LIVING ON THE EDGE (la folle corsa della FED)

Scritto il alle 14:41 da Danilo DT

La Federal Reserve ormai perde di credibilità. A marzo doveva alzare i tassi di interesse e non si è fatto nulla. Appuntamento rimandato a settembre quando poi, ha nuovamente spostato il rialzo forse a dicembre.
Ma a che gioco sta giocando la FED? Davanti agli occhi ha un mercato che, per via delle sue mosse di politica monetaria, si sta gonfiando come un palloncino nel nome della speculazione. Ma questo, come ben sapete, non è un problema. Anzi, sarebbe un problema che la FED non va ad assecondare questo quadro di mercato. Si ritroverebbe subito contro le grandi istituzioni finanziarie ed i mercati stessi che in un batter d’occhio potrebbero distruggere in poche sedute un lavoro di mesi.
E allora quando alzerà i tassi la FED? Semplicemente quando NON potrà fare diversamente.
Questa è la risposta giusta.
Se gli ultimi dati macro hanno segnato un po’ di rallentamento della macchina economica USA, non hanno fatto altro che fornire un assist alla Yellen per prorogare ulteriormente la data del rialzo.
E quindi?
La FED aspetta il momento in cui potrà dire: “ho alzato i tassi di interesse perchè NON potevo farne a meno”. Il problema sta nel fatto che, la diligenza del buon banchiere centrale dovrebbe suggerire di intervenire prima di questo momento, proprio per evitare che la situazione si surriscaldi troppo, degeneri e poi non sia più facilmente recuperabile.
Ma la FED non opera più così. Vive la sua storia al limite, quasi sull’orlo del baratro, con tutti i pro (per la finanza) ed i contro (sempre per la finanza oltre che l’economia reale) che ne derivano.

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I segnali di un surriscaldamento iniziano a vedersi, sopratutto dal lato del lavoro, ma la FED non demorde. Anche perchè coi chiari di luna sul settore bancario europeo (DB, MPS, Commerzbank etc) e anche USA (scandalo Wells Fargo) un aumento dei tassi potrebbe avere effetti lancinanti.
Continua quindi la grande corsa di Janet Yellen, verso l’incognito con tutti i rischi che ne conseguono di cui nemmeno la FED è pienamente cosciente…

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Immaginate un pilota di una macchina da corsa. Sente che il motore inizia ad avere qualcosa che non funziona, sa che la gara è ancora lunga ma non si azzarda a fare una tappa ai box, perchè teme di compromettere la gara. E cosa fa? Continua la sua corsa fino a quando non potrà farne a meno di fermarsi.
Nella speranza che, ovviamente, nel frattempo il motore non ceda definitivamente e lo lasci a piede, INERME e spettatore della sua sconfitta.

Aeromish: living on the edge

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4 commenti Commenta
lampo
Scritto il 30 Settembre 2016 at 17:54

Che stiano sempre più camminando sul filo è evidente anche dalla continua necessità di permettere alle banche centrali più importanti di comprare sempre più assets.
Adesso siamo all’azionario anche per la FED (oltre ai progetti in preparazione per la BCE):
http://www.zerohedge.com/news/2016-09-28/janet-yellen-fed-buying-stocks-maybe-future-down-line
E poi raccontano che vogliono aumentare la produttività… supportando sempre più le aziende che, invece di competere “sanamente”, preferiscono comprare le proprie azioni… dato che diventa sempre più difficile fare utili… o trovare validi concorrenti da acquistare per mantenere le previsioni di crescita.
Impossibile avere un aumento di produttività in cui non c’è selezione a livello di impresa… e teniamo tutte sul mercato… anche quelle meno sane… per evitare disoccupazione.
Mah…

ddb
Scritto il 30 Settembre 2016 at 18:56

Qualcuno stamattina, alle 9:20, deve aver dato un ordine perentorio: “dobbiamo far recuperare gli indici”.
Quindi tutto su.
DB “dimenticata”.

ddb
Scritto il 30 Settembre 2016 at 19:15

Accordo DB-USA “lampo”.
Qualcuno non vuole che i mercati abbiano motivo di stornare (ancora).
Nessuna “notizia” negativa deve essere messa in risalto.
Tutto deve essere esaltato -dai “mass” media- (se positivo) o censurato/minimizzato (se negativo).
Tutto deve essere (sembrare) economicamente bello.
Le notizie su Trump devono essere sempre pubblicate proponendolo “brutto, sporco e cattivo”.
Le notizie sulla Clinton, invece, devono essere sempre pubblicate presentandola “affabile, linda e competente”.
Come per il “SI / NO” della Brexit.
Scommetto che le borse scenderanno (faranno scendere) solo se Trump salirà nei sondaggi. Tanto per mettere paura agli americani.

ddb
Scritto il 30 Settembre 2016 at 19:26

Il Dipartimento di Giustizia USA patteggia con DB in tempi record!
Non vuole più 14 miliardi, ma 5.4 dei 5.5 che la banca ha messo da parte (riserve legali).
Boh!
Forse qualcuno, stamattina, alle 9:00 ha chiamato il Dipartimento di Giustizia?

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