ORO: da bene rifugio a bene da fuga

Scritto il alle 00:59 da Danilo DT

Ma chi lo avrebbe mai detto. L’oro, l’asset “safe haven” per antonomaia, il principe della certezza il bene rifugio più classico, conosce anche la parola “correzione” e fuga ribassista.
Si signori, è così, perché qualcuno forse si è scordato che l’oro è di questo mondo, non è merce aliena, rarissima e assolutamente esaurita.
Dopo un rally straordinario, ora l’oro si trova nelle condizioni di rappresentare un rischio anche per chi ha investito nella speranza di poter trovare un “qualcosa” che evitasse gli effetti della “crisi”.
Tante sono le email ricevute, i messaggi privati ricevuti su Twitter dove alcuni risparmiatori, presi un po’ dal panico, mi domandano: “ e ora che facciamo?”, o ancora “se vendiamo l’oro che ne facciamo dei nostri soldi?”.
Domande plausibili, soprattutto in un momento dove tutti cercano certezze (quasi) assolute proprio in un mercato, quello finanziario, dove certezze non ce ne sono.

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto una considerazione personale. Con tutto quello che potrà riservare il futuro, non riesco a vedere un oro realmente debole nei prossimi mesi. Quanto sta avvenendo oggi è legato sia ad una fisiologica presa di profitto, sia alla paura che la “bolla aurifera” possa sgonfiarsi. E sia perché le quotazioni erano salite troppo e soprattutto troppo rapidamente. Quindi quanto sta accadendo, nella logica dei mercati, ci sta. Ma attenzione, in quanto abbiamo raggiunto dei livelli importanti.

Il grafico con l’Ichimoku

Parlavamo nei precedenti post dell’area 1700 non a caso. Se poi guardiamo l’ichimoku ne abbiamo la conferma. In quest’area, oltre ad un minimo relativo precedente, troviamo l’Ichimoku cloud, un indicatore che spesso uso per le mie analisi. Bene, ieri sera l’oro ha lanciato la sfida al cloud. Il problema sarà realistico se nelle prossime sedute l’oro perforerà in modo definitivo il cloud. Se così non sarà, allora l’area 1700 sarà una buona base per una ripartenza.
Non voglio soffermarmi a discorsi legati ad inflazione, banche centrali, acquisti indiani ecc… in questo momento fanno la differenza le componenti psicologiche, oltre ad eventuali cambiamenti delle marginazioni dei contratti presso il CFTC.

E a proposito di contratti future e derivati…credo che influirà non poco l’esposizione di JP Morgan e HSBC in scadenza nei prossimi 12 mesi sul mercato aurifero… guardate qui sotto…

Source: OCC

Quale sarà il prezzo dell’oro tra…150 anni?

E visto che siamo per parlare di relatività, allora leggetevi questa simpatica analisi previsionale sull’oro. Non quanto lo vedremo noi, tra molti anni, ma a quanto se lo ritroveranno i figlio dei figli dei nostri figli. Tra 150 anni…

The Price of Gold in the Year 2160

STAY TUNED!

DT

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16 commenti Commenta
alfio200
Scritto il 26 Settembre 2011 at 09:17

Grazie, DT.

“E a proposito di contratti future e derivati…credo che influirà non poco l’esposizione di JP Morgan e HSBC in scadenza nei prossimi 12 mesi sul mercato aurifero… guardate qui sotto…”

Influirà al rialzo o al ribasso?

Non può esserci dietro una speculazione? I grandi (Stati compresi) che vogliono acquistare oro, lo fanno scendere per poterlo comprare ad un prezzo più basso (una specie di parco buoi inverso), oppure…rientra nel tentativo (alla distanza vano) di rivalutazione del dollaro (da parte degli Stati Uniti).

Comunque, l’aumento del dollaro sull’euro compensa, per chi ha oro fisico nell’area euro, in parte il calo del prezzo, giusto?

alfio200
Scritto il 26 Settembre 2011 at 09:28

“Comunque, l’aumento del dollaro sull’euro compensa, per chi ha oro fisico nell’area euro, in parte il calo del prezzo, giusto?”

