ROUBINI: SISTEMA FINANZIARIO IN BANCAROTTA

Scritto il alle 10:00 da Danilo DT

roubini-nouriel.jpgChi più chi meno, avrete tutti avuto modo di conoscere in questi mesi un personaggio, quantomeno sulle pagine di questo blog. Si tratta di Roubini il quale aggiorna sulle sue previsioni e sulla crisi delle banche, dei mercati e del sistema finanziario.
Nouriel Roubini, è un professore universitario della New York University. Di origini turche (nato ad Istanbul il 29-03-1958) è celebre per le sue previsioni negative, che purtroppo recentemente si sono sempre dimostrate fondate.

Recentemente, Dr. Doom (così viene anche chiamato Roubini) è tornato a parlare di banche e di economia. E lo ha fatto direttamente tramite un’intervista a Bloomberg  ed indirettamente tramite la sua società di analisi finanziaria RGE Monitor

.
E le cifre che ipotizza sono veramente da capogiro.

Sistema bancario USA in bancarotta

Permettetemi una premessa: non voglio fare terrorismo, non l’ho mai voluto fare e mai lo farò. Semplicemente riprendo quanto ipotizzato dal Prof. Roubini.

Circa un anno fa, Dr. Doom ipotizzava una perdita del settore bancario americano quantificabile circa 2.000 miliardi di dollari (2 trillions $). A quei tempi gli altri analisti stimavano una perdita invece di qualche centinaio di miliardi di dollari. Oggi invece, che le perdite sfiorano i 1.000 miliardi, Roubini aggiusta nuovamente il tiro, con alcune considerazioni affatto positive.

“Il sistema bancario USA è di fatto ormai insolvente, lo scoperto che potrebbe avere in seno il settore creditizio si aggira sui 3.600 miliardi di dollari. Se questa previsione si realizza, il sistema bancario USA è insolvente, in quanto parte da un capitale di 1.400 miliardi di dollari. Quindi è una crisi sistematica. Quindi siamo alle soglie della bancarotta del sistema. E Citigroup, Bank of America e le altre ne sono la più lampante fotografica. Questo negli USA, ma in Europa la situazione non è assolutamente migliore.”

Non voglio aggiungere altro, anche perché queste parole parlano da sole. Come ho detto in apertura, il tono delle parole di Roubini è sempre molto cupo e drammatico. Non dico di prendere tutto come oro colato. Dico sono di non disdegnare a priori le sue parole.

 

Bank Index

 

bank index crollo banche 21-01-2009Avevo ipotizzato giorni fa il crollo del Bank Index, l’indice che riassume le principali banche USA. Purtroppo la mia previsione era fondata. Ora la maggior parte delle banche quotano a livelli mostruosamente bassi. Ci siamo praticamente mangiati 30 anni di crescita artificiosa di capitalizzazione di borsa del settore bancario. E l’impressione è che, come dicevo, ne vedremo ancora dlele belle.

Sarà la soluzione giusta nazionalizzare tutto? E fino a dove si potrà nazionalizzare?

 

Tanti auguri Obama, ne hai proprio bisogno…

STAY TUNED!

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