Il Dollaro USA domina tra timori di default di Stati e banche

Scritto il alle 09:27 da Danilo DT

Esposizione Banche vs Irlanda, rischio default, stress test, RISK OFF e USD nuovamente protagonista. Sell off in arrivo?

RISK OFF. I mercati prendono coscienza dei rischi presenti, mettono in conto l’Irlanda, la Grecia, il Portogallo, il quantitative easing ora fortemente contestato, la disoccupazione ora magicamente preoccupa. E come predica la legge dell’elastico, tanto è più lunga la salita dei listini e tanto è più veloce il ritracciamento.

Si va a vendere un po’ tutto quello che aveva performato negli ultimi mesi. Incondizionatamente. E il Dollaro USA diventa di nuovo asset difensivo (visto che l’Euro non lo è più).

Intermarket

Assolutamente chiara questa slide dei futures. Solo 2 segni verdi, uno per il Dollaro Usa e uno per il T Bond (dai non infieriamo sui Pork Bellies please…)  non venduto perché difensivo e per lo più è come comprare USD. Ma di questo parlerò meglio in TRENDS stasera.

E se fino a qualche giorno fa l’Euro era la valuta rifugio, oggi non lo è più. PIGS & Banche europee fanno la differenza ed i timori per un drammatico effetto domino iniziano a farsi sentire.

A questo proposito Morgan Stanley, via HedgeAnalisys ci illumina sulle banche esposte verso l’Irlanda

They suggested Danske, KBC, Lloyds, and RBS had something to be concerned about in the Irish situation.

  • Danske Bank: 3% of the bank’s total credit exposure, with only 3% as government debt, and 41% as mortgages.
  • KBC: An emphasis on mortgages, with €17.8 billion in loans, and only 15% at risk.
  • Lloyds: £21.7 billion in loans, £11.7 billion in impaired loans.
  • RBS: “Significant” exposure, according to Morgan Stanley, including £51.9 billion in loans.

Morgan Stanley mapped out some scenarios for future losses. It looks like Lloyds has the most to lose from the bear case, which includes significant increases in non-performing loans.

Stress test: esposizione verso Irlanda

E questi invece l’esposizione delle varie banche secondo gli stress test (farlocchissimi ma statisticamente interessanti) rilasciati a luglio 2010. Secondo questi stress test sul podio troviamo sempre lei Royal Rank of Scotland che coi suoi 4.3 miliardi di sterline ha l’esposizione maggiore. RBS la banca nazionalizzata (almeno quello), con azionista di riferimento proprio lo Stato (84%), RBS, la banca che è leader assoluta nel mercato dei derivati, RBS, la banca che non può assolutamente essere lascaita fallire pena la fine dei mercati finanziari. RBS: too big to fail, too global to fail, too failed to fail…

Ecco uno screening completo da uno studio del Financial Times sull’esposizione delle banche Europee al debito pubblico irlandese…

Top 20 banks by net exposure

 1 RBS                   £4.3bn

2 Allied Irish Banks     €4.1bn

3 Bank of Ireland       €1.2bn

4 Crédit Agricole       €929m

5 HSBC                   $816m

6 Danske Bank            €655

7 BNP Paribas           €571

8 Groupe BPCE            €491m

9 Société Générale      €453m

10 Banco BPI             €408m

11 LBBW                  €408m

12 Bank of Cyprus       €356m

13 DZ Bank              €310m

14 Postbank              €300m

15 Norddeutsche Land    €274m

16 WestLB                €244m

17 WGZ Bank              €244m

18 Caixa G. Depósitos    €231m

19 Rabobank              €222m

20 SNS Bank              €209m

21 Banco Com. Portugues  €200m

22 BayernLB              €193m

23 ABN Amro              €178m

24 Intesa Sanpaolo       €156m

25 Erste Group Bank      €105m

26 Mafin Popular Bank    €84m

27 Unicredit             €80m

28 Dekabank              €58m

Source: FT Research

 

Tempi duri per le banche. E noi per fortuna siamo negativi sul settore bancario da mesi.

E se le banche fanno paura, che dire degli Stati?

Rapida carrellata dei paesi più rischiosi, compresi alcuni stati USA, e delle percentuali di ipotetico fallimento.

Vi lascio una carrellata di link finanziari e news da spulciare per migliorare la vostra conoscenza economico finanziaria. Buona lettura!

