Italia: dove si fallisce di più e dove le imprese soffrono il maggiore disagio

Scritto il alle 11:40 da Danilo DT

In una fase dove la parola recessione e crisi economica diventa quasi “normale” per il tessuto econonomico italiano, occorre registrare il fatto che proprio questa crisi sta ulteriormente degenerando.

E se pensavate che il peggio lo si possa aspettare dal Sud, beh, vi sbagliate. Infatti la maggior quantità di fallimenti si concentra a Nord, nella parte manifatturiera del Paese; i tassi di crescita delle chiusure sono quasi ovunque a doppie cifra, peggiorando o addirittura invertendo il trend precedente.

Se prima avevamo un Veneto che godeva di un confortante dato di default pari a -5,9%, oggi lo stesso dato segna un drammatico +22,6% tra Gennaio e Marzo; situazione ancora peggiore in Lombardia e in Emilia-Romagna, dove nemmeno la tenuta dell’export è sufficiente a mantenere livelli di attività adeguati per le imprese. Se dovessimo fare una media, nei primi tre mesi del 2013 i default sono saliti in media del 12,2% rispetto allo scorso anno.

Dove si fallisce fallisce di più in Italia

La caduta del Pil, la diminuzione delle imprese attive, il credit crunch, gli alti tassi d’interesse sui prestiti bancari sono le voci che incidono più pesantemente nella composizione dell’indice di disagio imprenditoriale misurato da Fondazione impresa per ognuna delle regioni italiane.
L’anno scorso era la Campania a detenere il triste primato di regione a maggior disagio imprenditoriale, mentre quest’anno il testimone passa alla Sicilia, seguita a ruota proprio da Campania e dalla Sardegna.
Tutto il Mezzogiorno soffre una situazione di disagio diffuso, solo la Puglia e l’Abruzzo sono quasi in linea con gli indici della media italiana, ma hanno entrambe sensibilimente peggiorato la loro posizione, tanto che non riescono più a competere con le regioni del Centro-Nord.
Per chi migliora di posizione, come Marche e Lombardia, lo spostamento nel ranking è dovuto più al peggioramento di altre regioni che a effettivi segnali di ripresa, che non si vedono per nessuno.
Nel Nord-Italia, la regione a maggior disagio imprenditoriale, dopo il Friuli-Venezia Giulia, è la Lombardia: a pesare di più sono l’elevato tasso di fallimenti registrati e l’altissima concentrazione del credito al 10% degli affidati, che lascia poche briciole al 90% degli altri beneficiari del credito. (Source)

Riusciremo un giorno ad invertire concretamente queste tendenze?

STAY TUNED!

DT

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4 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 6 Giugno 2013 at 12:04

“riusciremo un giorno a invertire questa tendenza” ????
Certo, quando salterà questa diabolica situazione legata all’euro!!!!!

gaolin
Scritto il 6 Giugno 2013 at 13:35

paolo41,

Ciao Paolo 41. Proprio come dici tu.
Ma bisognerà aspettare la debacle finanziaria dello stato italiano causato dalla catastrofe in corso dell’economia reale manifatturiera.

idleproc
Scritto il 6 Giugno 2013 at 13:50

Calma, c’è tempo.
Prima ci devono spiumare completamente e poi passarci la ceretta…
Una pelle bella liscia… fa tendenza…

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