RISK ON: i mercati sempre in rally e continuano ad ignorare i macroeconomici

Scritto il alle 09:48 da Danilo DT

Rally borsa guidato non di certo dai dati macro di ieri…

Che giornata, quella di ieri! Piazza Affari decolla letteralmente e va a quasi +3%, per l’esattezza a +2.93%. Evviva! Il tutto perché abbiamo un nuovo e giovine Presidente della Repubblica e si sta già parlando di fare un Governo! Lo spread Bund BTP collassa a 268bp, insomma è festa grande. E poi forse la Bce il 2 maggio taglia i tassi. Questo sì che è un mondo perfetto.
Anche perché i dati macroeconomici usciti ieri, insomma… sono “tanta roba”… o forse no…
Allora… vediamo un po’…

A) Indice manifatturiero USA: peggiore delle attese

Dai, capita, è un caso, sicuramente anche il grafico che denota una evidente stagionalità (e quindi una frenata nella fase primaverile) è forse non veritiero

B) Indice PMI Germania: peggiore delle attese

Beh, forse per par condicio, anche la Germania deve frenare sennò gli amici degli USA poi si irritano. Scherzi a parte, il discorso fatto prima per gli USA è sempre valido.

C) Indice PMI Cina: peggiore delle attese

Anche i Cinesi stanno rallentando considerevolmente? In effetti la Cina è proprio legatissima alle economie di Germania e USA quindi…fintanto che Pechino non avrà la forza di reggersi sulle sue gambe con i consumi interni, avrà forti difficoltà a restare fuori dal rallentamento globale.

D) Richmond Fed Manufacturing: peggiore delle attese

fa paio con il primo indice, e segnala rallentamento.

E) Vendite settore immobiliare USA: in linea con le attese

E finalmente un indice che rispetta le attese…

Ora siamo obiettivi, in situazioni di mercato ordinario, con un sentiment medio e senza le spalle coperte da mamma FED che continua imperterrita, assieme alla consorella BOJ a pompare denaro sul mercato, come si potrebbe giustificare una giornata di borsa euforica, basandosi sui dati macro usciti in giornata?

STAY TUNED!

DT

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15 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 24 Aprile 2013 at 10:14

DT ti faccio due domande:
1) con quali volumi la borsa italiana ieri è salita del 3% ?
2) sono gli italiani che muovono l’indice di borsa, o stranieri che usano una goccia del mare di liquidità in cui navigano alla ricerca di veloci guadagni ?
Non è una domanda polemica, io non ho possibilità di verificare ma le conclusione che se ne trarrebbero qualcosa potrebbero raccontarci sul medio termine.

Scritto il 24 Aprile 2013 at 10:26

john_ludd@finanza,

Figurati! Nessun problema!

Partiamo dalla prima…

1) con quali volumi la borsa italiana ieri è salita del 3% ?

Volumi discreti ovviamente guidati dalla speculazione. Ma avevamo dubbi? Il discorso è il solito. RISK ON- RISK OFF e il mercato o cerca il rischio totalmente o lo schiva. Quando è RISK ON si va a caccia degli asset e dei mercati più rischiosi.

Scritto il 24 Aprile 2013 at 10:28

john_ludd@finanza,

2) sono gli italiani che muovono l’indice di borsa, o stranieri che usano una goccia del mare di liquidità in cui navigano alla ricerca di veloci guadagni ?

La risposta l’ho già data prima. certo è che chiunque oggi scelga Piazza Affari NON lo fa con l’intenzine di “investire” ma solo di “speculare”.
Quindi essendo una piazza con un beta elevato rispetto ai benchmark europei tradizionali…

Scritto il 24 Aprile 2013 at 10:31

…intanto anche l’IFO fa le bizze. Ma poco interessa, dico bene?

bergasim
Scritto il 24 Aprile 2013 at 10:44

Scusa il Coca index coma va?

john_ludd
Scritto il 24 Aprile 2013 at 11:05

Dream Theater,

OK, grazie. Non è un mercato x me. Interessante che in questa fase di RISK ON non vengono x nulla venduti i porti sicuri. Vedo che il bund è sotto 1,3% e il t-bond è 1.7%. Gli unici movimenti sono sulle valute minori dove la volatilità è in forte aumento. Interessante, si potrebbero aprire delle opportunità insperate x chi ha una visione come la mia.

    Scritto il 24 Aprile 2013 at 11:21

    Quanto tu dici è esattametne quello che succede. i porti sicuri (quelli veri) non vengono venduti perchè non c’è una vera e propria rotazione di asset, ma verie propri acquisti legati ad eccesso di liquidità, la cui provenienza è nota.

Scritto il 24 Aprile 2013 at 11:23

bergasim:

Scusa il Coca index coma va?

