ASSISTENZIALISMO ALLO STATO PURO

Scritto il alle 11:47 da Danilo DT

ambulanza.jpg“Farò in modo che il sogno americano resti non un’utopia pura e che gli americani possano nuovamente sentirlo realizzabile”.

 

In un’epoca dove la crisi auto sembra dominare, questa è la frase che Obama non ha ancora detto ma che, forse, calzerebbe a pennello per dare un senso, una ragione a tutto quello che viene fatto. (ndr: poi magari lo ha detto e mi è sfuggito, che volete…)

 

La politica americana fa quello che non avrebbe mai immaginato qualche mese fa. Se dovessi dargli un attributo, sintetizzerei il tutto con una parola: assistenzialismo. In molti mi diranno: “ma cosa vai dicendo, la Talf se l’è inventata Paulson, mica Obama o ancor meglio Geithner.”Vero. Ma solo in parte. E’ secondo me impensabile che, in queste operazioni, non ci sia il benestare e la complicità della nuova amministrazione. E non è solo indispensabile, è necessario.

Con la TALF oltre 800 miliardi di ossigeno

Con piano TALF si prevede un’altra cifra folle a disposizione delle banche e dei privati: 800.000.000.000 $ (ottocento miliardi!) indirizzati soprattutto al riacquisto di assets illiquidi, i famosi “titoli tossici” derivanti dalle cartolarizzazioni dei mutui (600 milioni), più un sostegno ai crediti al consumo e prestiti ai privati, che come anticipato mesi fa su questo blog, saranno la nuova grana da cui dovranno ben guardarsi gli amici di Obama nei mesi prossimi..

Un’altra cifra folle. Non c’è che dire, il buon Paulson e la classe governante (compresi i nuovi) non sanno più dove attaccarsi e si giocano gli ultimi jolly. La situazione sta deteriorando ulteriormente, e sarebbe stupido non rendersi conto che tutti questi piani di salvataggio hanno un logico rovescio della medaglia. E il rovescio della medaglia è una cosa che, sono sincero, non avrei mai immaginato di dover discutere.

Chi garantisce lo Zio Sam?

 

Assistenzialismo. Miliardi di dollari a pioggia sul sistema, un colabrodo che fa acqua da tutte le parti. Lo Stato ha preso la strada giudicata “soft”, appoggiando e rattoppando il sistema un po’ ovunque. All’appello manca il settore auto, ma escludo la possibilità che , a questo punto, non ci sia anche l’appoggio verso quel ramo nevralgico del tessuto economico americano, senza poi dimenticare l’effetto domino su banche ed assicurazioni (anche per i CDS) che deriverebbe, ad esempio, dal fallimento di una GM o di ua Ford. Però…come diceva il buon Lubrano: “la domanda sorge spontanea”.Lo Stato garantisce tutto e tutti, ma la sua situazione economica e di debito sta gradualmente peggiorando sempre di più. Se lo Stato garantisce tutti, chi garantirà lo Stato stesso?Da qualche parte già leggo della possibilità di un default della nazione americana. E’ ovviamente prematuro parlarne, ma resta il fatto che fino a qualche mese fa mai e poi mai si sarebbe immaginato di arrivare a discutere sulla solidità della grande nazione USA. Anche perché, se i miei conti non sono errati, siamo solo ALL’INIZIO dei salvataggi. Di marcio ce n’è ancora tantissimo in giro (vedi ad esempioi SIV), le difficoltà del sistema sono sono uscite tutte allo scoperto. E quindi aspettiamoci pure nuove crisi, nuovi settori in difficoltà e…nuovi interventi del Governo. E l’inflazione, prima o poi, uscirà allo scoperto.

Statene certi, ne vedremo delle belle…

 

 

STAY TUNED!

 

 

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