Spread Bund-BTP: aumenta il rischio default Stati

Scritto il alle 12:50 da Danilo DT

La situazione dei vari PIIGS non è certo confortante.
Lo spread Bund BTP è tornato a lievitare considerevolmente, raggiungendo quasi i livelli visti con la crisi della Grecia. Pensandoci bene, la coerenza c’è, in quanto stavolta il problema non è più nel Mar Mediterraneo ma nel Mare del Nord con un’Irlanda che fa acqua da tutte le parti (scenario denunciato molto tempo fa sulle pagine di questo blog, do you remember?), come abbiamo avuto modo di vedere analizzando i CDS sui PIIGS qualche giorno fa.

La logica ci farebbe pensare che con l’allargamento degli spread tra titoli periferici e benchmark di solidità, si assista ad un generalizzato aumento della percezione del rischio finanziario. In parole povere un nuovo RISK OFF con correzione anche di commodity ed equity. Ma questo periodo è strano, drogato e imprevedibile, causa QE II, G20 & Co. Ma riusciranno Bernanke e i suoi Dollari a pareggiare la potenziale forza distruttiva di quelle perdite nei bilanci delle banche irlandesi che è pari nientepocodimenoche al 55% del PIL dell’Irlanda?
Lo scopriremo solo vivendo.

Intanto ribadisco quanto già detto: il defalut di Grecia, Irlanda e forse Portogallo è ormai scontato, il che comporterà ad una rinegoziazione del debito con perdite in conto capitale tra un 30% ed un 50%. E questo deve essere un messaggio per chi vuole investire (e speculare, visto i prezzi attuali) sui titoli di questi periferici.

Ma a questo punto occorre tornare al titolo del post. E lo spread Bund BTP? E l’Italia?

Spread Bund BTP : verso i massimi di maggio

Spread Bund BTP

Il grafico parla chiaro. L’Italia paga le conseguenze per l’allargamento degli spread degli altri periferici. Ma esiste un rischio anche sull’Italia?
Non dimentichiamo MAI che esiste SEMPRE, su qualsiasi titolo obbligazionario un rischio emittente. Quindi è impossibile poter dire che un bond è a rischio ZERO. Però in quensto caso mi sento di poter dire che l’Italia paga dazio senza colpa.
Morale: il pericolo oggi sta altrove. E, anzi, guardando il grafico capite che si stanno generando piccole opportunità di acquisto e di trading.
Ovvio, parere personale.

DT

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Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

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15 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 11 Novembre 2010 at 12:15

In mattinata sembrava prevalere la preoccupazione del debito Irlanda e soci, poi ci sono state dichiarazioni che l’EU non permetterà un default della “al verde” Irlanda e le borse hanno corretto il calo. Credo che cominci a destare qualche preoccupazione anche la situazione politica italiana.

50 cent
Scritto il 11 Novembre 2010 at 12:22

OT – MANCA IL POST ADATTO
Ieri scrivevo che secondo me si potrebbe salire ancora sostenuti dalla trendline tracciata da settembre e dalla MM20. Tra l’altro partendo da settembre si può anche tracciare un bel canalino ascendente e siamo prroprio nel mezzo dello stesso appoggiati a una fan.
Ieri lo spoore ha fatto un hammer e vediamo se oggi lo conferma.
Ok l’economia e i macro, ma guardiamo un po’ anche ai grafici, io da solo ho paura di vedere cose che non ci sono.
Ciao.
50

Scritto il 11 Novembre 2010 at 12:44

paolo41,
COME SEMPRE SI TENDE A SPARGERE OTTIMISMO. In realtò come ho scritto sopra, il problema è abbastanza grosso e necessita (secondo me finirà così) dell’intervento coordinato di BCE e FMI. Anche se sarebbe giusta la competenza solo della BCE, ma vedendo come è andata in Grecia (dove le grane sono tutt’altro che finite…)…

50 cent
Scritto il 11 Novembre 2010 at 13:07

Dream Theater,

Non era una critica, ci mancherebbe.
E’ solo che i post dei giorni indietro sono poco frequentati e quindi molte volte tendono ad essere abbandonati.
Mai messo in dubbio le tue scommesse, anche perchè tu non sei uno che scommette 😀

m75035
Scritto il 11 Novembre 2010 at 13:14

cmq l’immagine è bellissima!