Eccoti accontentato. Guarda come tira…

john_ludd
Scritto il 24 Aprile 2013 at 11:48

Dream Theater,

è davvero asfissiante questa assoluta mancanza di visione. E’ chiaro che una banca centrale può creare tutto il denaro che crede ma non può in nessun modo decidere dove e come questo denaro verrà impiegato. Solo la politica fiscale potrebbe ma il margine di azione dei governi è stato azzerato per tentare di salvare il sistema bancario che è nello stesso stato precario di prima perché i prestiti che ha elargito non possono essere restituiti, sono in settori non produttivi che risentono di una demografia negativa e/o in settori industriali ormai decotti. L’economia non può crescere perché frenata da fattori sui quali la politica monetaria è del tutto impotente e l’unica cosa che riescono per ora a fare è mantenere il costo di questo debito immane al minimo con la politica dei tassi zero. Non credo che Bernanke sia contento di vedere che la sua politica ha come effetto principale una febbre speculativa dagli esisti già scritti. Ma non ne possono uscire se non polverizzando qualche decina di trilioni di asset fantasma che mantengono l’illusione della sostenibilità delle pensioni prossime venture di una generazione di baby boomers che tuttavia dovranno essere pagate in cash vendendo azioni non si sa a chi. Senza il ritorno alla crescita al 3% il sistema si disintegra. Speranza vana che cozza contro i fondamentali che recitano di risorse sempre costose e in futuro non lontano scarse con 8 miliardi di persone che le richiedono. Mi chiedo, capisco i nostri politici che sono ignoranti come caproni, ma altrove… forse i politici sono stupidi anche là, pupazzi da immolare alla rabbia popolare mentre chi sa si prepara.

Lukas
Scritto il 24 Aprile 2013 at 12:34

Effetto della politica monetaria espansiva di Bank of Japan……..guardate la correlazione Euro/Yen e del nostro BTP…….giapponesi che comprano a mani basse i titoli dei Pigs….che sono gli unici che rendono qualcosa di accettabile……e si sa che calando lo spread la nostra borsa sale…..

john_ludd
Scritto il 24 Aprile 2013 at 13:52

Lukas,

Fantastico, sapevo che erano correlati, ma sono proprio uguali. Tuttavia questo non vuole dire che siano i giapponesi… non sono stati i giapponesi a vendere yen sinora ma tutti gli altri, dai fondi speculativi alla signora Mary e al signor Tom. Il resto lo fanno algoritmi di trading automatico che si auto rafforzano sulla base di correlazioni che essi stessi in qualche modo determinano. E’ la potenza del feedback che ogni ingegnere elettrico/elettronico conosce, ma che può agire in entrambe le direzioni. Se invece anche i giapponesi inizieranno vendere yen il cambio può precipitare a 180 in poche sedute, ma non credo che accadrà. C’è analisi di Richard Koo pubblicato di recente che ne parla. Sai, sono fissato con la macro economia invece che con il trading, è come la forza di gravità, alla fine ha sempre ragione lei.

Scritto il 24 Aprile 2013 at 14:46

Confermo, NON sono i giapponesi che stanno comprando i nostri BTP. Al momento stanno alla larga da Italia e Spagna. Questo è certo.
E’ piuttosto la nota dinamica RISK ON – RISK OFF a muovere i mercati

Lukas
Scritto il 24 Aprile 2013 at 15:04

john_ludd@finanza,

Caro John…ti confesso che tranne nel caso di specie…..anch’io subisco la forza di gravità della macro economia.

….. Se la politica monetaria giapponese non basta a spiegare il fenomeno dello spread italiano. Parte del “merito” se la prende sicuramente l’immane liquidità immessa sul mercato anche dalle altre Banche centrali. Bloomberg parla di un aumento dell’aggregato M2 (banconote e monete in circolazione, depositi in conto corrente, depositi bancari e d’altro tipo) di $ 22.300 miliardi dal 2007! Altresì contribuiscono le voci, sempre più insistenti, su un possibile taglio dei tassi d’interesse della BCE entro l’estate .

john_ludd
Scritto il 24 Aprile 2013 at 21:03

Dream Theater,

naturalmente… è sempre la stessa storia… fondi speculativi che prendono a prestito denaro gratis, vendono yen allo scoperto e comprano BTP e BONOS. Oggi i nostri sfortunati paesi sono terra di raid x i carry traders, una specie tra le più distruttive, arrivano in fretta e se ne vanno in fretta. Sono quelli che hanno combinato il macello in Asia nel 97 e tanti altri. Situazione da osservare con estrema attenzione perché se, come di solito sono, hanno una leva estrema, se lo S&P scende qui arriva il terremoto. Alla fine come affermo da anni, è la politica monetaria americana il grande cancro, quando avrà polverizzato il pianeta andrà su Marte. Non può finire bene ma spero che qualcuno alla fine li impicchi tutti a testa ingiù, magari i marziani.

john_ludd
Scritto il 24 Aprile 2013 at 21:04

Lukas,

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