Ovvero…

Calo oro in dollari dai massimi della settimana scorsa -30%

Massimi oro settimana scorsa in euro 42 euro grammo

oggi 37 euro grammo

Calo in percentuale -12%

andrea.mensa
Scritto il 26 Settembre 2011 at 09:49

io ho sempre e solo visto , nei momenti di richiesta di liquidità, fuga da investimeni, crisi, insomma, vendere, partendo da quegli asset sui quali c’è da rimetterci di meno.
sicuramente chi ha disponibilità non venderà titoli bancari ( almeno chi non li ha ancora venduti).
se siamo arrivati a veder vendere oro, in queste quantità, vuol dire che siamo proprio alla frutta….. quantità siimili sono giustificate solo da banche centrali…… a caccia di liquidi per tirare il fiato, visto come gira il mercato… poi magari mi sbaglio, ma il risultatoo finale, credo che mostrerà un altro quadro.

l.b.chase
Scritto il 26 Settembre 2011 at 10:20

andrea.mensa@finanza:
io ho sempre e solo visto , nei momenti di richiesta di liquidità, fuga da investimeni, crisi, insomma, vendere, partendo da quegli asset sui quali c’è da rimetterci di meno.
sicuramente chi ha disponibilità non venderà titoli bancari ( almeno chi non li ha ancora venduti).
se siamo arrivati a veder vendere oro, in queste quantità, vuol dire che siamo proprio alla frutta….. quantità siimili sono giustificate solo da banche centrali…… a caccia di liquidi per tirare il fiato, visto come gira il mercato… poi magari mi sbaglio, ma il risultatoo finale, credo che mostrerà un altro quadro.

Ottima osservazione Watson…. Aggiungerei il fatto che ci siano un manipolo di delinquenti politici a livello globale che pur di non rischiare un fallimento a catena che li coninvolgerebbe, si venderebbero anche la nonna, pertanto non mi stupirebbe che qualcuno di loro si fosse messo in testa che vendendo massicciamente un pò di scorte o magari perchè no, anche shortando direttamente (tanto di cazzate ne hanno già fatte tante) potrebbero indurre i mercati a credere che stia tornando la fiducia.
In realtà soltanto questo manipolo di ladri con le pezze al k. possono pensare che basti far scendere il prezzo dell’oro per fara tornare l’ottimismo, ma sai com’è, ormai lo abbiamo capito di che panni vestono questi qua. Ci provano sempre e spudoratamente… Personalmente anche se mi fanno vedere che l’oro va a 50$ l’oncina non mi convinceranno mai che i mercati sono tornati un ottimo investimento. In ogni caso lo facciano scendere pure, che così daranno a quelli come me altre opportunità di caricare ancora fieno in cascina.
Tanto questa è una guerra di nervi, fatta con un mondo politico che è disposto a vendere l’anima al diavolo pur di non ammettere la disfatta.

Scritto il 26 Settembre 2011 at 10:26

La lezione è sempre la stessa. non esiste un’asset class che sia safe haven senza rischi. A parte il contanti sotto un metro di terra, sempre se non te li rubano, of course…
trovo l’osservazione di andrea.mensa corretta, anche se ci sono tanti fattori che possono influire sul crollo dell ematerie prime. Certo, take profit sia per necessità e sia per convenienza, ma anche motivi di marginazione… Infatti, leggete qui…

Exchange operator CME Group Inc. to raise collateral requirements for gold, copper and silver futures, co. said in email after trading closed Friday.
Gold margins to be increased by 21%, copper by 18% and silver by 16%, effective at close of trading Monday

Scritto il 26 Settembre 2011 at 10:34

Mah! E’ il concetto sbagliato, almeno secondo il mio punto di vista, 18 mesi fa’ quando ho scritto di acquistare oro, argento e rame il timing era veramente buono, chi l’ha fatto oggi sta’ ancora ridendo, ma se vi ricordate, avevo diviso gli investimenti in oro su due differenti piani, come speculazione era inutile acquistare oro fisico, bastava un fondo che replicasse l’andamento di mercato, come riserva strategica l’obbligo era, invece, quello di acquistarlo fisicamente e nasconderlo sotto il ginepro secolare nella tenuta di campagna…. risultati?
L’oro cartaceo l’ho gia’ venduto quando stavo guadagnando il 50%…. (mi bastava e mi avanzava come speculazione… adesso mi pento).
L’oro fisico anche se tornasse a 300$ l’oncia lo continuo a lasciare sotto il ginepro….

daino
Scritto il 26 Settembre 2011 at 10:36

Da 1800 a 1535 (-14,7%) in tre candele. Tornerà in vetta?Per l’ennesima volta il mercato ci ricorda che in finanza la regola più importante che mai deve essere disattesa è: diversificare!
Per Gann quantitivamente era il 10% max in una operazione

alfio200
Scritto il 26 Settembre 2011 at 12:00

@ andrea.mensa

“quantità siimili sono giustificate solo da banche centrali…… a caccia di liquidi per tirare il fiato”

