Patto per la Crescita: aria nuova in Eurozona?

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

Qualcosa si muove. La votazione francese, che è solo arrivata alla prima puntata, ha di per se creato un po’ di scompiglio negli equilibri dell’Eurozona e potrebbe aver consegnato un avviso molto importante: la stretta alleanza tra Francia e Germania sulle strategie per affrontare e contenere la crisi dell’Euro rischia di cambiare radicalmente. Ora i due soggetti Sarkozy e Hollande, si contenderanno la vittoria con un ballottagioil 6 maggio.
Per capire le dinamiche del voto, CLICCATE QUI  e divertitevi con questa infografica a capire come si spostano gli equilibri.

Dicevamo: rischiano di cambiare gli equilibri. Infatti Hollande ha già chiaramente manifestato la sua opposizione al piano di Austerity: E attenzione, molto di quanto voluto da Hollande non è poi così distante dal nostro pensiero. La cosa sicuramente più importante è secondo me la volontà di “centralizzare” i sostegni per l’Eurozona. In parole povere, SI agli Eurobond, SI ad una BEI più attiva in ambito dei sostegno. Possibile introduzione della Tobin Tax e utilizzo dei cosiddetti “fondi strutturali inutilizzati” che ammontano a 335 miliardi di Euro (apperò..) a favore della crescita e dello sviluppo.
E attenzione, la Francia inizia a rendersi conto che anche lei sta frenando, e di brutto…

E la BCE appoggia un ipotesi “Patto per la Crescita”

Mario Draghi subito fa eco a Hollande e auspica un colpo d’ali della politica in Europa.

MILANO – Mario Draghi ha sottolineato da Bruxelles che la crescita europea è ancora modesta. La Banca centrale europea ha fornito liquidità al sistema bancario, «avvicinandola all’economia reale» e il presidente Mario Draghi è ora «fiducioso» che le banche utilizzino questa liquidità proprio per fare il loro mestiere, ciò fornire credito a imprese e famiglie, anche se «la Bce non può intervenire sull’uso che le banche fanno della liquidità: è una loro prerogativa». (Corsera)

Quindi la BCE ha fatto il suo lavoro. Ora però l’Unione Europea deve fare il suo di compito. Con i possibili smottamenti politici dietro l’angolo in Francia e Olanda, e con una Spagna che dà segni d’impazienza, la strategia del rigore incentrata fino ad ora sull’asse Merkel-Sarkozy rischia di vacillare, vanificando i sacrifici fin qui fatti e rompendo faticosi equilibri politici. I paesi più deboli a livello di bilancio DEVONO continuare la loro campagna di rigore, ma: «Senza crescita l’Europa non potrà uscire dalla crisi”.
E se l’alleanza con la Francia trema, quella con l’Olanda non è da meno. Iniziano quindi a saltare quelle intese che fino ad ora avevano portato la Germania a fare “quello che voleva” : La Merkel sente puzza di solitudine, e addirittura oggi cerca un maggior coinvolgimento dell’indebitata Italia. Il che al dice lunga. Ora sarà fondamentale il ruolo di Monti che ci dimostrerà di quale pasta è realmente fatto.

…ad aprire la breccia è il portavoce del Governo tedesco Steffen Seibert, che dà conto di contatti intervenuti in settimana tra lo staff di Angela Merkel e quello di Mario Monti, con l’obiettivo di promuovere iniziative concrete per la crescita in occasione del prossimo Consiglio europeo di fine giugno. Due mesi dunque per mettere a punto una strategia per dare una scossa all’economia europea. (…) Crescita, ma anche riduzione del deficit, ribadisce Angela Merkel: «Abbiamo bisogno di crescita sotto forma di iniziative sostenibili, non con programmi di stimolo che aumentano il debito». Dunque, riforme strutturali nel solco tracciato anche ieri dal presidente della Bce, Mario Draghi. Iniziative cui dovrà accompagnarsi un intervento a breve «contro il mercato dei derivati nelle materie prime, che deve essere regolato in modo tale che non favorisca la volatilità dei prezzi, ma la contenga». (…) Un cambio di passo e di toni, rispetto all’enfasi pressoché esclusiva sul rigore che ha ispirato la linea di Berlino negli ultimi mesi? Si vedrà nelle prossime settimane se si tratta solo di annunci, utili magari a rompere l’isolamento, oppure se effettivamente qualcosa si sta muovendo. Certo la stessa Angela Merkel, di fronte alla prospettiva che si sfaldi l’asse con Parigi, non può non tener conto di quanto lo stesso Hollande ha ribadito ieri: se conquisterà l’Eliseo, andrà subito a Berlino «ad illustrare la sua idea di un’altra Europa». L’obiettivo è «riorientare l’Europa verso la crescita». Toni ovviamente da campagna elettorale, annunci come quello di rinegoziare il «Fiscal compact» che andranno tutti verificati sul campo nelle prossime settimane. E tuttavia, segnali da non trascurare. (Sole)

