BEFORE MEETING BCE: non ci si aspetta nulla da Draghi. E quindi massima allerta.

Scritto il alle 12:00 da Danilo DT

bce-ecb-meeting

Ennesimo Meeting BCE da cui avremmo ben poco da attenderci. Quantomeno sulla carta.
Mario Draghi ha già espresso in lungo e in largo quali sono le sue intenzioni anche su l’ipotesi di Quantitative Easing. Una forward guidance molto chiara che talvolta sembra in totale contrasto con le idee della Germania e altre volte sembra parzialmente condivisa da Berlino, da sempre “costretta” anche per motivi politici a non esprimersi mai in modo eccessivamente entusiastico, con una funzione quasi di “bilanciamento” ma in chiara fase di ammorbidimento.

Inutile dire che non ci aspettiamo novità sui tassi, ma sarà molto interessante, come sempre, poter leggere tra le righe del discorso di Draghi e carpire (grazie anche alle punzecchianti domande dei giornalisti) qualcosa in più sulle sue intenzioni.
Anche se, come detto, ormai mi sembra abbastanza chiara la strategia di Super Mario della BCE.

Il Quantitative Easing è ormai più che un’ipotesi (restano le perplessità sulla sua efficacia) ma tutto girerà attorno a due fattori: l’inflazione (2% è il target ormai irrangiungibile nel breve) e la crescita economica.

Aspettative di Inflazione in Eurozona

aspettative-inflazione-eurozona

draghi-bazooka-qeSe questi due fattori non danno chiari segnali di ripresa, Mario Draghi giocherà le ultime carte e sparerà le cannonate del QE.
Nel frattempo lui ci ricorderà che abbiamo gli acquisti su ABS, Covered Bonds, abbiamo a breve un nuovo TLTRO (che andrà sicuramente meglio della precedente asta) e che quindi, prima del QE, la BCE userà altre armi espansive che NON colpiranno direttamente i governativi dell’Eurozona.
Senza poi dimenticare che gli stessi governativi potrebbero anche MAI essere toccati (decidere cosa e come comprare sarà un problema pauroso) ed è per questo che noi continuiamo a credere che il QE, alla fine, non arriverà, soprattutto se le condizioni macro si stabilizzano e se il cross EUR USD continuerà nella sua corsaverso il rafforzamento del Dollaro USA.

«Una valutazione dei costi e dei benefici, delle opportunità e dei rischi di un’ampio programma di bond governativi non dà un risultato positivo», ha detto Sabine Lautenschläger, componente del board della Bce ed ex vicepresidente della Bundesbank, e giurista, che ha citato «un serio problema di incentivi», senza elaborare molto questo punto, ma ha ricordato che «gli interessi a lungo termine sui titoli di Stato italiani e spagnoli, per esempio, sono già più bassi di quelli degli Stati Uniti e della Gran Bretagna ed è dunque discutibile se dovremmo deprimere i tassi anche di più». (IS24H)

Il Wall Street Journal ci parla però di 5 elementi da tenere in considerazioni, nel discorso che farà Draghi. Sono 5 elementi banali che per forza di cose verranno tirati in causa:

1) quando il QE? Se Draghi tornerà a citare l’urgenza di protare l’inflaizone al 2% quanto prima per evitare qualsiasi rischi deflattivo, allora questo potrebbe essere un segnale che Draghi mira al QE addirittura nel primo trimestre del 2015

2) il QE su cosa? Se esplicitamente farà menzione alla volonta di comprare bond governativi, allora significa che il QE è veramente probabile nei prossimi mesi

3) Il QE con quale maggioranza? E se poi Draghi dirà che basterà una maggioranza semplice per votare l’ok al QE, allora sarebbe un segnale fortissimo che la Germania potrebbe essere messa all’angolo. Con quello che ne potrebbe derivare.

4) Inflazione: come detto le stime sul CPI europeo saranno fondamentali, in particolar modo a riguardo dell’inflazione core. (per la cronaca l’inflazione core è non tiene conto dei beni che presentano una forte volatilità di prezzo: in particolare quelli dell’energia e quelli alimentari. Capite che in questo periodo la CORE ha un andamento molto condizionato dall’assenza nell’indice stesso del petrolio). Certo è che l’inflazione è prevista ancora in discesa…

5) Petrolio: certo, ci mette a rischio deflazione (non quella core) ma aumenta anche il potere di acquisto delle famiglie (anche se come spiegato qui in modo relativo). Intanto però un suo commento a riguardo potrebbe lasciare tra le righe qualche messaggio sul QE.

