Occhio alla bufala! Hollande e le riforme miracolose (o quasi)

Scritto il alle 12:55 da Danilo DT

Hollande eroe rivoluzionario che rimette in sesto economia e sistema tutto in un amen? Bufala moderna ma con un fondo di verità.

In questi giorni sta girando in rete e via email un testo che elogia l’operato di Hollande che dovrebbe essere preso ad esempio.
Per carità, quanto sta facendo Hollande è sicuramente importante e, soprattutto, ha rotto quel duopolio franco tedesco, rimescolando in modo determinante le carte ed i pesi della politica nell’Eurozona.
Però per correttezza ritengo giusto dire le cose come stanno.

Ecco il testo di cui parlavo:

Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo: ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione d…elle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”. Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione. Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali. Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale. Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate. Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare. Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.
Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività re la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.
Hollande è un genio dell’economia? (E.P.) SE ANCHE TU VUOI POLITICHE DI QUESTO TIPO IN ITALIA COPIA E INCOLLA SULLA TUA BACHECA

Ed ecco come stanno le cose…

Sono molteplici i siti online che, nelle ultime ore, stanno contestando la bufala “Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo…”. Una notizia che, da giorni, sta girando sulla Rete spinta da un intensissimo tamtam virtuale. Ma che cosa ha fatto, durante (gli ormai 64 giorni di governo) il Presidente della Repubblica francese? Proprio in queste ore i media transalpini stanno dando risalto al “dossier eutanasia”, dibattito eterno che Hollande si è reso disponibile a riaprire.
“Investire sulla morte, per quanto sia assurdo, è una forma di prevenzione”, giustificando così il suo dietro-front rispetto a quanto ha più volte sostenuto durante la sua campagna elettorale. Esattamente come allora, anche durante il suo recente discorso sul tema, non ha mai pronunciato la parola fatidica. “Eutanasia” resta esclusa dal suo vocabolario corrente.
I quotidiani francesi stanno dando ampio spazio anche all’intenzione di non inserire la norma del pareggio di bilancio nella Costituzione. Le Monde plaude a questa interpretazione du Président che permette di non fare storcere il naso ad Angela Merkel e nel contempo non incrina le relazioni con gli altri paesi firmatari della “regola d’oro” voluta dalla UE (tra i 27 stati membri solo Gran Bretagna e Repubblica Ceca non hanno ratificato l’accordo). Il pareggio di bilancio per la Francia è un miraggio: le previsioni – che per molti peccano di ottimismo – indicano una chiusura di 2012 con un deficit del 4,5% del PIL (che in Francia si chiama PIB).
Sul fronte imposte, la legge dell’imposizione pari al 75% dei redditi delle persone fisiche eccedenti il milione di euro fa storcere il naso a tutti, mondo del calcio compreso e, in ogni caso, l’entrata in vigore di tale norma fiscale è destinata a slittare a data non ancora precisata. Nella camera iperbarica finiscono anche le donazioni: un solo sgravio fiscale ogni 15 anni. Quindi chi dona lo deve fare soprattutto col cuore. I dividendi e le tantième verranno tassate al 3%, così come è prevista una tassazione ferrea sui beni di lusso.
Sul fronte res publica grosse (e discusse) novità: il taglio del 30% degli stipendi dei ministri è notizia datata, essendo stato tra l’altro un cavallo di battaglia della campagna elettorale di Monsieur Hollande. Lo stipendio lordo di un ministro passa da 14.200 a 9.940 euro al mese, il Primo ministro si vedrà riconoscere 14.910 euro al posto dei 21.300 fino a qui erogati. I ministri dovranno dichiarare altri patrimoni e redditi provenienti da altre eventuali attività. I risultati di un recente sondaggio sancisce che per i francesi il Primo ministro Jean-Marc Ayrault ha imboccato la via del rigore e la cosa non dispiace. Il numero delle auto blu verrà ridotto, ma è sbagliato parlare di una totale soppressione.
Entro la fine del 2012 in Afghanistan resterà solo un contingente il cui compito sarà quello di istruire il locale esercito, per gli altri arriverà il momento “des embrasses” della famiglia.
Verrà rivista (nella forma e nei contenuti) l’assunzione di 60mila risorse uomo da destinare all’istruzione e ai tutori dell’ordine. La riforma pensionistica viene descritta da Le Monde con un certo entusiasmo, così come le nuove considerazioni fatte su disoccupazione e madri single. Decreti attesi per il primo novembre del 2012. La bufala di Hollande diventa leggenda e, come si dice, ogni leggenda ha comunque un fondo di verità. (Source)

