Telecom e Bilderberg Group: nesso casuale?

Scritto il alle 11:19 da gremlin

Nel 2012 Enrico Letta, allora deputato semplice in quota PD, viene invitato a partecipare al meeting annuale del Club Bilderberg di cui vi risparmio le storie para-massoniche che lo caratterizzano visto che in internet si trova di tutto e quindi do per scontato che si sappia almeno che si tratta di una organizzazione che ama circondarsi di gente che occupa cariche di potere (es. politici e manager) o che abbia capacità di influenzare l’opinione pubblica (es. giornalisti). Ovviamente questa gente, che non rifiuterebbe per nulla al mondo un invito così prestigioso, contraccambia svolgendo la proprio attività ANCHE secondo i desiderata dell’Organizzatore.
Gli invitati, quando tornano in patria e si rimettono dietro le loro scrivanie, rilevano immediatamente un’accresciuta stima/considerazione/timore da parte di conoscenti, amici, parenti, colleghi, dipendenti ed eventuali datori di lavoro.
Con grandissima invidia dico che dev’essere una gran bella soddisfazione sentirsi parte, anche come semplice costoletta, di un Gruppo così potente e venerabile.

Nel 2013 c’era anche Bernabè insieme a Monti, Gruber e gli AD di Mediobanca, Intesa e Techint. Non sapremo mai se la Cupola – espressione metaforica che indica una rete di enti e persone che organizzano eventi globali per controllare e decidere della vita di altri enti e persone sparse in tutto il mondo – ha influenzato via Bilderberg Group anche Bernabè e Letta sull’attuale ennesimo furto a danno delle migliaia di azionisti piccoli, medi e anche grandi (es. i fondi) di Telecom Italia.
Il sospetto che il Bilderberg abbia in primis indicato Enrica Letta come premier italico “gradito” (ovviamente si mormora che a breve anche lui diventerà un Fratello massone, adesso è ancora nella fase iniziatica) è forte. E a sentire ieri Letta che diceva: “Telecom è un’azienda privata e noi vigileremo sull’occupazione” il sospetto si rafforza perchè di fatto Letta ha dichiarato che non si opporrà a questo progetto della Cupola di toglierci la sovranità nazionale sulle reti di comunicazione.
Semplicemente scandaloso. Ora tutte le volte che vedrò Letta in televisione me lo immaginerò sempre con le brache calate e a 90 gradi, e senza bisogno dei google glass.
Telecom è controllata da Telco, società non quotata la cui maggioranza è detenuta da Intesa, Mediobanca e Generali legati da una patto di sindacato; sono questi i “proprietari” che hanno ceduto le loro quote per 841 milioni a Telefonica ad un prezzo nettamente superiore a quello di mercato. Telefonica acquisirà quindi il controllo di Telecom Italia attraverso il controllo di Telco,  ma rimanendo sotto la soglia del 30% in Telecom si evita l’OPA. Il piano è perfetto.
Ecco quanto ha dichiarato Vegas presidente Consob: “In un’operazione come quella su Telecom, in cui oggetto dell’acquisto è’ una partecipazione in una società non quotata (Telco) che detiene una partecipazione di rilievo in una società quotata (Telecom) che costituisce parte prevalente del suo patrimonio, perché ci sia obbligo di opa devono perciò verificarsi due condizioni: che l’operazione comporti l’acquisizione del controllo di Telco da parte di Telefonica; e che Telco detenga piu’ del 30% di Telecom. La prima condizione non sembra al momento soddisfatta perché gli accordi tra gli azionisti Telco limitano il potere di Telefonica in quanto le azioni che Telefonica ha acquisito a seguito dell’aumento di capitale riservato (e che portano la sua partecipazione in Telco sopra il 50%) sono private del diritto di voto fino al 1 gennaio 2014 e comunque subordinatamente all’ottenimento di tutte le autorizzazioni regolamentari e antitrust (incluse quelle in Brasile e Argentina). La seconda condizione, cioè la detenzione di più del 30% di Telecom da parte di Telco, non è soddisfatta perché Telco detiene solo il 22,477% di Telecom e Telefonica non detiene direttamente azioni Telecom. Quindi la sua partecipazione complessiva in Telecom, anche al momento in cui dovesse acquisire il controllo di Telco, sarebbe inferiore al 30%, a meno che non vengano effettuati ulteriori acquisti”.

Ricordo anche che la privatizzazione di Telecom è uno di quegli eventi funesti, al pari di Alitalia e altri, a cui non è seguito alcun decreto attuativo della legge sull’esercizio della golden share di Stato. Quindi i soci di maggioranza di Telecom, grazie al servilismo e malaffare della politica nostrana, oggi hanno le mani libere per cedere un’attività strategica ad un gruppo super-indebitato spagnolo colabrodo (che riceverà il necessario finanziamento per l’operazione da banche spagnole che hanno sicuramente le necessarie garanzie per il rientro del loro prestito, ma da parte di chi?) utilizzato per gli interessi di qualche potentato internazionale (ci sono ad esempio grossi interessi sulla gestione delle comunicazioni in Brasile).
In rete c’è parecchio sull’argomento, questo articolo copre bene un aspetto del furto politicizzato di Telecom.