Attenzione, momento topico. Qualcosa stavolta può cambiare sul serio. Magari MENO fiscal compact e PIU’ growth compact. Significherebbe, austerity meno soffocante e maggiori rpospettive per il futuro. Questi si che possono essere dei reali “Wind of Chages” per l’Eurozona, con una Germania meno onnipotente e, nota bene, un’Italia che rischia di diventare un pochino protagonista.
La palla ora passa alla politica e alla diplomazia. E qui Mario Monti deve domostrarci qualcosa.

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DT

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29 commenti Commenta
bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:03

Che bello al cinema ci sono le favole, monti e tre porcellini

l.b.chase
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:06

Hai fumato qualcosa vecchio mio? Ogni tanto te ne esci con questi deliri sulle probabili svolte o miglioramenti vari in base alle pagliacciate che questi commedianti annunciano… Ora mi dico: va bene la prima volta, va bene la seconda, ma che ogni volta anche tu ci caschi come fossi uno qualunque del popolo bue mi sembra troppo…

Cosa vuoi che migliorino quelli che fino ad oggi hanno fatto terra bruciata in questa europa dei mongoli? Cosa vuoi che cambino nelle loro politiche folli se fino ad oggi hanno solo peggiorato ad ogni occasione??? E poi scusa ma solo tu potevi pensare di scrivere: “Qualcosa stavolta può cambiare sul serio. Magari MENO fiscal compact e PIU’ growth compact. Significherebbe, austerity meno soffocante e maggiori rpospettive per il futuro.”

Ma secondo te che fanno? Si mettono a ritogliere le tasse di cui ci hanno appena riempito???
Sììì!!! Certo!!! Prima le mettono e poi subito dopo le tolgono e infatti il mortimer ha già annunciato che sta pensando ad una bella super imu per le seconde case sfitte ecco dov’è la svolta hiihihihihihih poveri boccaloni illusi che non siete altro…

luigiza
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:06

Ora sarà fondamentale il ruolo di Monti che ci dimostrerà di quale pasta è realmente fatto

Ma che domanda, sappiamo ormai tutti di cosa é fatto: rotelline, ingranaggi, chips.

Mica per niente qualcuno l’ha chiamato il Ragioniere robotico ( Fontee trademark )

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:07

Case shiller ai livelli del 2002
Vendita case esistenti super depresse
Vendita case nuove idem
ordini beni durevoli -4,2%
Pmi europei da schifo
produzione industriale e vendite in Cermania da schifo

Questi sono fatti il resto sono parole, come i rialzi di ieri e l’altro ieri, si sale perchè sale Apple
assolutamente RIDICOLO, come è ridicolo che le banche prestino denaro

alfio200
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:14

“””MENO fiscal compact e PIU’ growth compact”””

Caro Dream…tu hai fatto i conti senza considerare quello che è l’Italia.

In pratica, la regola che tu auspichi si tradurrebbe semplicemente in: più sprechi, nessuna riforma strutturale, nessun taglio alle spese e nessuna riforma delle caste.

E’ di oggi la notizia dell’acquisto delle 400 nuove auto blu da affiancare alle 60.000 (!!) già esistenti.

Prova a immaginare cosa succederebbe con gli eurobond a mantenere gli sprechi della politica e delle caste!!

