Nuova tegola sull’Italia. Sicilia a rischio default.

Scritto il alle 09:33 da Danilo DT

Proprio come negli USA anche le nostre amministrazioni regionali iniziano a saltare. Avevamo parlato in passato della California. Oggi anche noi, Italia, abbiamo la nostra piccola California, anche se poi, a livello di importanza economico strategica, non c’è paragone. Si tratta come ben saprete della Sicilia.
Bilancio del 2011 chiuso con un disavanzo di circa 2 milioni di euro, debiti pari a 5 miliardi e fischia.
Ma la regione non è a rischio default, rassicurano il vicepresidente della Regione Massimo Russo e l’assessore al Bilancio Gaetano Armao.

Certo. Allora possiamo stare tranquilli… tanto poi mamma Roma paga…

Anche perché per raggiungere quel disavanzo, non poi così devastante, sembra siano stati adattati degli astuti accorgimenti, che in gergo possiamo definire “falsi di bilancio”.
Monti chiede le dimissioni immediate (fine mese) di Lombardo. Ma dalla Sicilia, incredibilmente, ostentato tranquillità: tutto sotto controllo, solo false informazioni, nessun rischio default.

Secondo alcune analisi, se all’indebitamento diretto della Regione si sommasse anche quello delle aziende partecipate, degli enti, delle agenzie regionali, degli Ato, delle Asp e delle aziende ospedaliere, gli impegni da onorare nei confronti di tutti i creditori, diretti e indiretti, salirebbero all’astronomica cifra di oltre 21 miliardi.
E allora cerchiamo di capire una cosa: cosa potrebbe comportare la “tegola” Sicilia sui conti dello Stato?

21 miliardi di Euro non sono bruscoletti.
Sommiamoci assieme gli oneri aggiuntivi per l’aumento non tanto dello spread BTP Bund ma proprio per l’aumento dei tassi di rifinanziamento sul debito pubblico italiano.
Sommiamoci tutte quelle altre voci che stanno influenzando i nostri conti pubblici, sia in entrata che in uscita.
Sommiamoci l’austerity.
E poi chiediamoci come faremo a venirne fuori se non con l’aiuto dall’esterno di organizzazioni sovranazionali.

E per chiudere questo post, vi propongo una allegra e simpatica lettura che vi farà capire tante cose…

Sicilia, stipendi da 17 mila euro al mese nella Regione più sprecona d’Italia

Più consiglieri della Lombardia, 363 mila euro solo per i rinfreschi. Spese lievitate del 75% in 10 anni

Chissà come l’ha presa Zorro. Per lui, e per gli altri sprechi siciliani come lui, finire nel mirino di Mario Monti non dev’essere comunque piacevole. In questo caso il de la Vega è un anziano cavallo: quello donato dal presidente della Regione alla clinica Villa delle Ginestre, dove curano i pazienti con lesioni spinali tramite l’ippoterapia e dove il quadrupede Zorro si fa pagare dal contribuente per vitto e alloggio 2.335 euro al mese. Sempre meno di quanto la Sprecopoli isolana spende per la Zelkova.

Non è una campionessa di volley o una ballerina arrivata dall’est, ma una pianta così rara che per essere studiata richiede un consulente regionale ad hoc, retribuito con 150.000 euro. Sono pochi inoltre, da quelle parti gonfie di palme e battigie, anche i maestri di sci o meglio: di sci di fondo. E infatti il governatore Lombardo ha appena istituito una commissione per l’abilitazione di nuovi professori di questa nobile disciplina alpina.

Sprecano tutti, ma la Sicilia si distingue per l’agilità delle mani bucate. Quanti sono i deputati dell’assemblea regionale? Novanta. Dieci in più della Lombardia, anche se gli abitanti lombardi sono 4 milioni e mezzo in più di quelli isolani. E i consiglieri più pagati tra tutti? Sempre loro che, tra diaria, rimborsi e indennità, arrivano a 17mila euro al mese.

Perfino più di Zorro. Il quale almeno (né lui né la Zelkova a cui dopo una raffica di proteste è stato tolto il personal training vegetale) non gode del rimborso spese forfettario annuo per le spese di trasporto ferroviario, aereo e marittimo che per i magnifici novanta dell’Ars è di 10.095 euro. Più l’indennità di trasporto su gomma: pari a euro 13.293 per il deputato che debba percorrere una distanza massima di 100 chilometri. La retribuzione media di un eletto è di undici volte superiore al reddito medio del resto della popolazione siciliana.

