentornata crisi….

Scritto il alle 09:12 da Danilo DT

Un tranquillo martedì, dove ci siamo rituffati nella realtà della crisi.

Crisi Spagna: si ricomincia…

In primis i dati dalla Catalogna. La regione autonoma, vero cuore economico della Spagna, annuncia di voler chiedere un consistente sostegno a casa madre (Madrid) per un controvalore superiore a 5 miliardi di Euro. Mancano i soldi ed il default è alle porte. Bentornati quindi nella realtà! Dopo aver schivato i danni nel periodo agostiano, rieccoci a contatto con i problemi che ci eravamo lasciati nel cassetto prima delle ferie; ma la situazione si presenta decisamente complessa…

Il premier spagnolo ribadisce che Madrid è in attesa che l’Eurotower dettagli le misure che intende prendere per diminuire la pressione sui costi di finanziamento della Spagna, prima di decidere eventuali richieste di nuovi aiuti internazionali.
Il portavoce del Governo regionale della Catalogna ha sottolineato che la Regione chiederà il sostegno dello Stato centrale «senza accettare alcuna condizione politica». La Catalogna è la prima regione spagnola a fornire un’indicazione esatta dell’aiuto finanziario di cui ha bisogno, ma altre regioni, come Valencia e la comunità autonoma di Murcia, hanno già detto di aver bisogno del sostegno dello Stato. È la Regione più indebitata del Paese (40 miliardi alla fine del primo trimestre 2012).
Governata dalla coalizione nazionalista CiU, aveva già preannunciato quest’estate di voler fare ricorso al fondo di liquidità anche in vista della necessità di rimborsare, nel secondo semestre di quest’anno, debito per 5,75 miliardi. Il fondo ha una dotazione complessiva di 18 miliardi ed è stato creato in luglio dal Governo per aiutare le regioni a rifinanziare il debito. (Source)

Ma non solo Spagna… Proseguono gli incontri a livello Europeo. Meeting Italia-Germania alle porte e poi incontro Germania-Cina. La coperta è corta, mancano i denari e la Merkel vuole chiedere a Pechino un sostegno, tramite acquisti di bond europei, nella fattispecie indovinate di chi?

Per risolvere la crisi dell’euro Angela Merkel intende convincere i responsabili cinesi ad acquistare bond italiani e spagnoli. Lo rivela lo “Spiegel”, che ha appreso la notizia da fonti del Governo tedesco. Il settimanale scrive che le sue fonti hanno fatto «espressamente riferimento alla possibilità che Pechino possa acquistare direttamente titoli di Paesi in crisi come Spagna e Italia, poiché attualmente i tassi sono alti e di conseguenza i bond attraenti». (Source)

Banche Italiane: taglio rating di Fitch

Ma non basta. Arrivano tegole anche sulle banche italiane. Nuova pioggia di downgrading sui nostri istituti di credito. Si tratta di Banca Popolare di Sondrio, Banco di Desio e della Brianza, Bpm, Carige, Banca Popolare Vicenza, Credito Valtellinese e Veneto Banca. Nel dettaglio è stato rivisto il giudizio sulle emissioni a lungo termine della Popolare di Sondrio e del Banco di Desio e della Brianza: il rating passa da ‘A-‘ a ‘BBB+’. Per la Bpm da ‘BBB’ a ‘BBB-‘. Per Carige, Popolare di Vicenza, Credito Valtellinese e Veneto Banca da ‘BBB’ a ‘BB+’. Al contempo Fitch ha confermato il rating di Bper e Credem, per entrambi a ‘BBB’. Per tutti gli istituti considerati sono negativi gli outlook sulle emissioni. Complice il peggioramento delle condizioni di mercato e della diminuzione dei margini.

USA: a rischio la AAA?

E sempre per questi motivi la stessa Fitch lancia l’alert sul rischio debito per gli Stati Uniti, una mossa che sa di politico oltre che di economico, visto il momento delicato a livello di convention negli USA pre elezioni presidenziali. I motivi, in realtà sono più che difendibili e li conosciamo benissimo. Se non arrivano nuove proroghe del Consiglio sugli sgravi fiscali decisi in passato, c’è il rischio di un aumento vertiginoso delle tasse per gli americani. Se poi a questo aggiungiamo il taglio alle spese federali (100 miliardi di USD) è semplice poter dire che siamo ad un passo da una nuova recessione negli USA: ed ecco perché Fitch parla di rischi downgrading per i Treasury Americani. Benvenuto “fiscal cliff”…
A questo punto, la domanda sorge spontanea. Possibile nei prossimi giorni, in concomitanza con il Meeting di Jackson Hole, l’annuncio di un nuovo QE (quantitative easing)?
Molto molto difficile, sia perche non ci sono le condizioni economiche per giustificare, oggi, un nuovo QE e sia perché la coperta è cortissima… e poi con le elezioni alle porte, saranno tanto aggressivi da far partire proprio ora una nuova politica monetaria aggressiva? E se lo faranno, significherà che sono veramente alla frutta?

Bene, direi che c’è abbastanza carne al fuoco per ricominciare a meditare sulla crisi che…non era quasi finita?

STAY TUNED!

DT

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4 commenti Commenta
ricky63
Scritto il 29 Agosto 2012 at 09:27

Scusa, Dream, ma non è che si parli per caso di 5 miliardi di eruro e non 5.000????

    Scritto il 29 Agosto 2012 at 09:35

    Ehm… corretto… Volevo scrivere milioni, ho corretto… Causa fretta… Chiedo venia… Ora è ok!
    Grazie per la segnalazione!

pinco14
Scritto il 29 Agosto 2012 at 10:17

ciao Dream
Con che probabilità in % vedi la possibilità di un annuncio di nuovo QE a J.Hole o al prossimo meeting di settembre della FED?
Secondo me non ne vedo le ragioni con lo SP a 1400 (nè tantomeno ragioni politiche con le elezioni alle porte), ma mi colpisce la debolezza del dollaro di qs. giorni (euro tornato stabilmente sopra 1,25), mentre mi sarei aspettato il contrario cioè un euro debole vista anche la possibilità di acquisti di titoli di debito da parte della BCE

Scritto il 29 Agosto 2012 at 10:19

pinco14@finanza,

Io dico un 15%… Ovvero MOLTO bassa

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