Registriamo quindi un altro tristissimo capitolo di un‘Italia senza futuro, sempre più povera ma ugualmente ricca di ladroni organizzati e di imprenditori pregiudicati.

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16 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 25 Settembre 2013 at 11:45

Esprimo un parere personale.
Su questo Bilderbrg Group in Italia si fa una sacco di dietrologia, forse perchè ha un nome straniero con cui è facile riempirsi la bocca nelle discussioni da bar.
In realtà si tratta di una riunione annuale ad inviti con liste pubbliche dei partecipanti, che potete tutti vedere con una semplice ricerca in google (“bilderberg partecipants” ndr).
Sfogliacchiando tali liste e le opportune “classifiche” che ne derivano si evincono cose interessanti
Vi hanno partecipato negli anni personaggi di ogni genere incluso, per dire, Lilli Gruber e tale Sigurnesson, il “re” dei gamberi surgelati Finlandese, assieme ad altri giornalisti e imprenditori dei più svariati rami e nazionalità
Numericamente il Paese che ha “fornito” dal 1954 più partecipanti non USA è…il Portogallo.
Ora che i destini del mondo siano decisi dai Portoghesi o passino per le mani del “re” dei gamberi surgelati la trovo un’idea bizzarra 🙂
Si tratta di una riunione, un happening variopinto del “who’s who” internazionale del dato momento, non ci vedo chissà quali congiure massonico-totalitarie…le riunioni riservate semmai le fanno alcuni, certo più riservatamente, in appositi “bunker” anti-intercettazione (ne conosco uno di una banca d’affari a Milano…) 😉

icebergfinanza
Scritto il 25 Settembre 2013 at 12:04

atomictonto@finanza,

…infatti il Portogallo è stato smembrato svenduto è rimasto poco o niente… chi decide è la plutocrazia mondiale, il resto, chi partecipa a vario titolo, sono solo pedine finanziate per fare scacco matto.

luigiza
Scritto il 25 Settembre 2013 at 12:05

atomictonto@finanza,

Concordo con quello che dici ed aggiungo: meno male che tali riunioni si tengono.
Meglio mille volte un Bildeberg ed una Trilateral che una assemblea di troskisti de’ sinistra anarchica e comunista.

Meglio pochi e competenti. Che poi siano anche influenti non sarebbe neppure male.

idleproc
Scritto il 25 Settembre 2013 at 12:39

luigiza@finanza,

atomictonto@finanza,

Buona fortuna.

Umberto Ceratti
Scritto il 25 Settembre 2013 at 12:52

luigiza@finanza,

atomictonto@finanza,

Detto scherzosamente, ma non troppo, vi piace farvi maltrattare come estensione nella vita quotidiana di una forte tendenza sessuale sadomasochista o è proprio che siete convinti di quello che avete scritto? Nel secondo caso la situazione è più grave perchè quasi incurabile.

paolo41
Scritto il 25 Settembre 2013 at 12:53

dovreste andare un po’ più indietro, quando fu privatizzata Telecom la prima volta, acquistata da “capitani coraggiosi” (come li definì la stampa di allora) con il beneplacito di “baffino” e del PD.
Azienda acquistata con il metodo del “leverage buy out” cioè utilizzando l’aumento del debito della azienda stessa. Ricchi dividendi e ricchi stipendi agli “executives” non hanno fatto altro, poi, che far splafonare il debito, peraltro senza fare investimenti di sviluppo (per chi se ne intende un po’ ci sono ancora decine di migliaia di “doppini” in giro).
Stessa situazione con il cambiamento del “capitano”, con continuazione delle azioni piratesche sopra menzionate. E lo stato o governi che dir si voglia costretti a guardare, fino al momento dove sono dovute intervenire banche e assicurazioni per tenere in piedi la baracca, perché di baracca veramente si tratta.
A mio avviso la mossa di Telefonica è un semplice paravento; prima di tutto Telefonica è contraria alla vendita della rete (grosso errore strategico essendo la rete dissolvibile nell’attuale configurazione e progressivamente sostituibile dalla concorrenza nel tempo), inoltre non è all’altezza, da un punto di vista tecnologico, per competere con i grossi attori internazionali. Quindi prima o dopo sarà costretta a vendere (naturalmente guadagnandoci)…….

luigiza
Scritto il 25 Settembre 2013 at 13:02

Umberto Ceratti,

Senti Umberto quelli che veramente contano in questo mondo gli affari loro se li fanno a porte chiuse e non sbandierano ai quattro venti le date delle loro riunioni.

