Un tranquillo giovedì di paura

Scritto il alle 10:11 da Danilo DT

Sono sconcertato per quanto è successo nella giornata di ieri. Certo, ne abbiamo parlato tanto ma mai mi sarei immaginato che si arrivasse a tanto. Un crollo del Dow Jones di 1000 punti, poi in parte recuperati. Un -9% da incubo tremendamente pilotato e spinto dall’high frequency trading e dalle grandi banche USA.
Per farla breve, l’ennesima prova che si stanno facendo i soldi sulla pelle dei risparmiatori e possono muovere e fare quello che vogliono. Da tempo definisco i mercati finanziari un Far West. In confronto il Far West è nulla.

 

Ore 11 – Moody’s comunica al mercato la sua view decisamente a favore della possibilità di un rischio contagio, includendo, oltre a i soliti noti, Spagna e Portogallo, anche Italia e Gran Bretagna

Ore 13.45 – Bankitalia non ci sta e replica: “ il nostro sistema bancario è tra i più solidi in Europa”

Ore 17.15 – la borsa italiana tracolla. Unicredit ed intesa SanPaolo sono sospese per eccesso di ribasso. Wall Street è in deciso calo. Gira voce che il sistema bancario italiano sarà preda della speculazione e subirà un effetto contagio che lo manderà in crisi.

Ore 17.20 – la tensione sale e vengono prese di mira non solo le banche italiane ma anche i titoli di stato. BTP in deciso calo. La speculazione prende il sopravvento anche sui bond governativi italiani. L’Euro tracolla.

Ore 18,17 – (fonte Ansa) L’attacco e’ partito dopo un report di Moody’s che ha allineato le banche del nostro Paese a quelle spagnole, portoghesi, irlandesi e della Gran Bretagna: tutte considerate a rischio di contagio se, scrive l’agenzia di rating, ”le pressioni dei mercati sui rating sovrani (cioe’ i giudizio sulla sostenibilita’ del debito degli Stati, ndr) aumentera”’. Un giudizio che ha gettato una luce sinistra sul nostro sistema bancario, considerato tra quelli che hanno reagito meglio alle tensioni che da due anni imperversano sui mercati.

Ore 20.15 – Bankitalia ribadisce con forza l’ingiustificato giudizio di rischio sul sistema bancario italiano, sull’Italia e sull’effetto contagio.

Ore 20.46 – il tracollo. Sembra che un operatore sbagli a pigiare un bottone e…arriva il tracollo. Wall Street va a -9%

Ore 22,00 – La borsa USA recupera parte delle perdite. CFTC e Sec indagano sull’errore che ha fatto tracollare i mercati. ”Lavoreremo con le altre piattaforma di scambio per adottare misure appropriate a tutela degli investitori. Renderemo le conclusioni pubbliche e forniremo delle raccomandazioni” . Incredibile. Oltre il danno la beffa e ci prendono pure in giro.

In linea di massi questo è quanto è successo ieri. Certo, se andiamo a vedere la giornata , due sono i fatti che hanno destabilizzato il mercato:

1) il giudizio di Moody’s sulle banche e sui paesi PIIGS (Italia compresa)
2) L’errore del trader

Siccome io sono un po’ dubbioso che tutto sia avvenuto per puro caso, vorrei farvi vedere un paio di cose.

 

High Frequency trading e stop loss

 

Quanto contava quota 1150? Tantissimo. In molti si erano posizionati con uno stop proprio sotto a questo livello. Dal grafico intraday potete vedere che il tracollo è arrivato praticamente dopo la rottura di tale livello. E’ un po’ come se, in un mercato spinto al ribasso dalle news di Moody’s e dalla negatività dovuta alla rottura di un livello importante, fosse stato ulteriormente spinto dalla “mano invisibile” e birbantella di un operatore che si è sbagliato e ha passato un ordine errato.

Tutto questo non può essere archiviato con una semplice procedura di errore. Immaginate quanti soldi si sarà fatto QUALCUNO giocando sporco, facendo saltare artificiosamente stop loss a manetta. Anche perché , sembra, non ci siano prove dell’errore.
Quindi?
Quindi la storia del trader è una scusa BELLA E GROSSA. Era tutto architettato ad arte. Pauroso.
E ad enfatizzare i ribassi ci hanno poi pensato i sistemi automatici ed i sistemi di high frequency trading.
Infatti gli High Frequency Trading (HFT) prevedono l’esecuzione automatizzata di milioni di ordini di compravendita quasi in contemporanea sui diversi mercati finanziari: si tratta di scambi che avvengono nel giro di frazioni di secondo rendendosi di fatto invisibili alla maggior parte degli operatori. Sono circuiti di negoziazione paralleli all’interno delle borse Usa costituiti dall’insieme degli scambi realizzati dai sistemi di trading automatico. Su questo argomento vi rimando ai post dedicati e all’ottimo lavoro di Mattacchiuz che potrete vedere nella categoria HFT che potete visionare cliccando sulla scritta “ High Frequency Trading “.

Il ruolo di Moody’s

 

E non è nemmeno un caso, forse, che Moody’s si sia pronunciatain questo modo sui PIGs proprio in questa giornata nera per le borse.
Piccola curiosità. Volete sapere chi sono i principali azionisti di Moody’s? Eccovi serviti.

CDS PIIGS

E i CDS? Tracollo. Grecia va oltre a 1000 bp stamattina. E’ il caos.

Morale

 

Situazione tecnica deteriorata. Ogni rimbalzo potrebbe essere una buona occasione per chiudere le posizioni. Ieri come sapete ho tentato un trading LONG che è stato chiuso in giornata causa Stop Loss (che mi ha per l’ennesima volta salvato le piume). Vista l’importanza dei supporti rotti, ci stava pienamente lo stop & reverse. MA non me la sono sentita,e ho sbagliato. Ma pazienza. Ora me ne sto a guardare un mercato che, stando alla legge Merlin, dovrebbe essere chiuso subito con tanto di carcere per un po’ di meretrici e di papponi…. Non so se rendo l’idea…

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