La fine o la limitazione dell’austerity in questo momento sarebbe una sciagura per il nostro Paese. IMU e balzelli vari rimarrebbero e in più la classe politica potrebbe invece non operare i tagli indispensabili agli sprechi e alle clientele che sarebbe invece “obbligata” a fare con l’austerity imposta.

Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:15

Beh, cari ragazzi, ho solo dimostrato che IO almeno ci spero che qualcosa possa cambiare. E qualcosa DEVE cambiare. Non possiamo vivere SOLO di austerity per i prossimi 30 anni. Ve ne rendete conto? NOn pensate anche voi che sia giusto cercare di essere anche costruttivi?
La coperta è cortissima ma occorrono soluzioni.
Cavolo, dicono tutti che sono un corvaccio, ma voi siete peggio di me!
E se poi le mie speranza verranno tradite, che posso dirvi, prenderemo atto e si continuerà cin un’austerity fine a se stessa che ci soffocherà per “N” anni…
E’ quello che volete? Non credo…

Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:18

alfio200@finanza,
Lasciamo perdere il capitolo AUTO BLO perchè mi fumano gli zebedei…
Dici bene, l’Italia è in posizione di estrema debolezza. Ma un avvicinamento della MErkel potrebbe darci la possibilità di essere un po’ più protagonisti in questa Europa. E SPERO a nostro vantaggio? Si, sono un sognatore e anche ottimista (anche se non lo pensate) ma poco importa.
Io voglio un futuro migliore, che possa essere vissuto in modo dignitoso. E mi auguro anche voi.

paolo41
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:35

Dream Theater,

ma la spending review quando la applicano ?????? 4000 vetture blue quando il primo ministro olandese gira in bicicletta….. e la Polverini ( che indubbiamente si è montata la testa) ha comprato una nuova sede per gli uffici della regione per non so quanti milioni (con tutti gli immobili che lo stato possiede!!!!)…..

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:42

paolo41,

Servizio, di ieri delle iene

Vice questiori della camera, vice presidenti della camera, si fanno portare la coalzione a casa negli appartamenti privati attigui alla camera.

Il problema signori, non sono solo i nostri rappresentanti, perchè costroro rappresentanto nel bene e nel male, l’italiano medio.
L’italiano medio è così :

Ignorante
gossipparo
amante del calcio e della f1
legge poco e parla tanto
molto corruttibile
molto scanzafatiche
di pochi valori e facili costumi, sempre più american style

E poi ci lamentiamo di chi ci governa, guardiamo intorno qui in Italia il pesce non puzza dalla testa, il pesce è propio marcio, si il sistema italiota è marcio dalla testa alla base.

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:46

Dopo tantengentopoli nulla è cambiato, siamo e sempre saremo un paese di m…a

Nessuno si indigna per nulla, i partiti rubano miliardi e tutto fila liscio, i giovani sono sempre più rincoglioniti dal sistema, i padri lo sono invece da anni, solo un effetto catastrofico potrà mutare il corso degli eventi in Italia.

kry
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:58

Dream Theater,

” io voglio un futuro migliore,che possa essere vissuto in modo dignitoso ” Reddito di cittadinanza(intervista a giovanni perazzoli da parte di ignazio dessi) come la pensi. Merita un post? Ciao.

l.b.chase
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:00

Dream Theater,

sì è vero siamo peggio di te perchè molti di noi, a differenza tua, in questo mortimer club non ci crede nemmeno per un mezzo secondo, mentre tu ancora ti ostini a volte sperare in chissà cosa o quale cambiamento…
Questi devono andare a fanculo tutti una volta per tutte, altro che stare lì a sperare che migliorino qualcosa perchè fanno due promessine in più davanti e poi preparano un palo ancora più grosso dietro…

raffaele9
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:13

M.E.S. ….condannati per sempre !!

leone51
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:15

La mia linea di pensiero sarà bocciata da tutti , ma penso che ciò avverrà tra non molto , molto sono già in rosso tutti i mesi e hanno finito ormai i soldini da parte.
Penso che se si arriva al punto che 80 % della popolazione è povero e nonn ha da mangiare. Non tarderemo molto a fare r i v o l u z i o n e .

leone51
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:16

O almeno penso che sia l’unico modo per ripartire.
Ciao a tutti, chiaramente le borse continueranno a salire, per un motivi, per gli utili stratosferici della Mela ahahahaha :-D.