Politica monetaria

  • Quantitative Easing e la curva dei tassi (MoneyWatch)
  • FED San francisco: il QE funziona! (WSJ)
  • REPORT: storia, moneta ed iperinflazione (TRAC c/o FS)
  • Cos’è il QUANTITATIVE EASING? (IP)
  • FED: non stiamo stampando moneta! (peccato che lo sapevamo già!) (PragCap)

Mercati

  • Inflazione agricola: meno forte di quanto sembri (MS)
  • FED Frisco : Economic outlook (frbsf)
  • Il risveglio del VIX (VIX&more)
  • Oro e argento scendono contro US Dollar (MO)
  • John Mauldin e il deleveraging (PragCap)

PIGS

  • La Finlandia si oppone al salvataggio dell’Irlanda (Reuters)
  • E l’Austria si chiama fuori dal salvataggio (CWD)
  • L’Europa ha grossi problemi (FT)
  • E la Grecia va peggio del previsto (anche se noi lo avevamo ampiamente previsto…) (Guardian)
  • Le banche più colpite da un collasso dell’Irlanda (BI)
  • Nouriel Roubini: se salta l’Irlanda… (FT)

Varie

  • Come riportare la fiducia negli Stati Uniti (Economist View)
  • Come salvare l’Euro? Una lezione dagli USA (VOX)
  • Giappone: crescita di PIL ed economia (Angry)

E voi, invece, cosa avete letto di interessante? Scrivetelo nei commenti!

Problemi con gli articoli in inglese? Inserite il link in questo traduttore!

Ovviamente siete tutti invitati non solo a commentare le notizie ma anche a inserire voi stessi link finanziari che possano essere utili alla comunità.


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15 commenti Commenta
mattacchiuz
Scritto il 17 Novembre 2010 at 09:47

io dico solo che sto balletto di dichiarazioni è intollerabile. stanno semplicemente rompendo i marrons al mondo intero. Certo che comunque è roba da rivoluzione… voglio dire… istituti privati hanno praticamente distrutto il paese, ora neanche il governo vorrebbe ricorrere agli aiuti esterni ( per salvare le banche, intendiamoci, non per salvare il paese… ) ma gli usurai arrivano da tutta europa a fornire “aiuti”.
fanculo! invece che investire i propri soldi in isole grandi poco più di un sasso, potevano pensarci prima. è il solito schema.
solo che fino a qualche anno fa questi meccanismi erano utilizzati per depredare l’africa, moh vengono utilizzati per depredare la ricchezza dei paesi autodefinitisi sviluppati.
roba da rivoluzione! una bella bancarotta, e via, tutti un pò più poveri, tutti un pò più uguali!

Scritto il 17 Novembre 2010 at 10:07

Si cerca di governare il mercato e la volatilità… Un vero teatrino! Intanto si va verso il TRILLIONE….

Nov. 17 (Bloomberg) — European finance ministers started
work on possible aid for Ireland’s debt-laden banks, stopping
short of an immediate bailout package and risking a renewed
convulsion on bond markets.
Finance chiefs from the 16-country euro region lauded
Ireland’s budget cuts, echoing the rhetorical support offered in
the early stages of Greece’s debt trauma before a rescue became
necessary. Ireland said it doesn’t need EU money.
“The Irish government in the coming days has to make a
definite decision on this,” Luxembourg Prime Minister Jean-
Claude Juncker told reporters after chairing the ministers’
meeting in Brussels late yesterday. He said European governments
can act in a “determined and coordinated way to safeguard the
stability of the euro zone” and said “markets have to
understand this decision in a proper way.”
With Germany scolding Greece and the European Central Bank
threatening to end emergency liquidity measures for banks, the
public clashes over how to shake off Europe’s debt woes marked a
widening of the crisis that in May forced the EU to set up a 750
billion-euro ($1 trillion) rescue fund to keep the euro intact.
“The market is not going to react very well because things
are going to get worse before they get better,” said Sung Won
Sohn, an economics professor at California State University-
Channel Islands in Camarillo, California. “The sovereign
financial crisis has not disappeared: it’s been postponed.”
🙄

mattacchiuz
Scritto il 17 Novembre 2010 at 10:10

si si, sarà anche stata spostata in avanti. ma hanno rotto i maroni lo stesso. ma come possono i leader continuare a permettere che altro debito venga scaricato sulle spalle dei propri cittadini a causa della follia di un gruppetto di società private. falliscano ste banche e bon basta!