Se le uscite della Regione sono lievitate in dieci anni del 75 per cento è anche a causa del tic delle nomine. Come quella, tragicomica, andata in scena pochi giorni fa. Il governatore firma il decreto di nomina del presidente del collegio sindacale della Sicilia-e-servizi (una delle tante partecipate della Regione in via di smantellamento) intestandolo a un detenuto il cui cognome è tutto un programma: Eugenio Trafficante. «Non sapevo che fosse agli arresti», si giustifica Lombardo dopo che s’è scoperto che Trafficante sta in carcere con l’accusa di stalking. Secondo uno studio della Cisl, negli ultimi anni il governatore ha nominato in media tre consulenti al mese. Per non dire del popolo dei baby pensionati della Regione. C’è chi è andato via anche a 46 anni, e chi tra i baby pensionati più baby pensionati di tutti – ossia i forestali – ha battuto il record: a riposo a 45 anni. E questo è il caso, diventato proverbiale, di un certo Totò Barbitta, pensionato con meno di diciassette anni di lavoro.

Nessuno batte la Sicilia in fatto di cocktail. Tra il 2010 e il 2011 l’erario ha offerto oltre 400 tra aperitivi e rinfreschi più cene e colazioni. Praticamente ogni giorno, a palazzo dei Normanni c’è stata una tavola imbandita: 6000 euro per fare pasteggiare i membri dell’assemblea dei veterinari, 5000 euro per il buffet dei chirurghi articolari, 5900 euro per un cocktail rinforzato in onore del concorso mondiale enologico (che però s’è svolto a Bruxelles), 3500 euro per una colazione di lavoro durante il convegno sul «ruolo della donna nella cultura della vita». In tutto, si sono mangiati 363.000 euro. Facile immaginare, di fronte a queste libagioni regionali, i problemi di linea che possono affliggere chi ci capita. Ma niente paura.

Una delibera governativa ha stanziato 11 milioni di euro, per finanziare ogni tipo di attività sportiva, compreso wushu kung fu, il kumite e il twirling, che è una specie di ginnastica ritmica. Ma adesso, a questo ritmo di sprechi isolani, da Roma hanno gridato the end.

STAY TUNED!

DT

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14 commenti Commenta
gremlin
Scritto il 18 Luglio 2012 at 09:54

non è mamma Roma ma MAMMASANTISSIMA che mette tutti d’accordo, tedeschi compresi

luigiza
Scritto il 18 Luglio 2012 at 09:57

E poi chiediamoci come faremo a venirne fuori se non con l’aiuto dall’esterno di organizzazioni sovranazionali.

Oppure con la disintegrazione di questa finzione di stato.

Lukas
Scritto il 18 Luglio 2012 at 10:01

Caro dream ti assicuro….sia per esperienza professionale diretta…che per conoscenza de relato di altri colleghi……che ci sono decine e decine di comuni nelle condizioni della Sicilia !!!

Solo ora Monti & Co. si sono accorti del problema dei ” residui attivi ” presenti nei bilanci di molte amministrazioni pubbliche…..che dovrebbero essere dei crediti…..ma che in realtà non saranno mai incassati….per prescrizione, etc etc !!!

Solo dal 15 luglio scorso si è formato presso il Ministero dell’Interno un elenco di revisori dei conti….da nominare a sorteggio…..fino ad ora i CONTROLLORI degli Enti Pubblici erano nominati dagli stessi CONTROLLATI…..al fine di ” NON CONTROLLARE NIENTE ” .!!!

Scritto il 18 Luglio 2012 at 10:09

Lukas,

Purtroppo lo so benissimo…

ps: alcuni lettori mi hanno contattato chiedendomi se non era un errore: 21 milioni o 21 miliardi? Purtroppo confermo: 21 miliardi…

Lukas
Scritto il 18 Luglio 2012 at 10:29

Dream Theater,

soprattutto nei piccoli Comuni si verifica che :

L’amministrazione eletta al fine di non scontentare i propri elettori……non notifica agli stessi nessun avviso di accertamento in relazioni a tributi e canoni comunali evasi…….in modo che trascorsi 5 anni il credito si prescrive……e tra i debitori graziati ci sono anche molti palazzinari amici !!!