Buona giornata a tutti

kry
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:17

bergasim,

I giovani………….. da anni. So che posso non esserti simpatico. Se hai voglia leggi il commento che ho fatto a lampo nel post: incredibile casinò bancario senza regole. A differenza di allora gli schiavi poterono fuggire o come ci insegna la storia generalmente prima o poi cercavano e trovavano la possibilità di ribellarsi. Oggi siamo in una situazione di hopelesness depression (depressione da disperazione e mancanza di speranza) dove le multinazionali farmaceutiche ( a mio avviso il potere più forte anche rispetto al sistema bancario) potranno continuamente vivere con la certezza che i suoi schiavi non si ribellino.

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:33

kry@finanza,

Come avrai avuto modo di legegre in qualche mia rispsota, a vari post pubblicati sul blog, io credo che in un’altra fede, la quale non ripone nessuan fiducia nella capacità dell’uomo di cambiare, la società oggi è troppo materialistica, tutto deve essere ricondotto a numeri, tutto deve essere riportato sotto il controllo della scienza, la stessa che ci sta lentamente ma inesorabilmente distruggendo,
Una scienza ed un progresso a servizio di chi può pagare, rappresssentano solo l’anticamera della fine, un mondo dove tutto è ricondotto al denaro, daltronde il motto negli usa è:
Non dimmi chi sei, ma dimmi quanto guadagni

Solo soldi, denaro, potere, avidità

Il tutto non durerà ancora per molto, e con la fede non si fa il trading, oggi il mondo è sempre più ateo, Dio non esiste, la chiesa con il suo operato opaco da una mano all’atesismo,

Ma i principi cardine della religione cristiana, signori e signore non si possono discutere, perché solo in pochi hanno volgia di metterli in atto?
Criticare la chiesa e i loro umonini può anche essere sacrosanto, ma linee guida sulla quale essa si fonda sono inattacabili

L’uomo di oggi è finito, ha bisogno di rinascere, ma da solo non sarà in grado di farlo,

ma tutti questi sono discorsi, chiamiamoli di parte e meglio riporre ancora FIDUCIA nell’uomo,
lo stesso che non vede più niente talmente è acceccato dalla capacità di risolvere il tutto grazie alla suna INTELLIGGENZA.

Putroppo non è così, ma il week end si avvicina ed è meglio parlare un pò di aria fritta

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:39

Perchè non creiamo un fondo comune?

Quanti soni i lettori tra attivi e passivi? 100.000

Un contributo compreso tra 10 e 30 euro, pari a 1/3 mln di €, per sostenere le piccole aziende italiane

Poi se la stessa cosa viene replicata su altri blog le cifre in ballo aumenterebbero notevolmente ( si potrebbe organizzare un evento il BLOG DAY AIUTA IL MADE IN ITALY, se possibile invitare la stampa per dare risalto all’iniziativa)

ok?

valerio111
Scritto il 26 Aprile 2012 at 12:29

bergasim,

Ok, io ci sto, anche per una somma superiore, e anche a fondo perduto.
Ma chi li amministra? Chi decide a chi dare e quanto ? Non è che questi fondi poi si perderebbero in mille rivoli, (all’ italiana), prima di arrivare a destinazione?
Se qualcuno è in grado di partorire un progetto serio e sopratutto trasparente si faccia avanti.

raffaele9
Scritto il 26 Aprile 2012 at 13:37

valerio111@finanza,

Pronto anche con cifra maggiore !
Abbiamo bisogno di una regia con idee chiare ..D.T

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 13:56

Il fondo potrebbe essere costituito presso qualche onlus, es caritas, alimentabile tramite bonifico ed sms, cercando di dare spazio a livello nazioanle.

FONDO SALVA OCCUPAZIONE PER IL MADE IN ITALY

ABI…..