Scritto il 17 Novembre 2010 at 10:33

mattacchiuz,

Purtroppo su questo non sono pienamente d’accordo. il far fallire le banche scatenerebbe un effetto domino sul mercato, facendo cadere, tassello dopo tassello, varie istituzioni, mettendo in crisi gli stati ed ampliando considerevolmente la crisi, portandola a livelli PAUROSI.

Cosa si sta facendo? Si sta spostando la PALLA del debito. Cosa si risolve? NULLA

La soluzione secondo me è una, ahimè, drammatica e difficile da digerire. Si chiama RISTRUTTURAZIONE.:roll:

paolo41
Scritto il 17 Novembre 2010 at 10:42

Dream Theater,

mattacchiuz,

L’irlanda ha vissuto per anni alle spalle della EU perchè con la sua politica fiscale e i finanziamenti alle installazioni di aziende estere ha creato un sistema di sfacciato dumping nei confronti delle altre nazioni della comunità. Raynair è l’esempio emblematico…
Dietro a tale bolla è stato naturale sviluppare anche un abnorme mercato immobiliare, naturalmente tutto a credito,…che è scoppiato quasi contemporaneamente alla recessione mondiale… ma i debiti sono rimasti e non sono ancora riusciti a trovare un Bernie che li innondi di liquidità. Qui il deleveraging è un po’ più difficoltoso e comunque richiederebbe decenni.
Gli irlandesi sono state “cicale” più di altri ed ora sembrerebbe giusto che paghino…..
Il problema è che ci sono i creditori (banche) tedesche, inglesi etc come ha illustrato Dream…

hironibiki
Scritto il 17 Novembre 2010 at 10:53

mattacchiuz: si si, sarà anche stata spostata in avanti. ma hanno rotto i maroni lo stesso. ma come possono i leader continuare a permettere che altro debito venga scaricato sulle spalle dei propri cittadini a causa della follia di un gruppetto di società private. falliscano ste banche e bon basta!  

Io concordo con te. Forse è la cosa più brutta, ma almeno si azzera tutto. Non potremo girare più con il Suv (per chi ce l’ha) e forse nemmeno con la motoretta a scoppio vecchio stile. Forse avremo grosse difficoltà a fare tante cose. Ma chiediamoci, perchè l’Europa deve essere un paese ricco e l’Africa no ad esempio? Forse impareremo anche noi a vivere accontendandoci di quel che abbiamo eliminando il superfluo (e di superfluo noi occidentali ne siamo impestati tra pc, auto, iphone ecc). Forse riusciremo a capire che non ha senso lavorare 8 ore al giorno, più altre ore di viaggio per arrivare sul posto di lavoro e alla fine sprecare 11-12 ore al giorno (quando va bene) per un tubazio di niente. Forse capiremo che non si vive per lavorare ma si lavora per vivere. Forse prenderemo più coscienza che i soldi non fanno la felicità.. Insomma io sono positivo che un grande ridimensionamento possa portare vantaggi da una parte (impareremo ad accontentarci) e svantaggi dall’altra (molte industrie chiuderanno e si tornerà ad una produzione agricola nostrana unica vera economia inesauribile).

mattacchiuz
Scritto il 17 Novembre 2010 at 11:00

paolo41,

scusa… io non ho mai visto truppe di invasione irlandesi che siano arrivate nelle capitali europee a minacciare la sovranità politica se non fosse stato concesso al verde paese credito a volontà, finanziamenti a volontà e leva a volontà.
qualcuno da qui, dall’europa altruista, ha deciso tutto, cosi come sono stati gli investitori privati a decidere di investire li.
poi, gli irlandesi, caxxxoni bastardi che hanno cicalato, mi va anche bene, ma ragazzi, parliamoci chiaro! i soldi mica ce li hanno presi con la forza. noi, abbiamo messo loro a disposizioni decine di miliardi, e loro ci hanno detto grazie e se li sono presi. ma questo schema ovviamente si ritorce presto contro chi li ha presi quei soldi, perchè come ogni buon debitore che si “rispetti”, non potendo più accedere ai flussi necessari per mantenersi in vita, dovrà svendere tutto e accettare la schiavitù del debito. Africa e america latina insegnano. E mi fa ridere che anche ora, quando il governo loro vorrebbe tanto poter mandare tutti a quel paese, istituzioni come il fondo monetario internazionale ( ma chi diavolo lo ha voluto????? ) o la banca centrale europea cerchino un salvataggio trasversale delle banche private, anche quando il governo vorrebbe tanto smettere di buttare soldi in questi istituti falliti. poi no, paolo, avesse senso… voglio dire… risolvessero i problemi, uno potrebbe anche pensare ok, facciamolo. ma dopo 3 lunghi anni di credi crunch, di fallimenti evitati per un pelo, dopo aver praticamente dupplicato la quantità di debiti in giro per il mondo, i problemi da affrontare rimangono gli stessi ma più grandi: fallimenti e debiti. quindi, smettiamola di raccontarci la storia “che si può fare”. si deve fallire e amen!