Avrete quindi capito che in realtà non ci si aspettano vere rivoluzioni copernicane. Però proprio pechè nessuno si aspetta nulla, potrebbe diventare molto importante una qualche frase o nuovo concetto illustrato da Draghi che poi il mercato andrebbe subito a tradurre in vendite o acquisti. Meglio stare con le orecchi ben dritte.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

7 commenti Commenta
Scritto il 4 Dicembre 2014 at 14:54

rileggete il titolo e poi non dite che non potevate sapere…

seguite la diretta news qui

https://twitter.com/intermarketblog

Scritto il 4 Dicembre 2014 at 15:42

Velocissimo e in breve!

Il mood di Draghi – che è il solito, ormai: come la morte e le tasse, per Tutti! – secondo Te/Voi, qual è:

“stiamo discutendo, perché stiamo valutando?”

o bien

“stiamo valutando, perché stiamo discutendo?”

La chicca – aSSoluta – l’ha raggiunta quando ha detto:

“c’è unanimità [nel Consiglio o nel Board? La differenza è sostanziale! Nessuno dei “giornalisti” presenti gLi ha posto la domanda! Nessuno] a riportare il bilancio dell’ECB ai livelli degli inizi del 2012″ … “ma non c’è unanimità sull’eventuale Quantitative Easing … d’altra parte, non serve” … “la ECB non può agire contro i Trattati”.

In-SOMMA:

punto e a capo; come sempre.

CECA – aspetta e spera, in Italiano.

サーファー © Surfer

pecunia
Scritto il 4 Dicembre 2014 at 15:50

una bella Summa. grazie DT !

in ogni modo, rispondendo alle domande, Mr. Draghi ha ribadito che, se e quando verrà attuato un QE, rientra nel mandato della BCE l’acquisto di titoli di stato. non è dato sapere di quale paese. …

lampo
Scritto il 4 Dicembre 2014 at 16:36

A me hanno impressionato molto le affermazioni sul QE giapponese: pare quasi un mettere le mani avanti!

paolo41
Scritto il 4 Dicembre 2014 at 17:30

lampo,

due frasi che ripeto spesso nei miei commenti:
….è difficile dare da bere al cavallo se non ha sete….
…non ho mai visto creare posti di lavoro con la politica monetaria. Sono solo gli investimenti, pubblici o privati che siano, che generano lavoro…..

Scritto il 4 Dicembre 2014 at 22:43

@finanza,

lampo,

paolo41,

Commenti assolutamente condivisibili. Tutto e niente, come sempre. E sugli effetti del QE… io continuo ad essere molto titubante…

Scritto il 5 Dicembre 2014 at 00:37

[If] Draghi and the “ECB” they need to advice – without do losing (another) time, especially to/for those who work seriously – just contact the economic and financial center RESEARCH of the St. Louis Fed.

Is easy and they avoid further dramatized; now absurd – further dramatized NEVER SEEN elsewhere; NEVER SEEN by serio_US People, as are the (REAL) Central Bankers.

l-1-l B. W. Fawley, C. J. Neely (Federal Reserve Bank of St. Louis, the), “Four stories of quantitative easing” – [in] St. Louis Fed Review, January/February 2013: Vol. 95, No. 1, Pp. 51-88

http://research.stlouisfed.org/publications/review/13/01/Fawley.pdf ;

l-2-l Y. Wen (Federal Reserve Bank of St. Louis, the), “When and how to exit quantitative easing?” – [in] St. Louis Fed Review, Third Quarter 2014: Vol. 96, No. 3, Pp. 243-265

http://research.stlouisfed.org/publications/review/2014/q3/wen.pdf … see to pages: 254-260; 265.

サーファー © Surfer [I’m opposed to the Quantitative Easing ALWAYS, but with their behavior are taking the piss out everyone. EVERYONE. Stuff crazy: “QUI-QUO-QUA”. !!!_R_E_A_L_L_Y_!!!]

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