CAB……

IBAN ………

CAUSALE, progetto slava occupazione per il made in Italy

Bisognerebbe chiedere come fare per istituire questo fondo a livello normativo, e quali aziende potranno avere i soldi e con quali requisiti

I soldi accreditati da parte di chi li versa come è logico sono a fondo perduto, l’iniziativa non deve avere carattere temporaneo, ma rimanere in piedi finhè necessario.

ok

andrea75
Scritto il 26 Aprile 2012 at 14:19

Penso che questo “interessamento” della Merkel verso l’Italia per creare un patto sia dovuto quasi esclusivamente dall’isolamento. Perso l’alleato francese, abbandonata da quello inglese, la Germania – pragmaticamente – si orienta e cerca contatti con l’Italia.
Io penso che questo avvenga non tanto perchè alla Merkel interessi più di tanto la crescita di noi poveri PIIGS (+Francia), ma per guadagnare tempo verso le elezioni nazionali tedesche del 2013

Scritto il 26 Aprile 2012 at 14:25

basta organizzarsi, tutto è possibile…. Ci vuole però qualcuno che si occupi della parte burocratica… Io non ho nemmeno più il tempo per andare in bagno…quasi…

idleproc
Scritto il 26 Aprile 2012 at 14:25

Scommettiamo sulla Legge di Sopravvivenza. Concordo con DT e l’amico Ludd che si è dato all’esplorazione del Nepal sul fatto che l’europa nel suo complesso è meglio messa di altri. Penso che quando l’acqua arriverà alla gola ci sganceremo almeno parzialmente dal sistema finanziario anglosassone e arriveremo magari litigando e forse con qualche défaillance pilotata da fuori, ad una politica comune e ad un’europa diversa e dei popoli. Da sempre contrario a questo tipo di europa e all’euro, ci scommetto sopra. Sarà dura e lunga ma è l’unica possibilità di sopravvivenza se non vogliamo finire come colonie suddivise per aree di influenza. Scommetto anche su di un’integrazione ad est togliendo i russi dall’isolamento.

alfio200
Scritto il 26 Aprile 2012 at 15:16

Provate a immaginare uno che affonda nelle sabbie mobili a cui vengono offerti aragosta e champagne, auto di lusso e Charlize Theron. Se prima non lo tiri fuori dalle sabbie mobili, non sa cosa farsene di quello che gli offri. Le sabbie mobili sarebbero il sistema Italia. Quello nelle sabbie mobili siamo ovviamene tutti noi.

bergasim
Scritto il 26 Aprile 2012 at 18:17

Se l’Italia va a p……e ci sarà pure un motivo?

Andiamo avanti così che l’aria fritta è gratis!

ottofranz
Scritto il 26 Aprile 2012 at 21:26

contro tutto , e contro tutti, contro ogni logica…Caro Dream sono con te !

gainhunter
Scritto il 26 Aprile 2012 at 23:28

bergasim,

Ok per il fondo a sostegno delle imprese. Come per le alluvioni e i terremoti, giusto?

Oltre a questo, per le imprese in crisi di liquidità ma non di business, potrebbe essere sufficiente fare informazione e spargere la voce su alcune possibilità che magari gli imprenditori e i risparmiatori non conoscono:
1. Esistono società di social lending (prestiamoci.it o smartika.it, ex-Zopa), che fanno da intermediari al posto delle banche, consentendo a chi vuole di prestare soldi a chi ne fa richiesta, occupandosi loro delle questioni burocratiche e dell’eventuale recupero crediti e relativa segnalazione. Così noi possiamo prestare SUBITO agli imprenditori in difficoltà, sostituendoci alle banche che preferiscono fare trading.
2. Esiste la possibilità di ottenere garanzie statali (non so quanto funzionino e quanto tempo ci voglia, ma tentar non nuoce):
http://www.fondidigaranzia.it/guida_alle_imprese.html
http://ec.europa.eu/contracts_grants/microfinance_it.htm
http://www.invitalia.it/site/ita/home/incentivi-alle-imprese.html

Infine, un altro modo per sostenere le aziende in crisi, attuabile subito, consiste semplicemente nel preferire sempre, dove possibile, i prodotti fatti realmente in Italia. Cosa che personalmente cerco di attuare da anni (“cerco” perchè non è facile sapere con certezza dove viene prodotto un certo bene).

Scritto il 27 Aprile 2012 at 00:06

ottofranz,

😉

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