caposci
Scritto il 11 Novembre 2010 at 14:30

Dt quando apre l’america???? è un pò che non mi è chiaro a che ora apre, per la chiusura mi sempre che rimanga sempre quella

caposci
Scritto il 11 Novembre 2010 at 14:47

mi sa che ho cpaio c’è stato un girono per il fuso orario cmq doverebbe aprire alle 15:30

l.b.chase
Scritto il 11 Novembre 2010 at 14:51

Purtroppo pronosticare su una base logica il default di uno stato piuttosto che di un altro non è possibile, visto che ogni volta che si presentano le condizioni per sentenziare un default interviene qualche geniale istituzione e mette una toppa (vedi grecia). Però! C’è un bel però grosso come un grattacielo e cioè queste toppe aimè e ailoro non servono a risolverli veramente i problemi, ma solo a spostarli nel tempo con la diretta conseguenza di renderli sempre più grossi e devastanti.
Per come la vedo io un paese che è destinato al fallimento perchè ha un’economia marcia dalla base, non può e non deve essere fintamente salvato a spese di tanta altra gente che con quel paese non centra e soprattutto non ha responsabilità. Purtroppo però gli schifosi che ci governano sono così impegnati a salvare i loro paradisi del bengodi, che gliene frega meno di niente di creare un bubbone ancora più grosso sulla pelle dei poveri cittadini comunitari. Quindi la morale è: inutile cantare vittoria se l’irlanda o la grecia o il portogallo non defaultano oggi, perchè significa soltanto che il botto lo faremo tutti insieme e anche più grosso domani…
Questa mi pare la classica situazione dove il familiare di un tossico, cercando di salvarlo finisce per drogarsi anche lui e così dopo sono 2 i casi disperati anzichè uno. Che SCHIFO!

Scritto il 11 Novembre 2010 at 15:27

l.b.chase@finanzaonline,

Spero ovviamente che tu ti stia sbagliando altrimenti…un default dell’italia sarebbe mooolto difficile da digerire.
Noi dobbiamo solo ringraziare che l’Italia è sempre stato un popolo di risparmiatori, con la maggiro parte del debito in mano agli Italiani, con un equazione:

debito pubblico+debito privato-risparmi

ci vede decisamente davanti a moltissimi altri stati ben più blasonati di noi.

Se il nostro tasso di risparmio (che cmq sta scendendo) e il nostro debito privato (che è salito) non fossero così alto il primo e basso il secondo, altro che Irlanda…

Scritto il 11 Novembre 2010 at 15:27

caposci@finanza,

Risposta esatta

m75035@finanza,

Per la serie…non c’è mai limite al peggio… un po’ troppo gufosa ma la trovavo simpatica… 🙂

l.b.chase
Scritto il 11 Novembre 2010 at 17:00

Dream Theater,

Se tu vuoi che l’Italia esca dall’agonia in cui ormai è proiettata da anni, ti devi solo augurare che defaulti e che gli italiani corrano a tagliare le teste dei politici marci e corrotti per poi ripartire da capo con una classe che almeno per qualche anno possa lavorare veramente nell’interesse del paese.
Se invece vuoi che vada avanti il paese del bunga bunga allora è tutta un’altra storia e va bene così.

Io non ho nessun interesse per il mio orticello personale che il paese collassi, ma se tutti continuano a guardare soltanto al proprio orticello, prima o poi questo sistema se lo mangerà lo stesso.

Quindi via il dente via il dolore..

ottofranz
Scritto il 11 Novembre 2010 at 17:56

Beh a vedere Intesa e Unicredit direi che ( per noi ) forse sarà meglio prendere una scala allungabile per il tipo della vignetta 😀 😆

paolo41
Scritto il 11 Novembre 2010 at 18:10

Dream Theater,

se non sbaglio, lo spread con il decennale del bund ha superato 1,8….

Scritto il 11 Novembre 2010 at 18:59

paolo41,

Eh si.. oggi giornata epica!

ottofranz,

Shhhhht… sennò poi dicono che portiamo rogna!!!! :mrgreen:

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