paolo41
Scritto il 17 Novembre 2010 at 11:09

mattacchiuz,

non vedo contraddizioni fra i tuoi commenti e il mio precedente. Ho parlato di società estere e metto ancora sul banco degli accusati la Eu che di “comunità” ha solo il nome. Se è stato permesso uno sviluppo anomalo all’Irlanda per mancanza di uniformità di controllo e per favorire tizio e caio, oggi manca una uniformità di interventi per far fronte alla situazione, anzi, penso proprio che non sappiano neanche cosa vogliono fare……

Lukas
Scritto il 17 Novembre 2010 at 11:13

Sono daccordo con Matta……..Far fallire coloro che hanno creato il problema……..e poi…. mettere i soldi in istituzioni finanziarie del tutto nuove…….con nuove persone e nuove regole !!! altrimenti è un imbroglio e la crisi la pagheranno altri e non i veri responsabili !!!

amensa
Scritto il 17 Novembre 2010 at 12:05

paolo41,

mattacchiuz,

sono perfettamente d’accordo sul principio che chi ha cicalato ( bellissima espressione) deve rientrare prima nell’atmosfera e poi sulla terra, ma non ha senso uccidere il creditore non facendolo più nemmeno mangiare.
d’altronde, signori, le cose non sono mai solo da imputarsi a uno… le autorità di controllo dov’erano e cosa guardavano quando l’Irlanda si metteva il cappio al collo ??

lucianom
Scritto il 17 Novembre 2010 at 12:41

Ragazzi calmatevi un pochino, in ogni caso CERTAMENTE chi ci andrebbe di mezzo saranno sempre i poveri cristi.Io ho un orto ed un frutteto che coltivo per hobby, dite che fra poco dovrò coltivarli per mangiare….? :mrgreen:

hironibiki
Scritto il 17 Novembre 2010 at 15:02

lucianom: Ragazzi calmatevi un pochino, in ogni caso CERTAMENTE chi ci andrebbe di mezzo saranno sempre i poveri cristi.Io ho un orto ed un frutteto che coltivo per hobby, dite che fra poco dovrò coltivarli per mangiare….?   

Secondo me è l’unica vera attività che non troverà mai una vera e propria crisi. Possiamo fare a meno di tutti gli oggetti.. Ma di mangiare no :mrgreen:

mattia06
Scritto il 17 Novembre 2010 at 15:19

hironibiki@finanza,

perfettamente d’accordo, ma forse è utopia!

mattia06
Scritto il 17 Novembre 2010 at 15:21


confermo quanto detto nei giorni scorsi: 1.3330 tappa di arrivo e poi si vedrà…

l.b.chase
Scritto il 17 Novembre 2010 at 15:30

Io non capisco chi siano i co…..oni d’investitori che quando qualche mese fa il cambio era arrivato a 1,27 hanno ricominciato a comprare euro (stando a quello che scrivi sopra) pensando che fosse una valuta meno rischiosa del dollaro. Ma se lo sapevano anche 4 trader di vacche che questi problemi di cui si parla tanto oggi, c’erano anche quando il cambio era a 1,27, chi kakkio è stato il co…one che è andato ad acquistarlo fino a 1,42? Francamente spero che lo abbia fatto a leva 500 e ci stia perdendo anche le mutande della nonna, perchè solo questo si merita. L’euro è sempre stato marcio tanto quanto il dollaro, non foss’altro perchè in ogni caso se crollano gli USA l’europa è morta, dunque quali kakkio di motivi ci possono essere per acquistare l’euro invece del dollaro? Queste sono 2 valute complementari e per come la vedo io il cambio potrebbe stare benissimo fisso a 1….

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