Quindi, molto è stato esagerato ma qualcosa di buono Hollande lo sta facendo. E comunque si tratta sempre di manovre dure ed impopolari, come in Italia. Sono le esigenze della crisi e dell’austerity.

STAY TUNED!

DT

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5 commenti Commenta
saxdim
Scritto il 20 Luglio 2012 at 15:21

se monti avesse in calendario la metà di quello che vuole fare Hollande saremo già sulla strada della tanta sbandierata equità, invece qui in italia abbiamo raggiunto solo record negativi come quello della maggior tassazione e di coloro che andranno in pensione più tardi di tutti i popoli d’europa e forse del mondo……… e lo spread è ancora come a novembre intorno a 470. In verità ti dico che in questo momento preferirei essere cittadino francese
😐

lampo
Scritto il 20 Luglio 2012 at 15:40

In Italia invece abbiamo un primato assoluto: quello della pressione fiscale più elevata al mondo!
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-19/confcommercio-denuncia-italia-prima-100642.shtml?uuid=AbJBxFAG
Ovvero, visto dall’altro lato, siamo diventati il Paese in cui i contribuenti sono più incentivati a evadere le tasse perché ci guadagno di più rispetto ad altri Paesi.

E il tutto è avvenuto prima della Troika!

Siamo veramente unici!

Immaginiamo dopo…

paolo41
Scritto il 20 Luglio 2012 at 20:00

….c’è una sostanziale differenza di fondo fra le due strategie: Hollande taglia le spese inutili ma le trasferisce in iniziative di sviluppo e posti di lavoro, Monti finora ha tagliato e basta!!!!!
Sono due scuole diverse: senza cadere nello chauvinismo francese, occorre riconoscere che le università francesi, dalle quali escono tutti i responsabili governativi, in termini di economia sono molto preparati.
Guardate come stanno affrontando il problema Peugeot e come non è stato affrontato il problema Fiat. Marchionne, criticabile quanto si vuole, rispetta il mandato assegnatogli dalla famiglia: prima possibile fuori dall’Italia….
Probabilmente da noi premia di più la diplomazia e la convergenza di opinioni, la famosa concertazione, per poi caricare la “soma” di tutti quelli che non possono difendersi….
Ormai è indispensabile che il nostro governo faccia qualche mossa in favore delle fasce lavorative meno retribuite,recuperando dal taglio delle spese inutili (enormi!!!) e dalla tassazione dei grossi capitali e incentivi nuovi investimenti, detassando, per esempio, le nuove iniziative nelle zone a più alta disoccupazione.
Le nostre problematiche richiedono flessibilità e “cattiveria”; non ci si può alzare la mattina e dire: oh! guarda anche oggi è salito lo spread,…colpa della Spagna… noi non ci meritiamo tassi così elevati…noi i nostri compiti li abbiamo fatti, etc.
L’aplomb professorale va lasciato a casa: è il momento di mettersi la “tuta” come tutti i lavoratori!!

Vincent Vega
Scritto il 22 Luglio 2012 at 15:25

meravigliosa la Tobin Tax di Hollande 😆 😆 😆

andmoney
Scritto il 23 Luglio 2012 at 12:09

La fonte originale e i relativi retroscena:
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/07/la-politica-di-hollande-e-le-bufale.html

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