TED SPREAD , MUTUI E INCONGRUENZE

Scritto il alle 12:33 da Danilo DT

budget_deficit_080909_mn.jpgIl parametro definito Ted  Spread sarà probabilmente sconosciuto ai più, però a livello internazionale è sicuramente uno dei più seguiti in questo momento. Ma partiamo dall’origine.

Cosa è il Ted Spread? E’ dato dalla differenza tra 2 parametri: il rendimento del T Bill USA (Il BOT a 3 mesi americano, tanto per intenderci) e il tasso LIBOR (tasso interbancario).

Cosa rappresenta? E’ sicuramente un importante indicatore che dà la possibilità di percepire la rischiosità sul mercato del credito. Un Ted Spread in aumento è sinonimo di aumento di rischiosità nel settore del credito e quindi, spesso, è accompagnato da correzioni sui mercati finanziari, in quanto percepisce un aumento della rischiosità.
Un cugino del VIX, l’indice della paura.


TED SPREAD LIBOR T BILLCome mai percepisce il rischio di credito? Il Ted Spread parte da un presupposto. Considera l’investimento in T Bill come a rischio ZERO, mentre considera il LIBOR potenzialmente più a rischio. Se lo spread aumenta, significa che c’è più rischio nel settore finanziario.
Storicamente questo spread si è sempre aggirato sui 20-40 basis point. (0.20 – 0.40%). Però ultimamente le cose sono molto cambiate. Questo spread si è molto allargat a causa della crisi del settore dinanziario, per poi “ridimensionarsi” (ma non ai livelli tradizionali) nelle ultimen sedute grazie agli interventi dei governi e delle banche centrali. Il grafico qui a fianco illustra perfettaemnte questo scenario.

Un indicatore che però…avevo creato sull’Euro

I lettori più attenti avranno però notato una cosa. Nel nostro piccolo, il TED Spread noi lo conoscevamo già, sotto un’altra forma, che considero migliore per noi europei.
Guardate questo post (CLICCA QUI)  e ditemi…non è il Ted Spread europeo? Assolutamente si. Sono ormai mesi che io monitoro lo spread tra il tasso BCE e l’Euribor. In linea di massima è la medesima cosa, solo che il TED Spread è in US Dollar, mentre il nostro indicatore è in Euro.
Dovremmo dargli un nome…. Come lo battezziamo?
Scherzi a parte, come per l’indicatore Euro, anche il Ted Spread fotografa perfettamente il rischio sull’interbancario.

Devono cambiare le regole sui mutui

Analizzando questi parametri cosa risulta evidente, guardando le cose dal punto di vista dei cittadini e non delle banche? Che lo spread è aumentato sensibilmente. Il che significa che la differenza dai tassi BCE ed Euribor è notevole. E chi la paga questa differenza? Colui che ha un mutuo sulla casa.
Ma è giusto che sia proprio il povero intestatario di un mutuo a dover PAGARE la tensione che c’è sul mercato tra le banche e la mancanza di fiducia sull’interbancario?
SECONDO ME E’ UN FURTO.

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Parametrare i mutui al tasso REPO BCE?

Molti di voi potrebbero dire: parole, parole, parole ma bisogna anche proporre… Molto bene , io la soluzione ce l’avrei, ma le banche non l’accetterebbero mai.

Una soluzione sicuramente più corretta e coerente ma meno remunerativa per il settore bancario che, causa la grande crisi, dovrà continuare a leccarsi le ferite per lungo tempo.
Cosa propongo? Parametrizzare i mutui a tasso variabile non più all’Euribor ma ail tasso REPO della BCE, più uno spread. Mi sembra la soluzione più giusta in assoluto. Cosa significherebbe oggi? Significherebbe che, in media, i tassi variabili dei mutui sarebbero circa l’1.25 % in meno.

Non vado oltre….

STAY TUNED!

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