E’ gente decisamente più sveglia dei vecchi cicisbei che fanno passerella annuale al Bildeberg.
Questi ultimi sono il loro paravento ad usum del popolo che si ritiene, a torto, sovrano.

andrea4891
Scritto il 25 Settembre 2013 at 13:14

ok, questi Bilderberg invitano pubblicamente, alla luce del sole, ma LORO ESATTAMENTE CHI SONO ?? e alla fine delle loro riunioni DOVE pubblicano il Manifesto delle Decisioni Prese ??

non credo che Letta si sia autoinvitato …………. CHI lo ha invitato ?? perchè se si è autoinvitato la prossima volta ci provo anch’io

andrea4891
Scritto il 25 Settembre 2013 at 13:18

luigiza@finanza,

masssììì questi Bilderberg non contano un tubo, son solo stati bravini a invitare due ns futuri presidenti del consiglio, Monti e Letta ………. hanno solo avuto cu**

luigiza
Scritto il 25 Settembre 2013 at 13:24

andrea4891@finanzaonline,

Andrea non é che quelli hanno solo avuto cu**, é che personaggi scialbi, di nessun nerbo morale alla Monti e Letta, gongolano alla sola idea di essere convocati e si mettono immediatamente a disposizione per smodata vanità e ambizione (ed a volte neppure apettano la convocazione. Ricordi il pizzino di Letta indirizzato al neo Primo Ministro Monti? Stessa pasta di servi.)

Ma le decisioni son già state prese altrove.

john_ludd
Scritto il 25 Settembre 2013 at 13:29

vorrei rifletteste un attimo che Telefonica ha 50 miliardi debiti, 3 volte il MOL e Telecom 30 miliardi, 5 volte il MOL. Sono entrambe aziende finanziariamente defunte, la seconda di più, in un settore dove servono investimenti giganteschi. Molto più semplicemente i padroni del loro debito sono preoccupati di riavere indietro i loro soldi e tentano di ridurre il proprio rischio. Questi padroni sono il sistema bancario europeo, annegato in un debito infinito… e così giocano a nascondino, questo lo sposto da qui a lì e questo da qua a là. Risultato netto = zero. La capacità di investimento di queste società è una frazione infima di quanto possano permettersi società di altri continenti. Nella più lercia delle città cinesi esiste una rete dati ad alta velocità, a Hong Kong la linea a 100 Mbs arriva anche nei cessi pubblici. Persino a Bangkok e Hanoi le reti tlc sono un bel pò meglio delle nostre. Nessuno investe in Europa e in USA, anche in Germania gli investimenti sono in calo da un decennio e la rete elettrica e di tlc in USA è peggio che in Thailandia. Dai ragazzi datevi una svegliata. Se vi piace consolarvi trovando il responsabile nell’uomo nero di turno, andate in pace.

    Scritto il 26 Settembre 2013 at 07:47

    Dici bene John, a questo proposito ieri ho twittato in rete questo “cinguettio”

pecunia
Scritto il 25 Settembre 2013 at 13:46

già, e noi “retail” dovremmo sostenere un aumento di capitale per ridurre il rischio agli ingombranti “padroni del loro debito” (come dice John_Ludd ) ?…….
col cavolo!

per non parlare di : 1,09 ad azione, quando sul mercato è 0,59. Complimenti!

gremlin
Scritto il 25 Settembre 2013 at 14:12

Bernabè oggi ha detto che lui non sapeva nulla, questa storia l’ha appresa dai comunicati stampa. Senza pudore.

Ha detto anche che questa storia è figlia del sistema Italia, è evidente che ha difficoltà a pronunciare la parola “politica” forse perchè siede su una poltrona e su uno stipendio che la politica gli ha dato.

Ha evocato lo spettro del downgrading sul debito societario e ha introdotto il concetto “mo’ un po’ di soldi li chiediamo al mercato che ora c’ha parecchia liquidità” che tradotto significa che in tempi rapidissimi si annuncerà un aumento di capitale.

Prego cortesemente i possessori di azioni di vendere ora prima di rimanere incastrati un’altra volta. Forse non tutti sanno che Telecom è in bear market epocale dal gennaio 2005 e da allora perde l’82% , aggiungi i dividendi e togli l’inflazione sempre di mega-fregatura si tratta

pecunia
Scritto il 2 Ottobre 2013 at 10:35

Buongiorno Gremlin,

alla luce degli ultimi fatti, compresa la quasi dimissione di Bernabé, cosa ne pensi del “risveglio” di Telecom????

grazie :))

gremlin
Scritto il 2 Ottobre 2013 at 11:07

pecunia@finanza,

tecnicamente è in bear market secolare e rialzista di brevissimo e mancano conferme per una rialzo più duraturo (ha da superare ancora una trend discendente e una resistenza statica)

si tratta di titolo altamente speculativo e troppo volatile

è buono solo per le scommesse

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