La nuova bolla speculativa? Eccola qui!

Scritto il alle 14:16 da Danilo DT

No, cari amici, la bolla speculativa non ha per oggetto l’azionario. Il mercato azionario sta rispecchiando delle aspettative lecite in un mercato “normale”.

Ma questo mercato non è normale, il perché viene ribadito un giorno si ed un giorno anche sulle pagine di questo blog.
La bolla speculativa quindi non è sull’equity. Ma su un’altra asset class importantissima, anzi, la più importante. Sto parlando del mercato obbligazionario.

Ad illustrare questa situazione, di per sé già discussa molte volte sulle pagine di I&M, è stata JP Morgan, situazione poi ripresa da ZeroHedge.

I motivi sono più che ovvi. Cercherò di banalizzare il tutto all’ennesima potenza, sperando di rendermi comprensibile a tutti i lettori.

Sul mercato sono stati riversati quantitativi di denaro inimmaginabili, il famoso quantitative easing che da una parte ha salvato le banche e il sistema finanziario dal fallimento, ma dall’altra hanno ovviamente innalzato la quantità di liquidità in modo impressionante.
La logica ci dovrebbe far pensare che, a questo punto, il rischio inflazione è dietro l’angolo. Ed invece no, c’è aria di deflazione. Come mai?

Semplice, il denaro versano non è poi stato utilizzato per dare “carburante” alla ripresa (quante volte ho parlato di questo?) bensì è stato in linea di massima investito. Ma non nell’equity, proprio perché sia le banche che le aziende quotate, che di liquidità in pancia ne hanno a bizzeffe, non si fidano di quest ripresa. E allora che hanno fatto? Hanno comprato a man bassa bonds, obbligazioni, titoli di Stato. Bond soprattutto governativi, che potessero garantire un minimo di rendimento ma con rischi ZERO, contribuento in modo determinante a drogarne il prezzo e ad abbassarne il rendimento.
Ed ecco quindi arrivare tassi da deflazione.

Secondo Step

Nel frattempo ci si accorge che lo spread corporate-governativi è troppo largo per i tassi. Ed ecco quindi che nasce la seconda grande trovata: comprare valangate di titoli corporate, influendo in modo determinante sulal redditività dei bond bancari e societari.
Il caso limite lo abbiamo vissuto la settimana scorsa: IBM, nota azienda USA ha emesso un bond triennale (ripeto 3 ANNI) al fantasmagorico tasso dell’1%.
Cose dell’altro mondo? No, cose da bolla speculativa.
Il grafico qui sotto, tratto dal report di JP Morgan e da Marketwatch confermano ulteriormente tutto ciò.

Sono registrati i Net Flow sui fondi azionari ed obbligazionari in due particolari momenti storici: bolla tech e bolla subprime.
Il risultato è veramente evidente e deve preoccupare.
Quindi, cari lettori, ribadisco cosa detto in passato.

In futuro, la cosa più importante sarà la liquidità e la politica monetaria.
Mi viene quasi da ridere a dirlo, vista l’assurdità di questo scenario, ma c’è il serio rischio che da una fase di deflazione di passi addirittura ad iperinflazione. Come mai? Immaginate cosa potrebbe avvadere se questa massa di denaro venisse riversata rapidamente sul mercato in virtù del cambiamento dello scenario economico-politico e soprattutto monetario?

Per vedere il dettagli dei dati del Net Flow cliccate QUI.

CHART OF THE YEAR: M1 + velocità circolazione

 

Eccoci alla chiave di tutto, miei cari amici.

Come dice il buon Nervifrank, un grafico da prendere, stampare e attaccareal frigo! Questa chart è dunque drammaticamente importante. Cosa ci dice?

Come potete vedere ci sono 3 grafici:

a) Indice SP 500 (arancio)

b) Massa monetaria M1 USA (bianco)

c) Velocità di circolazione della moneta (verde)

Il grafico dello SP 500 è in arancio, il suo andamento è conosciuto un po’ da tutti. La massa monetaria M1 invece è in bianco. Come potete vedere negli ultimi 10 anni è stata incrementata del 61%.  Si ringrazia la gentile collaborazione dell’amministrazione USA ed in particolar modo Mr. Alan Greenspan e  chi lo ha seguito.

Ma attenzi0ne, ora viene il bello. In verde trovate la velocità di circolazione della massa monetaria M1. Cosa notate? Dal 2008, ovvero dal momento della partenza della grande crisi, è semplicemente crollata, collassata. Il che è un fatto estremamente curioso, se rapportato alla crescita di massa monetaria M1.

Morale: c’è una valanga di liquidità a disposizione che non circola.

Domanda: cosa accade se questa velocità di circolazione di moneta improvvisamente dovesse ripartire? con la quantità di liquidità presente sul mercato, non possiamo nemmeno dire che è come muoversi su un campo minato. Credo che l’effetto sia pari a quello che si verificherebbe se si provasse ad accendere un fiammifero all’interno di una botte piena di polvere da sparo. Eccovi dunque servito uno scenario attualmente di deflazione che rischia di diventare iperinflazionistico.

Apocalittico…

Spero sia tutto chiaro, cari lettori. Qui non si tratta di fare ipotesi. Qui non si tratta di fare demagogia o terrorismo psicologico. Qui si tratta di dire le cose come stanno, si tratta di dire la VERITA’.

Ultima nota:

Ieri ho ospitato un post di un amico che parlava del fantoamtico libro di Parsson, il libro che è diventato un cult (costa 699$ su Ebay) per banchieri, analisti ed economisti. Provate ad immaginare perchè… Ve lo dico io: perchè parla proprio di questo rischio, già visto in passato in periodi storici ovviamente molto diversi ma altrettanto importanti. E, notate bene, questi fatti sono avvenuto apparentemente senza un fattore che fungesse da detonatore. Quindi guardatevi alle spalle, siete avvertiti.  Consigliate la lettura di questo post ai vostri amici, dando loro la possibilità di capire come stanno realmente le cose.

La gestione della liquidità e la politica monetaria diventeranno senza dubbio, secondo me, i temi roventi per i prossimi anni.

 

STAY TUNED!

DT

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Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

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