Intermarket Groove: RISK ON tra entusiasmo e voglia di rimbalzo

Scritto il alle 09:55 da Danilo DT

Intermarket intraday: asset class più aggressive in versione bullish, ma attenzione che si sale molto velocemente e quindi…

Grazie al sostegno incondizionato dei governi, e quindi indirettamente sul debito pubblico e sulle banche, i mercati prendono in modo deciso la strada del rialzo. E’ quindi RISK ON, una corsa agli asset più rischiosi, un mix di acquisti su portafogli scarichi e rapide ricoperture dove magari si era esagerato con gli short. Cambia il vento sul sentiment di mercato? Presto per dirlo. Nel frattempo però, godiamoci queste calde giornate autunnali (in tutti i sensi).

Intermarket Intraday

La griglia intermarket (con ben 12 grafici) che ho ideato ha un timeframe intraday con uno sviluppo di 5 giornate lavorative. Quindi un grafico intraday a 5 giorni. Come già detto, il grafico intermarket intraday ha come obiettivo il cercare di fotografare lo scenario di breve periodo dei mercati finanziari, analizzando cosa è successo nelle ultime giornate di borsa, alla ricerca delle divergenze intermarket intraday.
Partendo dall’alto a sinistra (quadrante 1), e poi proseguendo via via (fino al quadrante 12 in basso a destra) troverete:

1. Future mini SP 500
2. Shanghai Comp Index
3. Bank Index
4. Dax Future
5. VIX Volatility index
6. T Note Gov.
7. Dollar Index
8. Bund Future
9. Future WTI
10. Gold Future
11. CRB index
12. Future Copper (Rame)

Questa analisi diventa interessante quando si vanno a considerare le divergenze tra le varie asset class. Tali divergenze illustrano eventuali scenari di inversione. Quindi, badate bene, non è un tentativo di prevedere il futuro analizzando semplicemente il trend dei giorni precedenti (che è segnato in azzurro e che se mantenuto, significherà continuazione di tendenza) ma è un modo per cercare di anticipare eventuali cambiamenti di polarità dei mercati.



La prima area (1-2-3) EQUITY AREA . Quadro chiarissimo. Tendenze tutte positive tranne…Shanghai in forte difficoltà. Il sole splende. Almeno per il momento.

Seconda area (4-5-6) RISK AREA: quadro inequivocabile da RISK ON. Tutte le asset class che fungono da bene rifugio sono fortemente vendute. VIX che tracolla letteralmente.

Terza area (7-8-9) COMMODITY AREA . Discorso paritetico all’equity. Mercato rialzista nel breve.



ANALISI DIVERGENZE

Lo scenario al momento si sta muovendo su coordinate da “toro scatenato” nel breve periodo. La velocità di crescita è entusiasmante ma anche preoccupante. Quindi possibili correzioni nelle prossime sedute anche se il quadro, sempre di breve termine, resta evidentemente positivo.

Buona giornata e buon trading a tutti….

STAY TUNED!

DT

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3 commenti Commenta
ob1KnoB
Scritto il 11 Ottobre 2011 at 10:03

Imho ottimo momento per azzerare tutto e guardare. La situazione in Cina viene moolto sottovalutata. Se nonostante l’intervento delle agenzie governative sulle banche (enfatizzato oltremodo) non c’e’ un minimo di reazione….Sarebbe carino approfondire anche la questione dei crediti ‘ombra’. I cigni arrivano sempre da dove non si guarda (altrimenti non sarebbero neri).
Mi guardero’ ben bene HSBC.

Scritto il 11 Ottobre 2011 at 10:27

Segue un post che mette a confronto orsi e tori. Anche se secondo me lo scenario è soprattutto quello di Minack…
dopo vedrete…
😉

paolo41
Scritto il 11 Ottobre 2011 at 11:24

E’ un mercato che sta in piedi più per le dichiarazioni dei politici che non per fatti sostanziali.
Sarebbe ingiusto negare che, rispetto a sei mesi fa, non sia stato fatto qualche passo avanti, ma non si respira ancora una chiara e univoca volontà a risolvere il problema del debito europeo e parecchie forze “locali” remano contro.
Lo stesso Trichet nella conferenza stampa di stamani ha fatto capire che la situazione è estremamente critica, sollecitando i governi dei vari stati a prendere velocemente le opportune decisioni, dato che qualsiasi ulteriore ritardo non fa altro che incancrenire il malato.
Ora ci troviamo con una Grecia che invece di migliorare presenta dati sempre più negativi; ciò non toglie che gli sarà assegnata un’altra rata per farla respirare ancora un mese, ma sono dell’avviso che l’hair cut sarà decisamente superiore al 20% previsto inizialmente (50%????).
Questo significa che le banche sovraesposte sulla Grecia avranno bisogno di maggiori aiuti dal fondo salva-stati o da qualche altra fonte, ma finora non c’è accordo sulla metodologia da applicare ( e non dimentichiamoci che sta incombendo Basilea III).
Il frillino francese propende per un intervento diretto del fondo, la Merkel (e chi la tira per le briglie) sostiene che è compito degli stati entrare più o meno pesantemente nella ricapitalizzazione delle banche, il che significherebbe senz’altro una revisione dei rating dei paesi complessivamente più esposti.
Il caso Dexia è un precedente che non può essere sottovalutato: banca in grosse difficoltà, immediata nazionalizzazione della banca!!!!!
D’altra parte sia l’Ecb che il fondo hanno finora o concesso prestiti (generalmente a breve) o comprato titoli e occorrebbe una profonda revisione del trattato europeo per costituire un ente che abbia la prerogativa di entrare nel capitale delle banche.
In poche parole c’è ancora tanta erba da ruminare prima di concordare una accettabile soluzione. Suonano come un avvertimento le parole espresse ieri dal buon Frattini relativamente a queste iniziative del duetto franco-tedesco; ci sono in tutto 27 stati che devono esprimere la loro opinione su come dovrà funzionare il fondo salva-stati e, aspetto da non sottovalutare, se si potrà autorizzare l’utilizzo della leva o meno.
Personalmente ho, a questo punto, l’impressione che senza l’utilizzo della leva il fondo inciderà ben poco nella soluzione della crisi…..comunque facciamo come Confucio..sediamoci sulla sponda del fiume e aspettiamo …..

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