Dopodichè si tenta di far quadrare i conti inserendo tra le entrate del bilanci di previsione la posta fittizia delle entrate derivanti dalle multe e contravvenzioni stradali….per qualche milione di euro annui…..sempre con il beneplacito del revisore compiacente !!!

Etc etc……se volete continuo…..con altri esempi……ne ho a decine !!!

Lukas
Scritto il 18 Luglio 2012 at 10:32

Quando si scoprirà come stanno realmente le cose……altro che scudo anti-spread !!!

idleproc
Scritto il 18 Luglio 2012 at 10:54

Lukas,

Qualcuno conosce l’esposizione dei comuni italiani coi derivati?
Non credo che la cosa possa essere stata fatta senza un “accordo” precedente a livello nazionale.

Scritto il 18 Luglio 2012 at 13:14

Integrato l’articolo… BABBA BIA..

gainhunter
Scritto il 18 Luglio 2012 at 13:55

– Region of Sicily: issuer and debt ratings downgraded to Baa2, with negative outlook, from A3; senior secured debt rating downgraded to Baa2 from A3
http://www.moodys.com/research/Moodys-downgrades-Italian-sub-sovereign-ratings-following-sovereign-downgrade–PR_250041

Molto affidabile Moody’s…

gainhunter
Scritto il 18 Luglio 2012 at 19:07

idleproc@finanza,

Da una rapida ricerca (da prendere quindi con le pinze) le cifre si aggiravano sui 25/35 miliardi un anno fa, in Italia (non sono tutte perdite). Da notare che la questione riguarda svariati comuni in tutta Europa: Italia, Francia, Germania, Polonia, Belgio. E che ci sono cause in corso contro le banche che li hanno proposti.

lampo
Scritto il 18 Luglio 2012 at 20:48

Finché in Sicilia il posto del lavoro (a tempo determinato… poi è a carico dello stato con le varie indennità e sussidi di disoccupazione) viene promesso a chi porta più voti alle elezioni… non può cambiare nulla. Cito la Sicilia solo perché è di attualità… ma ci sono altre regioni in cui funziona allo stesso modo.

C’è bisogno di più coerenza, rispetto ed interesse per le istituzioni e i cittadini, mettendo in secondo piano, dopo la nomina, il voto. Peccato però che non ne vedo ancora molte di queste persone in politica o come candidati… anzi!

Certo che non ci voleva in questo momento. Stavamo appena recuperando un po’ di credibilità all’estero… ed ecco che scoperchiano la pendola e scoprono che il contenuto è rimasto lo stesso.
Avremo settimane difficili (oramai siamo arrivati al dunque). 🙄

Scritto il 18 Luglio 2012 at 20:56

Non voglio entrare nel merito del debito della Sicilia che è pari a 5 miliardi di Euro all’apparenza, debito che sommato anche a quello delle aziende partecipate, degli enti, delle agenzie regionali, degli Ato, delle Asp e delle aziende ospedaliere, gli impegni da onorare nei confronti di tutti i creditori, diretti e indiretti, salirebbe all’astronomica cifra di oltre 21 miliardi. Però mi spiegate COME E’ POSSIBILE che la presidenza della Regione Sicilia conta 1.385 dipendenti e Downing Street (sede Governo Inglese) si ferma a 1.337? Come è possibile giustificare l’assunzione di 55 PASSACARTE (!!?!?!?!) e 40 INSEGNANTI DI SCI? QUESTO E’ CLIENTELISMO PURO O SE PREFERITE…..

kry
Scritto il 18 Luglio 2012 at 22:31

LA MAGNA GRECIA (in latino: Magna Graecia, in greco: Μεγάλη Ἑλλάς/Megálē Hellàs) è il nome dell’area geografica della penisola italiana meridionale che fu anticamente colonizzata dai Greci a partire dall’VIII secolo a.C. Un nome, la storia tutto come da programma, manca solo la realizzazione del film. A lieto fine?

idleproc
Scritto il 19 Luglio 2012 at 10:34

gainhunter,

Grazie.

kry@finanza,

:mrgreen:

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