RISCHIO SISTEMICO tra banche e stati: dove lo troviamo più marcato?

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

Questo blog è sempre stato molto attento a tutto ciò che ha a che fare con la “gestione del rischio finanziario”.
In un mercato sempre più complesso, si cercano di trovare nuovi indicatori e nuove analisi che possano “tarare” in modo più corretto dove stanno i veri rischi a livello globale.
Il Prof Engle  della NYU, è stato premio Nobel proprio per le analisi e gli studi sulla volatilità, elemento fondamentale per poter valutare la rischiosità di qualsiasi asset class.
Tramite la sua NYU Stern,  troviamo quello che, secondo una serie di analisi, rappresenta a livello USA il più grande rischio sistemico in assoluto.
Si tratta, come si temeva, della banca d’affari JPMorgan Chase.

Rischio sistemico USA

La la cosa più interessante è andare a vedere a livello GLOBALE dove, secondo la NYU Stern, troviamo oggi i rischi più elevati.

Rischio sistemico GLOBALE (STATI)

E scopriamo che il paese più pericoloso per gli equilibri economici globali non sono gli USA, ma il Giappone. E il risultato è condivisibile analizzando la sfrontata politica monetaria di Abe. Segue la Cina, con tutti i problemi di cui ho parlato in passato soprattutto in merito di shadow banking, e poi..udite udite, la strana coppia: USA e Francia.

E in Italia? L’analisi ci illustra soprattutto una banca, Unicredito, come vero rischio incombente, seguita da Intesa SanPaolo. Decisamente più distanti gli altri.

Rischio sistemico: ITALIA

E se parliamo invece di banche europee? Beh…credo abbiate già capito chi si trova in vetta…

Rischio sistemico: BANCHE EUROPEE

Se volete approfondire come vengono generati i risultati di queste analisi, potete approfondire la questione cliccando QUI. 
Così facendo, NON annoio nessuno, dò la possibilità a chi vuole andare a fondo, di potersi “acculturare” e, nello stesso tempo, spero di aver lasciato a tutti qualche messaggio su DOVE oggi ci siano i rischio sistemici maggiori.

STAY TUNED!

DT

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1 commento Commenta
kry
Scritto il 27 Settembre 2013 at 00:31

Mi sono sempre chiesto due cose,1) l’unione bancaria a chi fa comodo? con questi dati sicuramente gli italiani verranno sicuramente penalizzati. 2) quand’è che la francia comincerà a pagare tassi come i nostri visto che il pil è sempre più influenzato dalla finanza o meglio dal far finanza delle banche. A quest’ora quanti stati sarebbero falliti se fossero stati costretti a pagare tassi alti come i nostri, e non ditemi perchè gli altri non avevano berlusconi.

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