Intermarket Groove: qualcosa non torna

Scritto il alle 11:30 da Danilo DT

Intermarket intraday: Purchasing Managers Index, Spread Bund OAT,

Nell’euforia del momento, euforia che pian piano si sta placando a Piazza Affari anche a causa dei dati sul PMI…

Purchasing Managers’ Index


Flash Eurozone PMI Composite Output Index(1) at 47.2 (49.1 in September). Lowest since July 2009.
Flash Eurozone Services PMI Activity Index(2) at 47.2 (48.8 in September). Lowest since July 2009.
Flash Eurozone Manufacturing PMI(3) at 47.3 (48.5 in September). Lowest since July 2009.
Flash Eurozone Manufacturing PMI Output Index(4) at 47.2 (49.6 in September). 28-month low.

Notiamo nel quadro intermarket intraday qualche strano segnale. Innanzitutto il comportamento del Bund. Torna a salire malgrado un tono delle borse positivo. Come mai? Inoltre è interessante vedere il comportamento dello spread tra Bund e OAT. Come mai continua ad essere in tensione il titolo di stato della Francia? Mercoledì avremo delle news che mettono in serio rischio il rating di tripla AAA ai transalpini?
Intanto guardate il differenziale tra Bund e OAT, e anche l’andamento del CDS dei galletti d’Oltralpe.

Spread Bund OAT

Intermarket Intraday

La griglia intermarket (con ben 12 grafici) che ho ideato ha un timeframe intraday con uno sviluppo di 5 giornate lavorative. Quindi un grafico intraday a 5 giorni. Come già detto, il grafico intermarket intraday ha come obiettivo il cercare di fotografare lo scenario di breve periodo dei mercati finanziari, analizzando cosa è successo nelle ultime giornate di borsa, alla ricerca delle divergenze intermarket intraday.
Partendo dall’alto a sinistra (quadrante 1), e poi proseguendo via via (fino al quadrante 12 in basso a destra) troverete:

1. Future mini SP 500
2. Shanghai Comp Index
3. Bank Index
4. Dax Future
5. VIX Volatility index
6. T Note Gov.
7. Dollar Index
8. Bund Future
9. Future WTI
10. Gold Future
11. CRB index
12. Future Copper (Rame)

Questa analisi diventa interessante quando si vanno a considerare le divergenze tra le varie asset class. Tali divergenze illustrano eventuali scenari di inversione. Quindi, badate bene, non è un tentativo di prevedere il futuro analizzando semplicemente il trend dei giorni precedenti (che è segnato in azzurro e che se mantenuto, significherà continuazione di tendenza) ma è un modo per cercare di anticipare eventuali cambiamenti di polarità dei mercati.



La prima area (1-2-3) EQUITY AREA . Quadro chiarissimo. Tendenze tutte positive. Il sole splende. Almeno per il momento.

Seconda area (4-5-6) RISK AREA: quadro inequivocabile da RISK ON. Tutte le asset class che fungono da bene rifugio sono fortemente vendute. VIX che tracolla letteralmente ma Bund che si muove controtendenza e suggerisce tensioni in Eurozona.

Terza area (7-8-9) COMMODITY AREA . Discorso paritetico all’equity. Mercato rialzista nel breve.



ANALISI DIVERGENZE

Già detto prima, divergenza per il Bund che si muove contro logica. E’ segno di una situazione per il debito Euro non serena. Occhi puntati a mercoledì. Potrebbe essere il D-Day per l’Eurozona.

Buona giornata e buon trading a tutti….

STAY TUNED!

DT

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6 commenti Commenta
Scritto il 24 Ottobre 2011 at 11:36

Mhhh. borse che girano in negativo…

a_rnasi
Scritto il 24 Ottobre 2011 at 11:57

non so mercoledì cosa uscira, ma da ciò che filtra mi sembra sempre la stessa solfa..ma è così complesso fare una conferenza stampa ECB dicendo queste parole ” appoggio incondizionato e illimitato al debito pubblico degli stati membri in difficoltà ” ?
sono solo io che la faccio così semplice e mi perdo dei pezzi per strada ? alla fine, credo, che sia questo ciò che vuole sentire il mercato per far tornare il soldi sui titoli dei paesi periferici e riequilibrare un pò la situazione.

mattia06
Scritto il 24 Ottobre 2011 at 12:20

http://it.finance.yahoo.com/notizie/Crisi-Spread-Btp-Bund-Oltre-asca-2077165225.html?x=0
per confermare (se è necessario) di ciò che dici

Scritto il 24 Ottobre 2011 at 12:48

a_rnasi@finanza,

RISPOSTA ESATTA.
Non occorre aggiungere altro. Ma non lo faranno di certo…

a_rnasi
Scritto il 24 Ottobre 2011 at 12:59

Dream Theater,

è questo che mi fa imbestialire, perchè probabilmente una dichiarazione del genere potrebbe rivelarsi “quasi” a costo zero per bce e i vari paesi.
Poi non dico che i problemi spariscono il giorno dopo la dichiarazione, ma ciò permetterebbe di “rilassare” la situazione e poter procedere verso la direzione comunque necessaria per riequilibrare i conti pubblici e verso quella unità fiscale e politica che serve per creare delle fondamenta stabili per il futuro (ma per la quale ci va, oggettivamente, del tempo che però in questa situazione non ci è concesso..anche perchè ormai sono 2 anni che andiamo avanti con questa storia..e due anni sui mercati sono un’eternità). Ritengo che questa sia una delle più grandi occasioni che abbiamo mai avuto per creare un futuro sostenibile per tutti in Europa.

candlestick
Scritto il 24 Ottobre 2011 at 17:26

1250 per lo spoore… pausa, poi si vedrà…

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