Sì, ma resta da spiegare “a chi vendono” le banche centrali o, se preferisci, chi è in grado di acquistare tale quantitativi (a presso ribassato). 😉

Secondo me, è una speculazione nell’ambito di quella che Leap 2020 defrinisce la guerra dell’oro contro ill dollaro (che vedrà, secondo Leap 2020, la sconfitta del dollaro). In un disperato tentativo di rendere il dollaro appetibili come bene rifugio si attacca l’euro e si svaluta l’oro (vendendo parte delle riserve). Come dire o gli Stati Uniti buttano a mare l’oro o buttano a mare il dollaro.

andrea.mensa
Scritto il 26 Settembre 2011 at 12:20

da un bancario svizzaero, giovedì scorso , avevo avuto un avviso del tipo “vendi l’oro”…. non faccio trading e quindi non ho ascoltato l’avviso, ma, vedendo cosa è successo dopo ho collegato l’avviso proveniente dalla svizzera con il limite posto al cambio del franco svizzero.
per tenere 1,20, in questa situazione, occorrevano risorse, tante e reali.
e questo è un modo per procurarle.
il dollaro verrà dopo, dopo che i CDS avranno mietuto le loro vittime in chi li ha emessi….
come al solito, io non guardo ami a breve, ma sulla lunga distanza, e su tale distanza i fondamentali, emergono sempre….. anche eventualmente contro il dollaro.
……… e non sarà certo l’europa, a dargli la spallata…..

vale77
Scritto il 26 Settembre 2011 at 12:53

DT perchè parli di 1700$
quando già magistralmente avevi dato il target nel post 1580$
http://intermarketandmore.finanza.com/oro-bene-rifugio-amex-gold-bugs-index-32952.html
minimo oggi 1539$

forse ho capito male io questa discussione?
🙂

Scritto il 26 Settembre 2011 at 14:57

…per rinfrescarsi la memoria…guardate qui il grafico dell’oro con target & Co.

http://intermarketandmore.finanza.com/oro-bene-rifugio-amex-gold-bugs-index-32952.html

vale77
Scritto il 26 Settembre 2011 at 15:57

Il trend di breve è ora chiaramente negativo. Il precedente supporto individuato in area 1.700 usd è diventato il primo obiettivo di un eventuale rimbalzo. Il trend di lungo periodo è invece ancora saldamente al rialzo sino a che terrà quota 1.540/1.500 usd, interessata dalla caduta di stamattina.

buon trading

idleproc
Scritto il 26 Settembre 2011 at 19:02

Concordo con DT, qualsiasi moneta è una merce e quindi sottoposta alle leggi di mercato della domanda e dell’offerta. L’unico rifugio sicuro, per me, è la donna che mi ama.
Se non ricordo male vi è stata anche dopo la scoperta delle americhe un’inflazione legata alla base monetaria aurea.
Sono dell’opinione che le monete “simboliche” cartacee ed elettroniche la cui convertibilità è data dalle merci che hanno mercato, siano molto più gestibili a livello di politiche economiche demenziali.
L’oro che ha un costo di produzione intrinseco elevato difficilmente potrà arrivare sul mercato a ad un valore di scambio uguale a zero. A differenza della carta straccia.

lampo
Scritto il 26 Settembre 2011 at 23:53

idleproc@finanza:
L’unico rifugio sicuro, per me, è la donna che mi ama.

Anche quella però è un investimento da curare costantemente e quindi dispendioso :mrgreen:
Battuta a parte condivido pienamente… il resto è fuffa, nel senso di un mezzo per fare altro: impariamo a non vedere i guadagni e quindi i soldi come un fine… altrimenti abbiamo finito di goderci la vita e di dare il giusto valore alle cose, persone e sentimenti. 😉

perplessa
Scritto il 2 Ottobre 2011 at 00:48

quando si tende a un monopolio in un qualsiasi bene, il prezzo lo decide il monopolista. non ci sono solo “the big to fail”per fallire, ma anche ci sono operatori troppo grossi che stabiliscono il prezzo di domanda-offerta sui mercati. si è capito siamo in una condizione di oligopolio.se poi si ipotizza che vi possano essere accordi fra oligopolisti per dirigere i prezzi in una certa direzione, bisognerebbe capire solo la direzione. l’oro è un asset come un altro.il fatto che per secoli sia stato adottato come bene base di scambio a mio avviso è inifluente sul fatto che anche il suo prezzo rientri nel medesimo regime di oligopolio.

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