PIL PRO CAPITE: Italia crolla del 6,5% e la media Ue sale del 10%. E quindi va bene così?

Scritto il alle 16:35 da Danilo DT

Se analizziamo il PIL pro capite, notiamo che NESSUNO ha fatto peggio di noi.

Italia fanalino di coda. E sia ben chiaro, batte anche tutti gli altri PIIGS.

Se prendiamo in esame il periodo 2001- 2013 scopriamo che il PIL (prodotto interno lordo) pro capite del Bel Paese è sceso del 6,5%: tramutando il dato in cifre, si passa € 24.460 a € 22.874.

Nello stesso periodo, invece, la media UE ha fatto ben di meglio vista che NON SOLO non è scesa, ma è salita, e di quanto. Ben del 10% passando da 21.153 a 23.262 €. A certificarlo non è Topolino ma il Centro studi Promoter (Csp) che ha elaborato i dati di Eurostat.

Anche altri paesi hanno registrato una diminuzione del PIL pro capite nello stesso periodo, vale a dire Spagna, Portogallo e Cipro. Ma la cosa che impressiona è la violenta inversione di tendenza, in quanto l’Italia è l’unica nazione dell’Unione Europea dove si è passati da un virtuosismo che ci metteva davanti alla media dei paesi a livello di crescita (+15,6%) per poi diventare il peggiore (-1,7%).

In Germania ovviamente il PIL Pro capite salito del 32,5% (30.829 euro). Anche la Francia Francia ha mantenuto dati al di sopra della media europea, anche se in raffreddamento.

Insomma, chi più chi meno, in qualche modo ha aumentato la ricchezza, anche se di poco. Invece noi, in 12 anni, ci siamo IMPOVERITI come nessun’altro in Eurozona. Sarà un caso?

Se poi vogliamo fare un’analisi ancora più storica, eccovi un grafico che parte dal 1980. l’Italia è con la Grecia il peggio del peggio.

STAY TUNED!

Danilo DT

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6 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 15 Giugno 2014 at 20:55

lapalissiano, caro Danilo. Sono ormai più di dieci anni che continuiamo a evidenziare tutti i fattori che hanno condizionato e che continuano ad agire sulla discesa del nostro Pil . Se pensi che Renzi e Confindustria si sono cimentati proprio in questi giorni sull’etica o meno delle delocalizzazioni, conferma che concettualmente siamo, come minimo, dieci anni in ritardo.
Con questo non voglio dire che è solo il fattore “delocalizzazioni” che ha ucciso il Pil italiano facendo crescere quello di altre nazioni inserite nel contesto europeo; ci sono anche altri eventi o cause che abbiamo discusso tante volte e che è ormai quasi noioso continuare a evidenziare.
Comunque grazie per sempre tenerci informati dell’andamento della situazione.

Scritto il 15 Giugno 2014 at 23:24

grazie a voi! 😀

andrea4891
Scritto il 15 Giugno 2014 at 23:45

le delocalizzazioni ❓ 🙄

sicuramente 🙁

però io da profano penso che il PIL PRO CAPITE sia dato dal PIL del paese (senza commercio di droghe e prestazioni sessuali, please !!) diviso il numero degli abitanti ……. sbaglio ❓ ❗

se è così, vista la continua marea di “”migranti”” in arrivo, il numero di quelli che abitano il Belpaese – cioè il denominatore – incrementa enormemente, mentre la produzione – cioè il numeratore – ristagna perchè questa gente è totalmente improduttiva (se escludiamo i reati contro la persona e il patrimonio)

fabio_050420
Scritto il 16 Giugno 2014 at 18:37

Non capisco .. mi dareste un aiutino sull’istogramma dell’ analisi storica dal 1980 … Vedo, peggio di noi, ma meglio della Grecia un piccolo paese extra UE … La Svizzera. Non capisco .. Non me lo aspettavo… Che ne pensate? Nel grafico ‘national currencies’ significa che quello che leggo e’ il GDP in valuta locale (CHF) a prezzi costanti ? Chiedo per capire. Grazie, Fabio.

paolo41
Scritto il 16 Giugno 2014 at 19:18

andrea4891@finanzaonline,

ormai gli extra-comunitari regolarizzati superano i 4 milioni. Non trascuriamo inoltre che è aumentata l’anzianità della popolazione che comporta meno lavoro e meno consumi ( gli anziani tendono col passare degli anni ad essere più risparmiosi)…..

gainhunter
Scritto il 16 Giugno 2014 at 19:28

“Invece noi, in 12 anni, ci siamo IMPOVERITI come nessun’altro in Eurozona. Sarà un caso?”

No, non è un caso che dal 2002 una quota rilevante della produzione in eurozona si è spostata dalla seconda alla prima potenza industriale: se qualcuno guadagna qualcun altro deve perderci.

fabio_050420@finanzaonline,

Anche in dollari il dato del pil procapite deflazionato è simile:
http://www.tradingeconomics.com/switzerland/gdp-per-capita-ppp

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